Il goji, la pianta della giovinezza

goji-600x398

Il Goji è una solanacea perenne originaria dall’Asia. I suoi frutti sono ricchissimi di carotenoidi e vitamina C ed è proprio per la massiccia quantità di queste sostanze antiossidanti che il goji è stata ribattezzata “la pianta della giovinezza”. Il goji si presenta come un arbusto rustico e grazie al suo aspetto si presta bene anche per coltivazioni ornamentali. Non ha bisogno di cure particolari e con il tempo, il goji, ha imparato a vivere bene in una grande varietà di ambienti con clima e terreni diversi.

Il  nome scientifico di questa pianta è Lycium barbarum, i suoi “cespugli” sono particolarmente famosi in Tibet, Cine e in altri territori asiatici. La pianta è particolarmente amata dall’industria cinese tanto che il Paese dagli occhi a mandorla è il maggior produttore al mondo con circa 82.000 ettari impegnati nella coltivazione del Goji.

Le bacche di Goji sono considerate elemento cardine della medicina tradizionale cinese e svolgono un ruolo essenziale anche nella cucina asiatica. In Italia, il goji è divenuto famoso per la sua quantità di antiossidanti: sono sempre maggiori gli italiani a caccia di alimenti capaci di contrastare l’invecchiamento cellulare.

Il Goji raggiunge un’altezza di un metro e mezzo, ha foglie di colore grigio-verde che vanno a formare una chima tondeggiante. La pianta perde le foglie verso fino autunno e fiorisce da giugno a fine agosto: i fiori sono di color viola-porpora con quattro stami, uno stilo, un ovario e 5 petali. Il goji, dopo essersi autoimpollinata, farà sviluppare dai fiori dei frutti dal colore rosso intenso. Lunghi 6-20 mm e di appena 3-8 mm di diametro, il frutto del goji raggiunge la piena maturazione a fine estate.

Il goji può essere coltivato in tutta Italia, preferisce un clima temperato ma vive bene fino a -15 °C! La messa a dimora si dovrà effettuare di primavera, nei mesi da novembre a gennaio la pianta richiede una potatura speronando a due gemme e rami che hanno prodotto i frutti durante il raccolto precedente: il goji fruttifica solo su rami giovani così, per favorire la crescita di nuovi frutti, è necessario procedere al taglio di quelli vecchi. Nei periodi estivi (luglio-agosto) sarà necessario prestare particolare attenzione alle irrigazioni.

Come coltivare le bacche di Goji
Oltre ad assumere le bacche di goji, i più volenterosi possono decidere di coltivarsele autonomamente. Il processo di coltivazione è semplice e non sono necessarie competenze particolari.

Ti potrebbe interessare anche “Bacche di Goji: controindicazioni”

Pubblicato da Anna De Simone il 29 Dicembre 2013