Glutammato monosodico, nome difficile da pronunciare per una sostanza che sarebbe meglio evitare di ingerire. Non si può certo considerare naturale e benefica, non è veleno ma in molti suscita perplessità. Che alla lunga lo possa diventare, è ancora da accertare, ci sono pareri discordi che è meglio conoscere.
Glutammato monosodico: dove si trova
Come il sale sodico dell’acido glutammico e come un amminoacido naturale, il Glutammato monosodico è presente in quasi tutti gli alimenti, soprattutto se sono ricchi di protebine. Quindi la carne, il pesce e i prodotti caseari contengono alti quantitativi di questa sostanza, presente però anche in alcune verdure. Se pensiamo però al glutammato monosodico utilizzato dall’industria alimentare, sia chiaro che non è affatto naturale.
Glutammato monosodico: cos’è
Si tratta di un additivo alimentare utilizzato nel settore industriale con lo scopo di rendere i cibi confezionati più saporiti. Viene usato anche per la preparazione dei dadi da brodo, vegetali o di carne.
Per accertarci in merito alla sua presenza, basta che leggiamo le etichette di ciò che compriamo, cosa che sarebbe da fare in automatico, sempre, e non solo per sapere se in un cibo c’è o meno il Glutammato monosodico.
Se per pura curiosità ne leggiamo un po’, passando tra gli scaffali di un supermercato, ci rendiamo conto che questo additivo è “aggiunto” in più alimento di quanti possiamo pensare. Molti esperti ritengono che il suo consumo sia in qualche modo legato all’obesità, alle intolleranze e alle allergie alimentari e ad alcune patologie degenerative molto gravi.
Glutammato monosodico: alimenti
Ampio uso di questo additivo si fa nell’industria alimentare perché il Glutammato monosodico è uno dei migliori ingredienti che permettono senza troppo alzare i costi di dare sapore a cibi che non ne hanno. O che lo avevano ma, con i vari trattamenti, lo hanno perso. Certo, si intuisce che la qualità del risultato non è ottima dal punto di vista delle qualità e delle caratteristiche organolettiche dei cibi confezionati che ne escono ricchi di Glutammato monosodico e poveri di sostanze nutritive, anche se sembrano saporiti.
Il Glutammato inganna le papille gustative. Ad oggi secondo l’Eufic, è una sostanza innocua e non sono indicati limiti di assunzione o quantità raccomandate. Esistono però pareri diversi e studi che incrinano queste “certezze”.
Glutammato monosodico: fa male ed è cancerogeno
I nemici del Glutammato monosodico affermano che, come additivo artificiale, prodotto in modo del tutto industriale. Che faccia male e che sia cancerogeno, è tutto da dimostrare, ma nel dubbio possiamo iniziare a capire quanto indispensabile nella nostra cucina, sia il Glutammato monosodico.
E’ in molti dadi commerciali, ma nessuno ci vieta di usare dadi fatti in casa, da noi, o proposti da alcune realtà a Km zero che sono spesso più fidate. Troviamo questo additivo in moltissimi cibi industriali e se proviamo a nutrirci meno di prodotti preconfezionati, è solo un bene. Non solo per quanto riguarda le dosi di Glutammato monosodico.
Glutammato monosodico e sindrome del ristorante cinese
Si sente spesso parlare di sindrome del ristorante cinese e non vuole essere uno stereotipo razzista o fondato su pregiudizi. Può però capitare che quando si mangia in ristoranti cinesi di bassa qualità, poco dopo si avvertano sintomi che corrispondono a quelli di una “overdose” di Glutammato monosodico.
Viene da pensare che fosse tra gli ingredienti del pasto appena consumato. Non è cosa provata ma la corrispondenza esiste, i sintomi che mettono questi dubbi sono mal di testa e arrossamenti, fino a delle vere e proprie crisi asmatiche, che potrebbero essere altrimenti legate a casi di allergia.
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