Igrometro: significato e prezzo
Dobbiamo l’igrometro all’idea di Nicola Cusano che parecchi secoli fa ha proposto di misurare l’umidità dell’aria pesando una balla di lana, poi è arrivato ne l 1500 Leonardo da Vinci che ha costruito un igrometro meccanico. Dopo di lui Francesco Folli ha proposto un modello basato su alcune proprietà igroscopiche della corda o della carta mentre Horace de Saussure come riferimento ha preferito un capello: aveva ragione! Più avanti sono spuntati altri igrometri “alternativi” come quello a condensazione e lo psicrometro, e via via.
Igrometro: significato
Serve per misura l’umidità relativa dell’aria il che significa che valuta il rapporto tra quella assoluta e quella di saturazione. L’umidità assoluta è la quantità di vapore acqueo presente nell’atmosfera in un dato istante, l’’umidità di saturazione è invece la quantità massima di vapore acqueo che può essere presente ad una data temperatura e pressione.
Le troviamo misurate in kg/m3 per cui i loro rapporto è adimensionale, si esprime in percentuale. Possiamo sentire parlare anche di igrografo, non è altro che un igrometro con una sorta di registratore annesso, serve per misurare la variazione dell’umidità in un dato intervallo di tempo, può essere a carta, quindi meccanico, oppure elettronico.
Igrometro elettronico
Il modello elettronico basa la misura su sensori a stato solido i cui parametri elettrici variano in modo proporzionale al variare dell’umidità relativa cui sono esposti. Esistono sensori di tipo resistivo o capacitivo, sono in entrambi i casi inseriti in un circuito di condizionamento che converte la variazione resistiva o capacitiva in un segnale elettrico misurabile.
Precisi e compatti, gli igrometri elettronici vanno però alimentati con una fonte di energia non banale.
Igrometro a capello
Costa poco e funziona in modo molto semplice ma va ammesso che non è particolarmente preciso l’igrometro a capello, il primo modello di questo strumento che è stato costruito e usato davvero. Si basa su un lungo capello sgrassato con etere e montato verticalmente per evitare insorgano problemi di accuratezza e stabilità della misura.
Ciò che si va a misurare in questi igrometri è la variazione della lunghezza di questo ciuffo di capelli quando cambia l’umidità relativa a cui è sottoposto. Si allunga del 2,5% fra 0 e 100% di umidità relativa, una piccola variazione che deve poi essere amplificata e/o trasformata in impulsi elettrici poi elaborati con strumenti elettronici.
Igrometro: dove si compra
Molto dipende dal modello di igrometro che desideriamo e dal contesto in cui vogliamo usarlo. Oggi vanno molti i modelli digitali, davvero comodi perché integrati in sistemi più complessi che ci forniscono non solo la misura dell’umidità relativa ma anche quella di altri parametri che nel complesso ci racconta che giornata ci aspetta fuori dalla porta.
Igrometro: prezzo
Con 20 euro si può trovare una buona varietà di igrometri sul mercato che non fanno solo da igrometri ma anche da termometri e da sveglie. Possono essere posizionati in casa, in auto o in ufficio. Questo che consiglio misura temperature da -10 ° C a +50 ° C e umidità da 10% a 99% di umidità relativa, ha anche la sveglia e un calendario, oltre che la funzione memoria, il tutto in un design essenziale e moderno.
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Pubblicato da Marta Abbà il 11 Gennaio 2018