Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta
Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta, il 6 maggio, per ricordarci quanto è fondamentale avere un approccio più tranquillo nei confronti del proprio corpo, per restare, o entrare, in armonia con noi stessi e con il mondo.
Non c’è nulla, o ben poco, di “zen – filosofico” nell’iniziativa, si tratta di un forte richiamo a tutti noi per promuovere l’accettazione del peso, del nostro e dell’altrui, e per condannare chiunque osi discriminare chi non è al suo peso forma. E per prendere atto che delle mille diete che sentiamo, sono poche quelle che realmente funzionano: caso vuole sono quelle storiche, tra cui la nostra mediterranea. Tra gli ingredienti fondamentali, non manca mai, il volersi bene e l’accettarsi. Che dosi? Q.B. E anche oltre.
Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta e del peso
La Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta è un vero e proprio “No Diet Day” per dire no con convinzione e nei fatti a tutte le ossessioni con cui ci si siede a tavola oggi. Non è una presa di posizione contro alcuni regimi alimentari in favore di altri, non è in discussione la tal corrente rispetto all’altra.
La Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta si tira fuori da questo tipo di polemiche, non impugna coltello e forchetta, prima ancora di sedersi davanti al piatto dice “basta all’ansia della bilancia”. Per un giorno, l’invito è quello di concedersi qualche piacere mangiando. Cosa? Ciò che ci fa bene, ciò che amiamo, senza sensi di colpa.
Anche questa edizione si celebra in un mondo in cui non si smette mai di parlare di cibo e in Italia ciò accade in modo particolare, essendo il Paese con una delle migliori tradizioni gastronomiche del mondo. Questa non deve diventare una scusa per aumentare il bombardamento mediatico di consigli di ogni sorta. La giornata “no diet” ha sempre l’obiettivo di ricordarci di vivere serenamente al nostro peso.
Non abusiamo delle diete, prima viene l’accettarsi, e se la dieta è necessaria, seguiamola con la consapevolezza dell’obiettivo e non con l’ansia di rincorsa di un’utopia come salendo di corsa delle scale mobili che vanno in discesa.
Una giornata, la Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta, per sgomberare la testa dalle ossessioni, può farci capire che si può vivere meglio a tavola. Non vuol dire essere sregolati, semplicemente liberi da ossessioni che ingrassano più ogni cibo.
Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta e del peso: le origini
Nel 1992 è stata fondatrice della Diet Breakers ed ex anoressica Mary Evans Young a ideare la Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta. Una doppia folgorazione del fato arrivata sul background già sensibile di Evans Young, dato il passato di sofferenze strettamente legate all’alimentazione.
Da una parte era rimasta scioccata da un programma televisivo in cui delle donne si sottoponevamo a interventi chirurgici per ridurre il peso, dall’altra, sconvolta dalla notizia del suicidio di ragazza di appena 15 anni, disperata perché la prendevano in giro essendo “grassa”.
L’esordio della Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta non è stato col botto, anzi, nel 1992 i pochi “celebranti” avevano fatto un semplice pic-nic presso Hyde Park, tra l’altro interrotta da un temporale che li aveva costretti a rifugiarsi a casa della promotrice.
Giornata bagnata giornata fortunata, perché già l’anno dopo la Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta ha raccolto l’adesione di Stati Uniti, Australia e Canada. La prima volta era stata il 5 maggio ma, già la seconda, data la vasta partecipazione, è stata subito spostata al 6 maggio, per evitare sovrapposizioni con i festeggiamenti per il ‘cinco de Mayo‘.
Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta: salute prima di tutto!
La Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta non è una sorta di “liberation day” ribelle, per scherzo o per spirito di disubbidienza. Per capirlo basta sentire i dati diffusi dallo stesso National Center for Eating Disorders: il 30% delle bambine tra 10 e 14 anni è stata a dieta pur avendo un peso normale. Ciò significa che la dieta invece che curare o aiutare a trattare o evitare, problemi di salute, può diventare addirittura la causa di un malessere. Fisico, certo, e anche psicologico.
Ricordiamo il suicidio che ha ispirato la creatrice della Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta. Non è certo il primo e l’unico caso di persona che non ha retto il peso, appunto, delle offese e delle discriminazioni legate al peso. Le vittime sono spesso i giovanissimi, ma non solo.
La Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta, meno drammaticamente parlando, può anche semplicemente essere il momento di “no dieta” in cui riflettere su quella che eventualmente stiamo seguendo. Ci sono infatti, oggi più che mai, proposte di diete estreme e di percorsi alimentari che non ci porteranno a niente di buono. Anzi.
Ciò che tutti, gli esperti veri, consigliano come premessa essenziale di ogni dieta, è uno stile di vita sano e un’alimentazione varia e ricca di frutta e verdura. Da bandire è il cibo spazzatura, e la pigrizia: un po’ di moto riduce il rischio di malattie cardiovascolari come infarto e ictus, oltre a mettere di buon umore.
I regimi alimentari più sani consigliati dall’OMS
Dato che, anche nella Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta, tenderemo molto probabilmente a pensare alla nostra dieta mediterranea come la soluzione di tutti i mali, magari l’unica, la tratterò per ultima invitando tutti, in questo giorno disubbidiente, a guardare al di là del proprio naso. Qualunque conformazione esso abbia.
Partiamo per il Giappone in questa Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta per scoprire che l’alta aspettativa di vita dei suoi abitanti è in gran parte spiegata con il regime alimentare che mantengono. La combinazione di alimenti è vincente, giochiamocela nella Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta. Prevede carboidrati, frutta, pesce e carne, ne esce una dieta povera di grassi saturi e cibi processati, ricca invece di riso e verdure.
Sempre stando alla larga dalla nostra “Italietta”, spostiamoci nell’Africa occidentale, area in cui paesi come il Mali o la Sierra Leone possono insegnarci gustose ricette a base di frutta e verdura, cereali integrali, pesce e alimenti ricchi di fibre e omega 3. Ogni paese, ogni popolo che abita sul territorio ci racconterebbe la sua personale versione, con pesce affumicato piuttosto che patate dolci o quant’altro. Noi per la Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta limitiamoci a capire le linee guida della loro dieta e a “rubare” qualche ricetta con cui spezzare la monotonia del menu.
Anche al nord del nostro continente, in Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia o Islanda, si sta alla larga dalla dieta mediterranea seguendone un’altra, ricca di fibre e a basso contenuto di zucchero. Quindi altrettanto salutare. Spazio a frutta, formaggi, pesce, ortaggi a radice, verdure colorate ricche di beta-carotone e antiossidanti con benefici scientificamente provati.
Sempre più vicino a casa, tappa in Francia dove la Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta i nostri vicini di casa si godono croissant ai formaggi restando in ottima salute. Perché? Perché lo fanno con misura, e con piacere, limitandosi alle quantità consigliate dagli esperti. E lasciando fuori di casa i sensi di colpa.
Dopo la nordica, la giapponese, la francese, l’africana, finalmente la nostra mediterranea. Perfetta come le altre per godersi la Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta senza ansia, anzi, ad ogni boccone ricordiamoci che i nostri piatti made in Italy sono noti essere un toccasana per il cuore e un’assicurazione di lunga vita. Soprattutto se ogni anno ricordiamo la Giornata Mondiale contro l’ossessione della dieta.
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Pubblicato da Marta Abbà il 6 Maggio 2022