Ginestra, potatura

ginestra potatura

Ginestra, potatura e consigli alla coltivazione. Come potare le ginestre, dal periodo alla potatura drastica o di semplice contenimento.

Le ginestre sono piante molto resistenti: resistono fino ai 40°C e tollerano anche il freddo (pochi gradi sotto lo zero). Quando fioriscono, le piante di ginestra, sono in grado di regalare al giardino tonalità di giallo acceso.

Per tutte le cure, le informazioni sulla pianta e i consigli alla coltivazione delle ginestre vi rimandiamo alla pagina dedicata: Ginestra, pianta e coltivazione. Nella pagina appena segnalata vedremo come moltiplicare la ginestra per talea con tutti i consigli per la coltivazione della ginestra in vaso o in piena terra. Non mancano spiegazioni sulle caratteristiche della pianta e le differenti varietà disponibili.

Nel presente articolo, invece, ci soffermeremo esclusivamente sulla potatura, indispensabile per tenere in ordine le piante di ginestra.

Periodo della potatura delle ginestre

Durante l’anno le ginestra vanno potate più volte quindi non c’è un unico periodo giusto. Quando potare la ginestra?

  • Ogni 3 – 4 anni procedere con un taglio drastico tra settembre e ottobre.
  • Ogni anno, in primavera, si prosegue con un taglio leggero.
  • Ogni anno, dopo la fioritura, si prosegue con una seconda potatura.

Quindi, per la ginestra, abbiamo tre potature distinte. La potatura drastica si esegue solo ogni 3 o 4 anni, in autunno. In più, ogni anno, bisognerà potare la ginestra due volte, in primavera e a fine estate, dopo la fioritura. Vediamo tutti i dettagli su come potare la ginestra.

Ginestra, potatura drastica

Il taglio drastico della pianta si esegue ogni 3 – 4 anni. Si consiglia sia per ginestra in vaso che in pieno campo.

Si esegue con un taglio della pianta a 50 cm dal suolo. In questo modo la pianta viene ringiovanita e non avrà alcuna battuta d’arresto per la fioritura. Il periodo ottimale per eseguire questo taglio drastico, come premesso, cade tra settembre e ottobre.

Come potare la ginestra, le potature annuali

Le potature annuali sono due.

La prima si esegue ogni primavera ed è molto lievi. Si effettua la classica potatura per la pulizia della pianta: eliminate rami secchi, lesionati, deboli… Con questa potatura si mantiene la forma desiderata evitando che la pianta possa allargarsi troppo.

Tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, si esegue una seconda potatura. Il periodo ottimale per intervenire cade appena dopo la fioritura, quando tutti i fiori sono appassiti.

Con questa potatura è di tipo contenitivo. La ginestra è una pianta che si riproduce facilmente. A fine potatura, ogni ramo che ha fiorito deve essere accorciato asportando i fiori secchi. In questo modo, la pianta, non dovendo concentrare le energie per portare alla maturazione i suoi frutti, inizierà a infoltire la chioma.

Ginestra, cure

La ginestra è una pianta rustica e non necessita di cure. Se coltivata in piena terra non ha bisogno ne’ di acqua ne’ di concime. Si sviluppano su terreni aridi, poveri e sabbiosi, quindi non dovrete curarla. Nelle zone più calde e aride, provvedete a irrigare solo nel primo anno della messa a dimora.

L’unica cura necessaria è la potatura che si esegue per arieggiare i rami, tenere le piante in ordine e scongiurare attacchi di afidi o oidio. Le ginestre, infatti, non sono suscettibili a malattie. Le uniche malattie che possono accusare sono proprio l’oidio e l’attacco dei pidocchi delle piante (afidi).

Ginestra in vaso

La ginestra è una pianta che riesce a raggiungere un’altezza di 2 metri. Grazie ad attente potature, la ginestra può essere coltivata in vaso. Per evitare che la ginestra in vaso possa seccare, è necessario fornire acqua alla pianta.

Le radici della ginestra hanno bisogno di contenitori molto profondi. Se la vostra ginestra in vaso è secca, assicuratevi di averle fornito un contenitore abbastanza capiente. Vi basterà pensare che, in natura, l’apparato radicale si sviluppa in profondità e per questo non richiede interventi di irrigazione.