Gloxinia, bella pianta che possiamo trovare sia “formato rampicante” sia da balcone, decorativa. Produce fiori di cui possiamo scegliere il colore ed è semplice da coltivar anche per chi non ha il pollice verde brillante.
Gloxinia: pianta perenne
La gloxinia è una pianta erbacea perenne e tuberosa, ne esistono una ventina di specie. Il genere a cui appartiene è quello della Sinningia, è originaria dell’’America del Sud. In Italia come nella maggior parte del nostro continente, troviamo soprattutto la Sinningia speciosa. E’ la più rappresentativa, arriva dal Brasile e si fa riconoscere per il suo fusto di dimensioni ridotte e per le foglie invece grandi carnose, color verde scuro e ovali.
Gloxinia rampicante
La gloxinia anche rampicante ha una resa fantastica, produce fiori delicati e colorati, vivacizzando ambienti e decorando muri che risulterebbero invece molto tristi. Anche on line possiamo trovare semi di gloxinia, rampicante o bonsai. Una confezione da 100 di Sinningia Speciosa bonsai da vaso su Amazon costano 11 euro.
Gloxinia: fiore
Finalmente parliamo dei fiori di questa pianta perenne che sono il suo motivo d’essere e il nostro motivo di comprarla. La loro forma è tubuloso-campanulata, al tatto sono vellutati al di là del colore che hanno. Ce ne sono di tante sfumature e varietà, ciascuno può scegliere quella che preferisce per decorare balconi e giardini, la gloxinia viene usata anche come pianta d’appartamento.
I fiori sono lunghi dai 5 ai 10 cm, con sfumature che variano dal lilla/violetto al porpora, classicamente, ma in commercio si trovano anche ibridi con colori più sgargianti, con forme diverse e formati doppi. Non stupiamoci, quindi, se troviamo una gloxinia bianca o rossa.
Gloxinia: coltivazione
Questa pianta produce i fiori a partire da maggio e fino ad agosto, se ben tenuta, ne fa in abbondanza. Per “ben tenerla” lasciamola alla luce almeno 12-14 ore senza però che venga colpita troppo dai raggi diretti del sole. La temperatura è meglio che non scenda sotto i 18° C, in estate ricordiamoci di annaffiarla in modo molto frequente, nelle altre stagioni basta una volta ogni 15 giorni, poi molto dipende dal clima della zona in cui abitiamo.
Nella fase di fioritura la gloxinia deve essere concimata una volta alla settimana, facendo attenzione che non venga colpita dalla virosi del pomodoro. Si manifesta con la comparsa di anelli scuri sulla lamina fogliare e purtroppo se notiamo questo fenomeno, dobbiamo arrenderci e distruggere la pianta ammalata per evitare che trasmetta la malattia alle altre.
Per mantenere in salute la gloxinia, non esageriamo con l’acqua per non far comparire la muffa grigia e trovarci costretti ad usare anticrittogamici. Anche gli afidi sono nemici delle foglie e dei fiori, se attaccano la nostra pianta dobbiamo toglierli con insetticidi specifici. Il troppo sole può invece far arricciare le foglie.
Gloxinia inverno
La gioia che i fiori portano, in inverno è un ricordo, ma possiamo aspettare quella della primavera seguente. Intanto proteggiamo la nostra gloxinia: in autunno, quando la parte aerea si secca, vanno estratti i tuberi dal terreno e vanno messi in un luogo fresco e asciutto, al buio.
Per conservarli serve una temperatura di circa 10-12° C. Solo a marzo dell’anno seguente possiamo riprenderli tra le mani e rinvasarli, in un terriccio ricco di torba. Possiamo “riciclare” i tuberi anche per tre o quattro anni consecutivi. Per quanto riguarda la semina, il periodo è quello che va da febbraio a marzo.
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