Hylocereus undatus: coltivazione, piante e dove trovarla. Caratteristiche della pianta esotica e del suo frutto del drago (Pitahaya o Pitaya).
L’Hylocereus undatus è una pianta tropicale molto apprezzata per il suo fiore e per il suo frutto. Il suo frutto è conosciuto come frutto del drago, la pianta appartiene alla famiglia delle Cactaceae e si può coltivare anche in Italia.
La coltivazione della pianta Hylocereus undatus presenta diversi limiti: anche se si può coltivare nel nostro territorio, non è affatto facile farla fiorire.
La pianta è anche nota con i nomi Pitahaya o Pitaya.
Frutto del drago: pianta Hylocereus undatus
La pianta è originaria delle zone aride tropicali del Messico, Guatemala, Costa Rica… ed è coltivata in tutta l’America Centrale e in altre zone tropicali del mondo. La pianta è stata esportata oltre le sue zone di origine sia per il frutto sia per la coltivazione a scopo ornamentale.
Nelle zone del Mediterraneo, la pianta è coltivata solo a scopo ornamentale perché non è possibile ottenere la fruttificazione. Il motivo? Il clima. Le nostre estati non sono abbastanza lunghe, non sono abbastanza calde ne’ abbastanza secche!
Dragon fruit
L’Hylocereus undatus presenta un fiore di colore bianco, il fiore è il più grande tra tutti i Cereus. Con i suoi 30 cm di lunghezza, il fiore presenta un diametro di 15-20 cm. Il frutto del drago o Dragon Fruit è una pianta epifita, cioè si serve di altre piante come sostegno e presenta fusti sarmentosi. I frutti presentano poche spine, sono molto soffici e sono popolari per essere ricchi di micronutrienti (vitamine e sali minerali) e povero di calorie. Ogni 100 grammi di frutto del dragone apporta solo 36 kcal.
La polpa ha consistenza morbida e un sapore dolce e delicato. Nella foto in alto, esemplari della pianta Pitahaya o Pitaya ricchi di frutti.
Coltivazione
Come molte cactacee, anche l’hydrocereus undatus è una pianta che ama l’esposizione soleggiata. Per la sua coltivazione, poni la pianta in posizione molto soleggiata.
Dopo l’acquisto, fai un rinvaso: metti la pianta in un contenitore ricco di terriccio drenante misto a torba. Sul fondo del vaso disponi 3 cm di argilla espansa: lo strato drenante è indispensabile per evitare i ristagni idrici. La pianta, in estate, necessita di essere bagnata ma il terreno non deve rimanere umido a lungo.
Tra le cure: la pianta va innaffiata dalla primavera all’autunno. A fine autunno è consigliabile una concimazione a base di potassio. La pianta non tollera il freddo e il potassio la rende più resistente agli abbassamenti di temperatura.
La pianta del frutto del drago deve essere coltivata in grandi vasi perché deve sviluppare un apparato radicale fitto. Nell’Italia Meridionale, nelle zone più temperate, si può coltivare in piena terra, a patto di somministrarle del potassio a metà autunno. Se coltivata in piena terra la pianta necessita di pieno sole: le piogge invernali, se frequenti, possono causare ristagni! Anche in caso di coltivazione in piena terra, nella buca dell’impianto, sul fondo, andrebbe predisposto uno strato drenante composto da ghiaia o argilla espansa.
Il frutto del drago necessita di tutori o tralicci: i fusti sono striscianti o rampicanti. Come premesso, questa pianta è epifita, quindi in natura cresce su altri rami o tronchi di piante.
Gli Hylocereus sopportano il freddo ma non umidità. Per breve tempo, anche temperature inferiori allo zero possono essere tollerate dalla pianta. Se la pianta è esposta a correnti fredde (venti) difficilmente riuscirà a fiorire. Se la pianta non fiorisce, probabilmente il fattore climatico andrebbe corretto.
Dove trovarla?
La pianta Hylocereus undatus non è facile da trovare. Non si trova nei classici vivai o garden center, se sei interessato alla vendita di questa specie, dovresti recarti presso mostre-mercato di giardinaggio o sfruttando la compravendita web. A “questa pagina Amazon” puoi trovare diverse offerte che propongono l’acquisto di piante di Hylocereus undatus di 30 – 50 cm.
Nota bene: la pianta è facile da coltivare a partire da seme o per talea. La semina va fatta in tarda primavera. Il substrato da usare per far germogliare i semi del frutto del drago deve essere leggero, leggermente acido e soffice. Il terreno va mantenuto umido e in un luogo caldo e luminoso.