Humus di lombrico da letame biologico
Il puro humus di lombrico è il meglio dei concimi organici. Se avete vasi, fioriere, un orto o un giardino non fatevene mancare almeno un po’ da mescolare alla terra. Per un vaso di 20 cm di diametro ne bastano 2 cucchiai al mese, per il prato 1 kg/mq e per i trapianti una miscela di 20% humus di lombrico e 80% terra. Il resto va in proporzione.
E niente paura a usarlo in casa: l’humus di lombrico, anche se è il risultato della digestione del letame da parte dei lombrichi, è un materiale pulito e completamente inodore. Alla vista si presenta come un comune terriccio e si conserva a lungo.
Considerato che un humus di lombrico adatto ai vasi è un materiale pregiato, e anche più costoso rispetto agli altri concimi, se l’obiettivo è concimare l’orto o un campo di grandi dimensioni si può usare una qualità ‘semilavorata’, un po’ più grezza e con tracce di paglione, che va benissimo anche come ammendante. E costa un po’ di meno.
Un humus di lombrico ottenuto da letame caprino è ricco in particolare di azoto, il che lo rende insuperabile per le concimazioni autunnali e di fine inverno. Tuttavia l’origine del letame non è così importante dal punto di vista della qualità del prodotto. Il più delle volte essa rispecchia semplicemente il ciclo produttivo di origine: vicino a un allevamento di capre si produce humus caprino, accanto a un allevamento bovino humus bovino e via dicendo. Più importante è la gestione della stalla e delle produzioni in fattoria.
Le fattorie biologiche producono humus di lombrico di qualità a conclusione del ciclo chiuso aziendale. Per l’alimentazione dei lombrichi vengono utilizzati il letame degli animali presenti in fattoria (alimentati in regime biologico) e lo scarto verde dell’alimentazione degli stessi. Possono essere usati anche la paglia tritata delle lettiere e il fogliame delle potature, ma sempre della fattoria. Il risultato è un humus di lombrico biologico al 100 per cento.
Per la produzione di humus di lombrico si usano di solito i lombrichi rossi californiani, più produttivi rispetto alle razze autoctone. E anche più tranquilli perché una volta inseriti nella lettiera tendono a non scappare nel terreno come invece fanno i vermi nostrani. I lombrichi vengono distribuiti in una lettiera in campo aperto e coperti con uno strato di letame rinnovato ogni 10-15 giorni. Man mano che si alimentano salgono in superficie lasciandosi alle spalle il prezioso humus.
L’humus puro di lombrico non è facilissimo da trovare in commercio perché non esistono molte produzioni di questo tipo. E ancora meno sono quelle interamente biologiche. Una produzione sperimentale di humus di lombrico da letame caprino biologico è stata iniziata in diverse aziende biologiche nel nostro paese.
Per saperne di più puoi leggere l’articolo “Humus di Lombrico: utilizzo e come produrlo“
Pubblicato da Michele Ciceri il 20 Luglio 2015