Graviola, tra proprietà e coltivazioni nostrane
La Graviola, anche nota con il nome di Guanàbana o Corossole, è il frutto della pianta Annona muricata. Si tratta di una pianta tropicale originaria delle basse terre umide dei Caraibi. Anche se su Wikipedia si legge che la pianta non può sopravvivere al clima Mediterraneo vediamo che delle varietà di Annona sono coltivate da lungo tempo nella regione della Calabria tanto che per i calabresi, la graviola è un frutto comunissimo, volgarmente chiamato “u nonu” o “anona“ –in effetti il nome “graviola” fa pensare più a un formaggio!-.
La varietà di coltivazione calabra ha un fusto molto sviluppato e un’altezza che supera i due metri, al contrario, la varietà che cresce alle latitudini tropicali raggiunge gli 8 metri di altezza. Nonostante tali differenze, il frutto della Graviola può essere descritto nel medesimo modo: buccia sottile color verde scuro munita di aculei morbidi, il frutta ha polpa bianca, morbido, succoso e molto dolce.
Come si consuma la Graviola?
Essendo molto morbido, può essere tagliato a metà e gustato con un cucchiaino. Chi ama i frullati può consumarlo con del latte freddo. Preparazioni più elaborate vedono la cosiddetta “cake all’annona”, tortini di ricotta e annona e la crostata alla crema cotta e annona sciroppata. Con la graviola possono essere preparati diversi dessert come il gelato, il sorbetto, il babà, la marmellata…
Se la graviola di importazione si può trovare in diverse stagionalità, l’annona italiana prevede un calendario di raccolta molto preciso: la varietà della specie “Annona cherimola” anche detta “Annona di Reggio De.c.o” matura tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, così, il frutto di stagione può essere trovato tra settembre fino alla metà di dicembre quando si chiude il raccolto.
Il peso medio della Graviola è di circa 210 g anche se dei frutti arrivano a superare il chilogrammo! La morbida polpa di colore bianco-crema rappresenta l’80% del peso del frutto, il restante 20% di peso è dato dalla buccia e dai numerosi semi dal caratteristico colore nero.
La graviola è famosa per diverse proprietà benefiche: proprietà antitumorali, effetti benefici nel contrastare il morbo di Parkinson, proprietà antidepressive, azioni antibatteriche… Sembrerebbe che alcuni componenti bioattivi contenuti all’interno del frutto sarebbero in grado di contrastare l’azione delle cellule cancerogene senza intaccare le cellule sane. Le proprietà antidepressive sarebbero da imputare agli alcaloidi contenuti nella polpa del frutto. L’azione antibiotica sarebbe svolta dalla grande quantità di antiossidanti edibili del frutto.
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Pubblicato da Anna De Simone il 1 Dicembre 2013