Pochi conoscono il nome scientifico del gufo comune: è Asio Otus. Questo uccello è molto noto anche per via delle tante leggende in cui si avvolge, è diffuso in Europa ma anche in Asia e in Nord America, vive soprattutto nei boschi e nelle foreste di conifere anche se i cambiamenti climatici e di paesaggio hanno un po’ sconvolto le sue abitudini.
E’ difficile vederlo in giro durante il giorno, alla luce del sole, perché è un rapace notturno e questo spesso lo ha penalizzato facendolo sembrare un animale cattivo oppure porta sfortuna. E’ invece un animale interessante da conoscere e che ha un suo fascino se lo si va a vedere da vicino ignorando le male lingue contro di lui.
Gufo: cosa mangia
Il gufo non si può certo definire un animale vegetariano perché mangia uccellini, topi e altri piccoli mammiferi, ma anche di insetti, falene, ragni e lucertole. La sua è decisamente un’alimentazione carnivora, non tocca quasi nessun cibo di origine vegetale anche se ha una dieta è piuttosto varia. Fa impressione pensare che un rapace arrivi a mangiare però anche dei piccoli serpenti, se riesce ad ingerirli li assapora volentieri.
Gufo: porta fortuna o sfortuna
In alcune tradizioni questo animale viene evitato e additato come uccello del malaugurio, tanto che si sente spesso dire “gufare”, che significa portare sfortuna e remare contro. e si definisce “gufo” chi porta iella. Con la stessa convinzione, però, in altre culture il gufo risulta essere invece un animale che porta bene e che può cambiare le sorti di chi lo avvista, in positivo. Cosa si deve quindi pensare? Forse che si tratta di un animale e basta, che fa la sua vita e che deve essere rispettato.
Lo troviamo comunque molto presente in leggende, storie, film e libri. Nella tradizione ispanica e cristiana è un elemento portafortuna e anche simbolo della saggezza e della spiritualità. Una leggenda spagnola racconta come il gufo sia diventato un uccello notturno dopo aver assistito alla crocifissione di Gesù perché da quel momento continua a ricordare quell’evento, ripetendo nel suo tipico verso la parola cruz, ossia croce.
In alcune situazioni può venire spontaneo però pensare ai gufi come ad uccelli del malaugurio, soprattutto se si fa caso al loro verso cupo, alla loro natura schiva e alle loro abitudini decisamente notturne. Se però si crede nelle fiabe, in quelle che si raccontano ai bambini, allora questo rapace diventa un personaggio saggio ed erudito, che condivide la sua conoscenze con tutta la comunità animale che incontra ma, allo stesso tempo, si mostra anche pignolo e permaloso.
Sfogliando qualche libro per bambini, troviamo gufi un po’ ovunque. Ne “La Spada nella Roccia”, c’è Anacleto, il gufo che vive con Merlin, e poi i sono Uffa, il gufo abitante del famoso Bosco dei cento acri che è teatro delle avventure di Winnie the Pooh, il gufo di Bambi, Grandma in Red e Toby nemiciamici e il Grande Gufo del film Brisby e il segreto di Nimh.
Non poteva certo mancare questo rapace nella famosissima e apprezzatissima saga di Harry Potter, e con un ruolo importante: quello di consegnare la posta dei maghi. Nell’anime Haikyū!! i gufi sono il simbolo della Fukurōdani mentre nel film “Il regno di Ga’Hoole – La leggenda dei guardiani”, i gufi giocano un ruolo da protagonisti, assieme ad altri rapaci, sempre notturni. Alla TV troviamo questi uccelli nella serie I segreti di Twin Peaks in cui sono indicati come una delle forme in cui può incarnarsi BOB mentre in un altra serie, ma a fumetti , Watchmen”, c’è un personaggio che prende il nome dal gufo. E’ “Nite Owl I”. Si chiama così anche perché ha l’abitudine di svegliarsi nella notte e di cacciare nel buio.
Gufo comune e gufo reale
Quando si vanno a scoprire le caratteristiche del gufo comune è molto importante fare attenzione a non confonderlo con quello reale. Tra i due c’è una differenza soprattutto di dimensioni. Quello Reale è decisamente più grande! E’ il rapace notturno più grande d’Europa e può arrivare ad un’apertura alare di quasi 2 metri mentre quello comune arriva massimo ad un metro.
I gufi comuni abitano nei boschi e nelle foreste di conifere dell’Europa, dell’Asia e del Nord America. Cercano le zone in cui la vegetazione è più fitta per avere un po’ di privacy e per nidificare in pace, inoltre deve esserci lo spazio anche per cacciare le prede di notte, per cui spesso preferiscono stare ai confini dei boschi.
Il Reale abita anche in altre zone, come ad esempio la parte settentrionale dell’Africa. Anche in Italia è molto presente, sia sulle Alpi che sugli Appennini, dove spuntano foreste e boschi dal fondo roccioso.
Gufo e civetta
Un altro animale con cui i gufi possono essere confusi sono le civette. Effettivamente sono entrambi dei rapaci e hanno alcune caratteristiche in comune ma appartengono a specie differenti e mostrano importanti differenze.
I punti in comune riguardano ad esempio la testa, grande, e gli occhi dalla forma molto tonda, che assume diverse colorazioni. In entrambi gli animali il collo ruota di ben 270 gradi, i gufi e le civette hanno anche la stessa dieta e quindi vanno a caccia delle stesse prede. Come distinguerli quindi? Ad esempio osservandone con attenzione l’aspetto fisico. I gufi hanno due ciuffi sulla testa che le civette non hanno.
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