Da adulti può capitare di avere Giocare con il buio e ciò può comportare un disagio perché anche se l’inquinamento luminoso in Europa è parecchio, ci sono delle situazioni in cui non si può fare a meno di stare senza luce. Proviamo a prevenire questa paura nei bambini, insegnando loro a come giocare con il buio. Quando giochiamo con qualcosa o con qualcuno, prendiamo confidenza con esso, non riusciamo a temerlo. Pensate ad esempio all’acqua. Lo stesso vale con il buio, ecco quindi qualche idea e consiglio per divertirci con il buio e con i bambini. Come bambini.
Giocare con il buio: consigli
Non arriva subito la paura del buio, prima il bambino ha tanti passaggi evolutivi da compiere e non ha tempo per “pensare” al buio e a ciò che si può nascondere in esso. E’ solo verso i due anni, circa, che i più piccoli iniziano a sviluppare questo timore, di notte, di sera, prima di coricarsi. E’ l’età in cui diventano molto utili quelle lucette notturne che proiettano sulla pareti delle immagini da favola, oppure che hanno forme così strambe da tranquillizzare il bambino o da distrarlo. Eccone un esempio molto simpatico e pratico.
Torniamo alla paura del buio. Banalizzare non serve, è necessario prendere il toro per le corna, non ignorare la paura del bambino e giocare con il buio, assieme a lui. Prendete una torcia e preparatevi a scoprire il lato divertente dell’oscurità, potrà essere d’aiuto anche a voi.
Giocare con il buio: idee
Capita, di questi tempi, a volte per un sovra consumo di energia legato all’aria condizionata “a palla” o al riscaldamento troppo alto, che interi quartieri vadano in black out. Gli adulti si scocciano e i bambini o si terrorizzano o si eccitano, pronti per una nuova avventura. E’ con questo spirito, “d’avventura” che dobbiamo affrontare il gioco che vi sto proponendo, ovvero di simulare che non ci sia elettricità.
Prepariamo la casa o la stanza in modo che non ci sia nulla di pericoloso e poi, click, togliamo la luce, dall’interruttore centrale, vivendo come ai tempi in cui l’elettricità nelle case ancora non c’era. Candele, e chiarore della luna. In questo mondo senza lampadine, Tv, e telefoni, c’è più spazio per sentire i suoni e gli odori e l’opportunità per sperimentare la nostra concezione degli spazi. Se facciamo questo gioco in pieno giorno, chiaramente dobbiamo abbassare le tapparelle, oppure si può fare in un tardo pomeriggio di inverno. Prima di cena, dopo una dolce merenda.
Una seconda idea, tanto semplice quanto efficace, è la caccia al tesoro al buio. A seconda dell’età del bambino possiamo decidere se giocare in una stanza oppure in tutta la casa. L’oggetto che nascondiamo non può essere troppo piccolo, anche perché non dobbiamo dimenticarci che siamo al buio e la ricerca sarà già molto difficile.
Per bambini più grandicelli, possiamo organizzare anche una seduta non spiritica ma di racconti del terrore, permettendo loro di inventarne delle parti, in modo che la narrazione sia partecipata. Iniziate voi, con un contesto ed un protagonista, e poi fate interagire i bambini chiedendo loro chi arriva, dove andiamo, cosa farebbero se. Serve la torcia perché ci si mette in cerchio seduti e ci si illumina il viso dal basso in alto mentre si racconta. Quando finisce il proprio turno, si passa la torcia al vicino e si torna al buio.
Ultima idea, tradizionale ma divertente, è quella delle ombre cinesi. E’ necessario essere in grado di farle ma è il modo perfetto per distrarre bambini anche piccoli che resteranno ipnotizzati, mentre i più grandi vorranno cimentarsi e farle loro stesse, con le loro mani. Non ci si improvvisa dei maghi delle ombre cinesi, è necessario prepararsi un po’. Ecco un libro per farlo.
Paura del buio
Finora abbiamo studiato cosa fare per giocare con il buio e far passare la paura ai bambini ma cosa si può fare se a temere l’oscurità è un adulto? E’ certamente più difficile agire e cambiare il mood ma ci si può lavorare.
Anche in questo caso, fare finta di nulla non fa che peggiorare la situazione. Ammettiamo la nostra paura, a noi stessi, e corriamo ai ripari. La paura del buio può infatti influire sul nostro ritmo sonno-veglia e renderci nervosi e irascibili. Cominciamo con l’introdurre delle pratiche di rilassamento prima di andare a dormire che possono essere quelle classiche – legate alla meditazione – o anche più semplicemente delle nostre passioni. C’è chi ascolta un po’ di musica, chi legge, chi sistema la borsa per il giorno dopo e chi guarda un po’ di Tv facendo zapping. L’importante è che sia qualcosa che ci rilassi e ci distragga, in modo che il buio arrivi e non ci rapisca.
Prima di tutto ciò, è essenziale convincersi che la paura del buio può essere sconfitta. Se ci riusciamo, non solo significa che possiamo essere più disinvolti in molte situazioni ma anche che abbiamo imparato a gestire stress, ansia, timori per situazioni che non riusciamo a controllare. Abbiamo compreso che non possiamo avere sempre tutto sotto controllo, lo abbiamo accettato e abbiamo scelto di vivere con serenità lo stesso