Gobiodon okinawae e altre specie
Gobiodon okinawae: scheda, prezzo e alimentazione del pesce gobiodon okinawae. Confronto con le specie gobiodon histrio, gobiodon citrinus. Cure e consigli per il mantenimento in acquario.
Sinonimi: gobiodon, gobidi, ghiozzi, pagliacci corallini… Prima di partire con le informazioni sulle varie specie, per conoscenza, ti riporto le classificazioni tassonomiche delle specie del genere gobiodon.
- Ordine: Pesciformes
- Sottordine: Gobioidei
- Famiglia: Gobiidae
- Genere: Gobiodon
Gobiodon, Gobidi o ghiozzi
A questo genere appartengono diverse specie molto interessanti per chi, come me, detiene un acquario di barriera.
I gobidi, in natura, prosperano tra i rami dei coralli duri tanto che prendono il nome di gobidi di corallo o pagliacci dei coralli (da non confondere con i più popolari pesci pagliaccio del genere Amphiprion).
L’alimentazione dei gobidi è basata sui vari organismi bentonici (copepodi, foraminiferi… si nutrono anche della sostanza mucosa prodotta dai coralli).
Tutti i pesci del genere Goniodon (ne sono note 16 specie) si adattano bene ai coralli di barriera ricchi di SPS, in genere si consiglia di non aggiungere più esemplari della stessa specie a meno che non hai a disposizione un acquario molto grande e soprattutto con numerosi coralli.
Goniodon con puntini bianchi
Sfortunatamente i pesci del genere Goniodon sono sensibili al Cryptocaryon irritans, il protozoo responsabile di quei puntini bianchi che appaiono sul corpo dei pesci. La malattia è comunemente nota come White Spot o Marine Ich. Se noti dei puntini bianchi sul tuo Goniodon, sarebbe meglio se tu lo spostassi in un’altra vasca o, se questo è impossibile (non è facile catturare un pesce piccolissimo in un acquario ricco di coralli!), meglio eseguire delle aggiunte di integratori per pesci ornamentali così come ti ho spiegato nell’articolo dedicato al Paracanthurus hepatus.
Gobiodon okinawae: scheda
Anche noto come ghiozzo giallo o ghiozzo di Okinawa, per la sua abbondante presenza sui fondali dell’isola nipponica.
E’ originario delle regioni dell’Oceano Pacifico Indo-Occidentale. In particolare, è molto diffuso nel Giappone meridionale fino alla Grande Barriera Corallina e le Isole Mashall in Micronesia.
Dimensioni: 3 cm
Habitat: come gli altri gobiodon popola i rami di Acropora a profondità comprese tra i 2 e 15 mt.
Alimentazione: organismi bentonici e zooplancton.
Temperature: 22 – 27 °C
Salinità: 1.020 – 1.026
pH: 8,0 – 8,5
Tempo di acclimatazione: almeno 30 minuti
Precauzioni: i pesci del genere gobiodon sono molto vivaci e fanno movimenti rapidi e sono ottimi saltatori… ciò significa che il tuo gobiodon okinawae potrebbe saltare fuori dalla vasca, soprattutto se le tue acropore sono poste nella parte alta della vasca o hai rocciate importanti.
Gobiodon okinawae: alimentazione in acquario
Nell’acquario, il Gobiodon okinawae si nutre di cibi freschi o gongelati (krill, mysus, capesante, gamberetti, vongole… ma tutto finemente tritato). Devi assicurargli due pasti al giorno.
Gobiodon citrinus
Se il corpo del gobiodon okinawae è interamente giallo e ha una forma più contenuta, il gobiodon citrinus presenta una taglia più “importante” (raggiunge 6 cm) ed è caratterizzato da linee longitudinali bianche sul capo e presenta una colorazione bluastra intorno all’occhio.
Il gobiodon citrinus condivide con il gobiodon okinawae habitat, origini, alimentazione e comportamento. Anche in questo caso ti consiglio di introdurne solo uno se hai un nano-reef o un acquario marino di piccole dimensioni.
Nella foto in basso il gobiodon citrinus, nella foto in alto, il gobiodon di Okinawa.
Gobiodon histrio
Come gli altri pesci del genere gobiodon, si nutre di organismi bentonici, popola i rami di acropora e può saltare fuori dalla vasca. Questa specie è comune anche nel Mar Rosso, è diffuso anche sulle coste est del Giappone.
Le sue dimensioni sono molto contenute (come il gobiodon okinawae è lungo circa 3 cm). Come gli altri pesci gobidi presenta un corpo tozzo, la sua caratteristica è la livrea, questa volta il corpo è verde con linee verticali rosse a livello della testa e linee longitudinali rosse nella parte superiore del corpo.
A volte viene confuso con il Gobiodon rivulatus, anche questo verde e con linee verticali rosse sul capo, ma le linee longitudinali del Gobiodon rivulatus sono presenti solo sulla parte alta del corpo, mentre la zona ventrale è uniforme verde. Cambia leggermente anche la forma del capo e delle pinne dorsali, senza poi parlare delle dimensioni: il gobiodon rivulatus può raggiungere 5 cm di lunghezza.
Tutti i gobidi hanno necessità analoghe, quindi l’alimentazione descritta per il gobiodon okinawae resta quella consigliata.
Pubblicato da Anna De Simone il 20 Maggio 2018