Ginnastica passiva: quando e perchè funziona
Ginnastica passiva: quando funziona e quali sono i reali benefici. Ginnastica passiva usata per dimagrire o per la mobilitazione degli anziani.
La ginnastica passiva funziona, eccome! Ma dipende dallo scopo. Se ti stai interrogando sulla ginnastica passiva per dimagrire, sappi che i suoi risultati non sono paragonabili a quelli ottenuti con qualsiasi attività aerobica. La ginnastica passiva è molto utile in caso di pazienti che non sono in grado di muoversi autonomamente.
Che cos’è la ginnastica passiva?
Per ginnastica passiva s’intende la mobilizzazione passiva di una parte del corpo senza il reclutamento attivo del muscolo. Per praticare ginnastica passiva vi sono macchinari terapeutici che possono stimolare un movimento oppure è possibile rivolgersi a un buon fisioterapista.
Quali sono i benefici della ginnastica passiva?
- Elasticizzare i tessuti
- Migliorare l’irrorazione della cartilagine
- Stimolare le cellule perisinoviali
- Dare sollievo dal dolore
- Raggiungere un arco di movimento adeguato all’obiettivo (per anziani o pazienti che si riprendono da un infortunio)
Ginnastica passiva per anziani. Gli esercizi di ginnastica passiva per anziani possono essere indispensabili per mantenere una residua integrità del muscolo. Un buon fisioterapista può applicarla su arti compromessi privi o con ridotto tono muscolare.
Ginnastica passiva per dimagrire
Vi è anche un altro tipo di ginnastica chiamata impropriamente “passiva”. Il termine più adeguato sarebbe ginnastica isometrica. In questo contesto si usa parlare di ginnastica passiva per addominali, per gambe, glutei… facendo riferimento a particolari muscolature del corpo.
In questo caso la ginnastica passiva apporta benefici diversi da quelli visti nell’elenco precedente. Lo scopo della ginnastica isometrica, infatti, è quello di potenziare un muscolo o un gruppo di muscoli come possono essere gli addominali.
La ginnastica isometrica è diversa dalla ginnastica passiva perché in questo caso vi è una contrazione muscolare senza movimento. Si può fare ginnastica isometrica con attrezzature che provocano una contrazione oppure in autonomia. Anche adesso mentre leggi l’articolo!
Poggia il palmo della mano sul tavolo ed esercita pressione verso il basso investendo la tua forza. Come vedi non c’è alcun movimento ma la tua muscolatura si contrae. Allo stesso modo puoi contrarre le natiche se intendi potenziale la muscolatura dei glutei o i muscoli delle cosce. Puoi fare forza, con un pugno chiuso, sul tetto dell’auto mentre stai facendo la coda al semaforo o contrarre i muscoli delle gambe mentre sei seduto in ufficio!
Funziona per dimagrire? Potenziando un muscolo, di certo ci sarà un dispendio calorico che senza alcuna contrazione non vi sarebbe. Quindi sì, la ginnastica isometrica funziona per dimagrire ma il dispendio non può essere paragonabile a qualsiasi attività aerobica.
Elettrostimolazione e ginnastica passiva
Quando si parla di ginnastica passiva si finisce per pensare a quegli aggeggi che vendevano un tempo in TV che sfruttano l’elettrostimolazione. In questo frangente sentiamo parlare di elettrostimolatori e pedane vibranti… ma sono davvero efficaci?
Il principio di base all’elettrostimolazione consiste nell’applicare uno stimolo esterno a un muscolo così da indurre “passivamente” una contrazione. Si sfrutta una corrente elettrica a bassa intensità.
In pratica chi vende questi macchinari afferma che è possibile dimagrire stando comodamente seduti sulla poltrona di casa. Purtroppo questo non è vero. Non si può affatto parlare di dimagrimento perché è il movimento volontario che porta alla contrazione muscolare a vedere il dispendio di ATP (energia). Il movimento “passivo” indotto da una scarica a bassa intensità non causa un dispendio calorico degno di nota.
In situazioni di forza immobilità, l’elettrostimolazione può avere più senso in quanto si tratta dell’unico sentiero percorribile per anziani o pazienti con traumi muscolari seri.
E cosa dire delle macchine per la ginnastica passiva? In questo caso la ginnastica passiva è indotta da una vibrazione fisica che causa un movimento vero e proprio.
Le macchine impiegate possono effettivamente causare un movimento del corpo tale da indurre un consumo calorico. Possono essere utili anche nella tonificazione muscolare. Quindi se lo scopo è dimagrire, vanno preferite all’elettrostimolazione.
Pedane vibranti
Le pedane vibranti sono state inventate in campo medico per coadiuvare la produzione di collagene osseo al fine di irrobustire e rigenerare tessuti parzialmente compromessi. In ambito medico, però, fu subito messo in evidenza un effetto collaterale.
Se è vero che le vibrazioni provocate possono causare benefici su muscoli, ossa e legamenti, dall’altro, le stesse vibrazioni possono ripercuotersi in maniera negativa sul corpo, in particolar modo sulla colonna vertebrale e sul cranio. Prima di acquistare una pedana vibrante o una macchina vibrante di qualsiasi tipo, è bene documentarsi sul tipo di apparecchio in oggetto. Oggi ci sono macchine vibranti più evolute ma il loro uso va sempre ponderato e condiviso con il parere di un medico o di un esperto fisioterapista.
Detto questo, le moderne pedane vibranti, se utilizzate in modo corretto dopo l’ok del vostro medico, possono essere un ottimo ausilio per aiutarvi a riprendere la forma fisica persa o per rimettervi in forma.
La pedana vibrante non prevede una ginnastica totalmente passiva, ma consente di ridurre il tempo da dedicare all’attività fisica a parità di risultato in quanto le vibrazioni amplificano l’effetto benefico dell’esercizio fisico andando a stimolare ulteriormente la muscolatura.
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Nelle foto che seguono potete vedere come si presenta la pedana e alcuni degli esercizi che potrete svolgere in modo più efficace grazie al suo utilizzo.
Ginnastica passiva: funziona?
Sì, funziona in caso di riabilitazione, pazienti anziani o in caso di particolari traumi muscolari. Le pedane vibranti hanno effetti su muscoli, legamenti e tendini ma i benefici non possono essere paragonabili a qualsiasi attività sportiva. Chi è in salute dovrebbe optare per una sana attività fisica, magari iniziando gradualmente e senza eccessivi sforzi. A tal proposito potrebbe interessarti la lettura: come iniziare a correre da zero.
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Pubblicato da Matteo Di Felice, Imprenditore e Managing Director di IdeeGreen.it, Istruttore di corsa RunTrainer e Mental Coach CSEN certificato, Istruttore Divulgativo Federazione Scacchi Italiana e appassionato di Sostenibilità, il 14 Gennaio 2021