Ci sono molte sfide per raggiungere la tanto sognata economia dell’idrogeno, dalla realizzazione di sistemi efficienti per lo stoccaggio fino alle tecnologie capaci di produrre idrogeno a basso costo. Di recente abbiamo visto che l’idrogeno può essere prodotto dalle ceneri dei rifiuti ma per una produzione su larga scala è necessario produrre idrogeno a partire dall’acqua mediante meccanismi di elettrolisi a basso costo. Con la diffusione delle energie rinnovabili le comunità scientifiche hanno rivolto l’attenzione altrove e hanno iniziato a sottovalutare il potenziale dell’idrogeno. Non tutti i ricercatori hanno abbandonato l’idea dell’economia a idrogeno e così, alcuni scienziati canadesi affermano di aver isolato una linea di catalizzatori economici capaci di riuscire a strappare idrogeno all’acqua mediante l’elettrolisi. Si tratta di catalizzatori a buon mercato e abbondanti, tra cui l’ossido di ferro. Se qualcuno se lo sta chiedendo, sì, l’ossido di ferro è proprio la ruggine.
L’innovazione è stata messa a punto da Curtis Berlinguette e Simon Trudel, chimici presso l’Università di Calgary, in Canada. I ricercatori hanno pubblicato il loro lavoro sul Peer-reviewed journal Science parlando di produzione d’idrogeno su larga scala. Nello scenario energetico attuale, più che di economia dell’idrogeno si potrebbe pensare all’integrazione dell’idrogeno nel campo delle energie pulite. Lo abbiamo visto già in Germania, l’idrogeno potrebbe essere l’anello mancante della catena energetica delle rinnovabili, il mezzo di “memorizzazione energetica” capace di sopperire alla discontinuità delle rinnovabili.
L’energia solare e l’energia eolica non possono garantire valori costanti sulla rete energetica, il sole brilla solo poche ore al giorno così come il vento provoca dei picchi energetici che sconfinano poi nella calma piatta. L’idrogeno potrebbe fare in modo che il surplus di energia solare prodotto durante le ore di picco, possa essere ridistribuito nella rete quando la domanda elettrica si fa sentire. L’energia elettrica prodotta nelle ore di scarsa domanda energetica potrebbe essere utilizzata per produrre idrogeno dall’acqua che potrebbe essere utilizzato in vari modi (nelle celle a combustibile, come carburante per veicoli, in generatori…).
L’ausilio di questi catalizzatori per la produzione di idrogeno su larga scala potrebbe fornire un metodo alternativo agli attuali mezzi di stoccaggio utilizzati per prevenire gli sprechi energetici nel settore delle rinnovabili. Il problema dell’economia a idrogeno era legato principalmente ai costi legati all’elettrolisi per la produzione del gas, i catalizzatori individuati dai chimici canadesi abbattono questo limite e non si tratta solo di un sistema sperimentale, i ricercatori dell’Università di Calgaray hanno fondato una società, la FireWater Fuel, che intende portare tale innovazione sul mercato.