Gestione fotovoltaico, importante se si vuole approfittare di tutti i vantaggi di questa scelta sempre più diffusa. Esploriamo meglio non solo i motivi per cui occuparsene ma anche le modalità e le possibilità che abbiamo come proprietari o futuri proprietari di fotovoltaico.
Gestione fotovoltaico: a cosa serve
Quando parliamo di gestione fotovoltaico miriamo ad ottimizzare i suoi effetti. Quindi si vuole agire con l’obiettivo di aumentare il rendimento del nostro impianto. Per prima cosa, quindi, sarà fondamentale monitorare con attenzione ma anche con cognizione di causa, il rendimento in modo da investire tempo ed energie in modo intelligente.
Ciò a cui badare è la quantità di energia che una buona gestione fotovoltaico può fornirci per soddisfare i nostri consumi e, in secondo luogo, per l’immissione in rete. Questo corrisponde ai due fattori che, alla fine dei conti, determinano il fatto che il nostro investimento rientri o meno in un periodo di tempo accettabile: autoconsumo e cessione di energia alla rete.
Gestione fotovoltaico fai da te
Non cambia nulla se procediamo in modalità “fai da te”, i due cardini della gestione fotovoltaico restano autoconsumo e cessione di energia per valutare l’efficienza energetica per l’impianto e capire come utilizzarlo in modo intelligente ottimizzando l’energia di casa.
La gestione fotovoltaico deve innanzitutto abbattere i costi energetici in bolletta ed è essenziale, perché un impianto installato ma utilizzato in modo non strategico non fa magia, anzi, risulta un investimento sconveniente che rimpiangeremo a lungo non vedendolo mai rientrare.
Per gestirlo bene serve un sistema di efficientamento energetico in regime di autoconsumo che permette di consumare direttamente l’energia proveniente dal nostro tetto. Esistono degli esempi di “casa intelligente” in provincia di Pordenone, in cui la gestione fotovoltaico è realizzata da un sistema studiato ad hoc affiancato all’impianto in modo da garantire, oltre ad una casa più sostenibile e green, anche una ottimizzazione energetica e un conseguente ed essenziale risparmio economico.
Oggi è possibile ed anche consigliato, per una gestione fotovoltaico fai da te, munirsi di dispositivi esistenti sul mercato, realizzati per controllare i consumi e la produzione energetica dell’abitazione.
Gestione fotovoltaico: controllo carichi
Fai da te o fata da altri, la gestione fotovoltaico deve comprendere due attività essenziali. Il monitoraggio costante della produzione fotovoltaica e l’aumento del rendimento dell’impianto. Sono le basi da cui partire e da non perdere mai di vista anche quando si vuole innovare e sperimentare un eventuale nuovo dispositivo di gestione fotovoltaico.
Questo perché ogni chilowattora che per una cattiva gestione dell’impianto, non riusciamo a produrre, è “perso” in termini di “risparmio in bolletta” e risulta come costo in bolletta. Se non ne perdiamo e riusciamo a produrre energia autoconsumandola e/o immettendola in rete, rientreremo in modo più rapido dall’investimento fotovoltaico anche grazie al meccanismo di rimborso dello scambio sul posto.
Gestione fotovoltaico: centralina
La gestione fotovoltaico può essere facilmente effettuata munendosi di dispositivi chiamati anche “ottimizzatori”. Non immaginiamoci grandi ingombri: sono piccole scatole di plastica che vengono applicate proprio sul retro di ogni pannello, hanno al proprio interno una scheda elettronica che trasmette i dati di produzione di ogni singolo modulo ad una centralina.
Lo può fare via wireless e in tempo reale. Sempre lo stesso dispositivo serve anche per agire dinamicamente su corrente e tensione per fare in modo che il rendimento sia sempre ottimale.
La centralina e gli ottimizzatori collegati possono arrivare a regalarci una gestione fotovoltaico che aumenta il rendimento anche del 25% individuando anche, in caso di danneggiamenti o malfunzionamenti, in quale pannello ciò è avvenuto.
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