Giornata Mondiale dell’Ambiente 2013
Non dimentichiamoci che il 5 giugno è la Giornata Mondiale dell’Ambiente, anche se aihmé non se ne parla tanto. Per esempio, faccio il caso mio, stamattina andando in ufficio in macchina mi è capitato di ascoltare due GR Radio e non ho sentito una parola su questo World Enviroment Day 2013.
Eppure il tema è interessante perché quest’anno WED parla di ‘foodprint’, impronta alimentare, intesa come il contributo che ciascuno di noi può dare alla riduzione dello spreco di cibo. Bello anche il motto che hanno inventato per parlarne nelle piazze: ‘pensa, mangia, conserva’, cioè dai un senso a ciò che mangi e tieni presente che non ce ne sarà per sempre, visto che già non ce n’è per tutti.
La Giornata Mondiale dell’Ambiente è stata istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite ONU per un motivo preciso: conservare memoria della Conferenza sull’Ambiente Umano che si svolse a Stoccolma nel 1972 (da allora chiamata Conferenza di Stoccolma) in cui venne definito il Programma Ambiente delle Nazioni Unite, United Nations Environment Programme, U.N.E.P.
A parlare di sprechi alimentari si rischia di deprimersi perché neanche a sbattere la capoccia al muro si capisce come siano possibili certe cose. Secondo la FAO ogni anno nel mondo gli esseri umani buttano via 1,3 tonnellate di avanzi, il 30% circa del cibo prodotto e più o meno quattro volte quel che servirebbe per sfamare le persone che nel pianeta soffrono la fame.
Non vi basta? Ecco un altro dato da fonte diversa: secondo il rapporto stilato dal Barilla Center for Food and Nutrition in occasione di WED 2013, un cittadino americano butta mediamente via, ogni giorno, l‘equivalente di 1.334 chilocalorie; un cittadino europeo, invece, ne spreca solo 720 al giorno.
Non siamo qui a fare il confronto tra americani ed europei, notiamo solo che bastano due normali cittadini occidentali a sprecare 2.054 kg/cal ogni giorno, cioè il fabbisogno calorico medio di una persona. Senza contare che anche per produrre il cibo che finisce in spazzatura servono risorse, come acqua e terra, e si inquina l’aria con le emissioni di gas serra. La Giornata Mondiale ell’Ambiente 2013 ci faccia pensare anche a questo.
Tra le riflessioni e le iniziative in tema WED su come evitare lo speco alimentare trova spazio anche una pratica nuova che si chiama foodsharing, di cui abbiamo parlato recentemente in questo articolo. Anche una piattafoma Web può servire per non sprecare cibo: dalla cena preparata per i figli che non sono tornati alle scatole invendute di passata di pomodoro nei negozi di alimentari, ma gli esempi possono essere tanti.
Pubblicato da Michele Ciceri il 5 Giugno 2013