Granadilla: frutto e sue proprietà
La Granadilla è un dolce frutto tropicale che si può gustare con il cucchiaino, non è facile trovarlo in Italia perché ha naturalmente delle origini ben lontane e quelle mediterranee non sono nemmeno le condizioni climatiche più adatte a crescere per la pianta che lo produce. Questo non ci vieta di scoprirne le caratteristiche e magari di assaggiarlo una volta nella vita, con una delle tre ricette proposte per valorizzarlo al meglio.
Granadilla: pianta
Partiamo con un accenno alla pianta che è conosciuta come granadilla anche se il suo nome esatto è passiflora ligularis. Per intenderci appartiene alla stessa famiglia del frutto della passione (detto passiflora edulis) e ha origine nelle zone andine a latitudine prossima all’Equatore, veniva coltivata inizialmente in Bolivia e in Venezuela, ma in verità oggi la regione dove la possiamo trovare è molto più estesa e va dal Messico al nord dell’Argentina. E’ però davvero difficile trovarla coltivata a grande scala in tutti gli altri continenti, solo sporadicamente possiamo trovarne traccia nel sud dell’Asia, nell’Africa ed in alcune aree dell’Australia.
Trattandosi di una pianta erbacea tipica delle medie altitudini, che cresce bene nella fascia tra i 1500 e i 2500 metri, a latitudine prossima all’Equatore, possiamo dirla adatta agli habitat dove regna un clima mite. Se ci sono dei bassopiani troppo afosi come quelli dell’Equatore, soffre il caldo, ma allo stesso tempo non riesce a reggere le ondate di freddo che possono verificarci all’altezza dei tropici.
E’ necessario, per farla sentire a suo agio, che le temperature medie oscillino tra i 15° e i 19° gradi, con picchi in alto e in basso che possono essere di 5° e 29°. Nella zona Mediterranea possiamo metterci il cuore in pace, è davvero dura poterla coltivare, dobbiamo considerarla come la pianta del caffè, con un suo areale preciso.
Il suo aspetto è quello di una pianta rampicante ma allo stesso tempo vigorosa, con delle belle foglie a forma di cuore caratterizzate da un apice appuntito. Se andiamo a visitare le sue zone possiamo sentirla chiamare in tanti modi diversi a seconda del Paese in cui capitiamo. Ecco alcuni esempi: “granada china” (Messico), “granadilla” (Ande), “granadita”, “granadilla común” (Guatemala), “granadilla de China”, “parchita amarilla”, “parcha dulce”.
Passiflora edulis: fiore
Prima di produrre il frutto che tra poco andremo virtualmente ad assaggiare, la granadilla ci regala anche dei fiori spettacolari. Sono fiori solitari e dalle grandi dimensioni che spuntano tra le foglie e sono caratterizzati da un colore vivace che passa dal lilla al fucsia intenso, anche se ce ne sono anche di bianchi e di rosa solo sfumati. In alcune varietà possiamo trovare anche dei filamenti a righe bianco-viola.
Granadilla: frutto
Arancione chiaro da acerbo, più scuro quando giunto a maturazione, il frutto della granadilla ha una forma tondeggiante ed una buccia dura ma che si rompe con estrema facilità in modo da permetterci di gustare la polpa che avvolge i semi. Si tratta di una polpa trasparente e mucillaginosa con un sapore che si contraddistingue per via dell’intensa dolcezza con piacevoli note acidule. Ha anche un ottimo aroma.
Curiosa è la storia del suo nome, datole dai conquistatori spagnoli in onore della granada, ovvero di quella che noi chiamiamo la melagrana. Alcuni aspetti la ricordano effettivamente, a partire dalla scorza dura che protegge un interno costruito attorno alla struttura che protegge i semi. Esistono però delle differenze tra i due frutti, ad esempio la melagrana non si può gustare con il cucchiaino, la granadilla sì.
Granadilla: proprietà
Prima di scoprire come mangiare questo dolce frutto tropicale meglio scoprirne le proprietà così lo assaporeremo con maggior gusto. E’ un alimento molto ricco di vitamine e di sali minerali. Le vitamine le contiene quasi tutte, la A, la B, la C, la E e la K assieme al beta carotene, mentre i sali minerali prevalenti sono ferro, potassio, calcio, fosforo sodio e zinco. Sicuramente non mancano gli zuccheri dato che la polpa è costituita quasi solo da quelli e dall’acqua.
Tra i più interessanti benefici di questo frutto tropicale c’è sicuramente quello relativo all’effetto rilassante che esso riesce ad avere quando lo mangiamo, grazie ad un alto contenuto di polifenoli. E’ uno dei motivi per cui viene ritenuto un frutto molto adatto a combattere l’insonnia ma anche le crisi di ansia. L’abbondanza di vitamina C e di antiossidanti lo rende anche un rimedio per combattere i radicali liberi mentre il ferro presente nella sua polpa aiuta gli anemici e tutti coloro che hanno bisogno di reintegrare i sali minerali, ad esempio durante le estati più torride.
Granadilla: come si mangia
Il modo più semplice per gustare questo frutto, tolta l’idea di affondare direttamente il cucchiaino nella sua polpa, è quello di prepararci una sfiziosa ma semplice insalata dal sapore esotico. Con la presenza dei suoi semi possiamo rendere esotica e dolce, invitante e gustosa, qualsiasi insalata ma ci sono degli ingredienti che meglio si accoppiano alla granadilla e sono ad esempio la valeriana, le noci e l’avocado con un condimento a base di yogurt greco, erba cipollina e avocado.
Un altro modo molto semplice per proporre a tavola la granadilla è la macedonia, o meglio la coppetta di frutta esotica che ha degli ingredienti extra per chi vuole lasciarsi tentare. Prepariamola così, partendo da una granadilla e aggiungendo un’arancia, il limoncello, lo zucchero a velo, la panna fresca e il cioccolato bianco.
Prima si taglia a metà la granadilla mettendo da parte la polpa, poi si taglia anche l’arancia a metà e poi a cubetti. Mescolando i due frutti si deve poi aggiungere il limoncello e lo zucchero a velo. Dalla scorza rimasta della nostra granadilla ricaviamo la coppetta: mettiamo uno strato di panna e poi appoggiamoci sopra il mix di frutta preparato versando poi sopra del cioccolato bianco fuso.
Se avete un po’ di abilità in cucina potete anche spingervi a sfornare dei muffin, non semplicissimi da preparare ma molto particolari da presentare agli ospiti come merenda o a colazione. Si procede esattamente come se stessimo preparando dei normalissimi muffin con uova, zucchero, burro, latte e lievito ma si aggiunge anche del succo di granadilla mettendo poi il composto nelle pirofile per farlo cuocere circa 20 minuti a 180 gradi. Per far sentire meglio il sapore della granadilla dobbiamo poi farcirli con una crema pasticcera e un mix di frutta tra cui, oltre ad essa, possiamo inserire il kiwi e la mela.
Pubblicato da Marta Abbà il 18 Dicembre 2020