Idroponica, vantaggi e fai da te
La coltivazione idroponica è una speciale tecnica agronomica che punta a coltivare piante su substrato liquido. A prima vista sempre una cosa alla portata di tutti: abbiamo a disposizione acqua e vasi, poi il terreno sporca e la coltivazione idroponica elimina questo problema. Niente di più sbagliato: la coltura idroponica è molto complessa e può farti fare pasticci enormi se punti al fai da te!
Nella coltivazione idroponica nulla deve essere lasciato al caso, le proporzioni sono essenziali in quanto il terreno di crescita della pianta è costituito da una soluzione contenente tutti gli elementi essenziali.
Coltivazione idroponica
La coltivazione idroponica esiste da sempre. Non è una tecnica nuova come molti pensano: è da sempre diffusa nei laboratori di ricerca, sopratutto quando si tenta di capire gli effetti della carenza di specifici nutrienti sulla crescita e sul metabolismo vegetale.
Con il passar del tempo e con l’esigenza di intensificare la coltivazioni agricole, la coltivazione idroponica si è spostata su larga scala. Con il diffondersi delle buone pratiche green come il giardinaggio e l’ortocoltura, la coltivazione idroponica è divenuta di interesse collettivo tanto da arrivare nelle nostre case. La coltivazione idroponica è molto usata per coltivare cannabis (speriamo legalmente!). La pianta di canapa, infatti, necessita di particolari attenzioni nel nostro clima e per questo la coltura idroponica elimina molti limiti imposti dal classico terreno.
Se sei stato al festival della canapa o in un qualsiasi centro dedicato alla coltivazione della cannabis, i commercianti ti avranno proposto un kit per la coltivazione idroponica. In realtà, ormai anche Ikea propone Kit per coltivare particolari piante in casa. Ciò che i commercianti non dicono è che la coltivazione idroponica necessita di più attenzioni della classica coltivazione in vaso.
Coltura idroponica
Se la coltivazione idroponica è così elaborata, allora perché all’industria alimentare conviene coltivare pomodori, fragole e lattuga con questa tecnica? Perché è tutta una questione di mezzi! Di certo in casa tu non hai i mezzi che hanno in un centro di agricoltura intensiva!
Se vuoi realizzare una coltura idroponica in casa, avrai bisogno di attrezzatura specifica come un tubo per immettere aria, batuffoli di dacron, imbuti per aggiungere acqua e nutrienti… Questo se vuoi avviare una coltivazione idroponica professionale. In caso alternativo, puoi puntare a semplici vasi che dispongono di impianti che svolgano per noi la gran parte del lavoro. Automazione, però, sfa rima con approssimazione!
Negli ultimi anni la coltivazione idroponica è stata impiegata su larga scala per la produzione di pomodori, patate, carote, lattughe, fragole… ma anche fiori come le rose.
Tutti i nutrienti sono forniti ai livelli ottimali così da garantire la massima produzione, in più, il mezzo liquido rappresenta un terreno di coltura più omogeneo rispetto al classico terriccio, soprattutto con l’impiego di appositi agitatori.
Idroponica: vantaggi
Quindi sì, la coltivazione idroponica è migliore della coltura tradizionale su terreno. I vantaggi della coltivazione idroponica sono tanti:
- Le coltivazioni occupano meno spazio
- E’ possibile la coltivazione verticale
- Minor impiego di risorse
- Uso mirato di fertilizzanti e nutrienti
- Maggiore resa delle colture
- Costi competitivi
Questi vantaggi si traducono con costi d’acquisto di attrezzature ma, un’aziende agricola che dovrebbe acquistare un appezzamento di terreno, a parità di superficie acquistata, può rendere di più con il raccolto.
Idroponica fai da te
Chi vuole sperimentare la coltivazione idroponica, può farlo impiegando contenitori in plexiglass rivestiti con carta nera per proteggere le radici dalla luce e per impedire la possibile genesi di alghe. Questa strategia fai da te è efficace ma non di facile applicazione.
Non pensare che l’idroponica indoor ti renderà le cose più semplici: è necessario cambiare spesso il “terreno di coltura” (il mezzo liquido) per evitare che si accumulino sostanze tossiche o microrganismi. Oltre la pianta, anche le radici andranno “potate” per massimizzare l’areazione.
Altra nota dolente, quando si tratta di idroponica indoor sarà necessario allestire anche un kit di luci per consentire la fotosintesi e la produzione di massa vegetale.
Nell’idroponica fai da te non puoi sottovalutare il terreno di coltura, cioè il mezzo liquido. Generalmente sono utilizzate come soluzioni nutritive i terreni di Knop, Sach o più comunemente quello di Hoagland.
Queste soluzioni liquide contengono calcio, azoto, potassio, zolfo, magnesio, fosforo, ferro, boro, manganese, zinco, rame e molibdeno. Tutti nutrienti in proporzioni ottimali per il metabolismo vegetale.
Kit coltivazione idroponica
A “questa pagina Amazon” puoi trovare un buon numero di kit per coltivare con la tecnica idroponica in casa. I vasi e le luci si possono adattare a diverse specie vegetali, dai pomodori alle fragole, dalla cannabis allo zafferano.
E’ chiaro che con i kit di coltivazione idroponica presenti sul mercato potrai coltivare una o due piante.
Se con il fai da te punti a ottenere qualcosa di più maestoso, puoi puntare a un sistema di idroponica fai da te dove dei vasi sono posti in sospensione in un grosso contenitore colmo di substrato liquido. Le radici sono libere di propagarsi all’esterno del vaso (che dovrà essere opportunamente ritagliato) e invadere il substrato liquido.
Il contenitore o vasca è collegato con un tubo di uscita e un tubo d’entrata che pesca, con un pompa di risalita a un serbatoio di stoccaggio dei nutrienti. La pompa di risalita deve essere dimensionata e adeguatamente scelta. Il tubo di uscita può confluire nello stesso serbatoio dove saranno posti i nutrienti più concentrati. In questo modo si creerà una sorta di equilibrio tra l’acqua esausta in uscita e l’acqua carica di nutrienti in entrata.
Se siete interessati ad avviare una coltura idroponica fai da te, potete leggere le istruzioni nell’articolo Coltivazione idroponica in casa.
Pubblicato da Anna De Simone il 10 Dicembre 2018