Geranio imperiale: caratteristiche, coltivazione e malattie

Geranio imperiale

I nostri occhi sono forse ormai abituati a vedere gerani alle finestre e non sempre siamo attenti a riconoscere se si tratta di un geranio imperiale oppure no. Dovremmo esserlo perché questa pianta ha una morfologia del tutto unica che lo rende molto noto e apprezzato. E’ detto anche geranio farfalla ed è tra i pochi che riesce a creare delle vere e proprie macchie di colore soffici e allo stesso tempo molto evidenti. Andiamo a scoprire le sue particolarità, perché i gerani non sono tutti uguali, e a conoscere il miglior modo per coltivarli ed ottenere delle fioriture generose.



Geranio imperiale: caratteristiche

Da balcone e anche da giardino, questo geranio viene indicato con il nome scientifico di Pelargonium grandiflorum ed è uno dei più ricercati proprio per i risultati che riesce a dare. E’ certamente da classificare come pianta ornamentale ed è molto versatile, si può utilizzare sia che si abbia un micro balcone da far fiorire, sia che si debba riempire un enorme giardino con tante piante diverse e variopinte.

Le foglie di questo geranio sono molto fitte e numerose, formano una massa verde che ben si integra con il colore dei fiori e li avvolge delicatamente. Il margine delle foglie è frastagliato, il profumo che esse emanano è senza dubbio forte. Ricorda quello dell’incenso e riesce ad allontanare le zanzare.

La fioritura del geranio imperiale è decisamente abbondante: è una pianta che sui balconi fa fare un bel figurone a tutti. Il nome di geranio farfalla richiama la forma dei fiori, a farfalla appunto, che possono essere sia a tinta unita che variamente screziati.

Geranio imperiale: coltivazione

Non è difficile coltivare in generale i gerani e anche quello imperiale non fa eccezione ma è necessario fare attenzione ad alcuni particolari ed imparare a proteggerlo da eventuali intemperie. Posizioniamo le nostre pianticelle in una posizione in cui possono ricevere molto sole ma allo stesso tempo in cui non possano essere raggiunte da correnti di aria fredda. Se sono in vaso, procuriamoci del terreno soffice, controlliamo anche in giardino che resti sempre umido e che sia ben drenato ricordandoci di effettuare delle concimazioni periodiche con concimi specifici come Gesal gerani o altri.

Durante il riposo vegetativo e anche in autunno il geranio imperiale non ha bisogno di essere annaffiato, anzi, è meglio evitare di bagnarlo per non rischiare di farlo marcire. In primavera ed in estate per assicurarci una fioritura degna di questo nome è necessario annaffiare la pianta in modo regolare e costante con una particolare attenzione per i periodi siccitosi.

Ogni tanto bisogna potare il geranio per eliminare i rami secchi oppure spezzati ma anche per accorciare quelli vecchi. E’ un modo per favorire l’emissione nuovi getti o di getti laterali che a loro volta vanno ad aumentare il volume della fioritura. Per moltiplicare i gerani si procede con le talee di rametti semi-legnosi, si prelevano quelle dell’anno, dopo la fioritura, e le si pianta in un terreno adatto.

Geranio imperiale

Geranio imperiale: malattie

Da aprile fino alla fine di maggio sbocciano i fiori in continuità ed è un vero spettacolo. E’ molto importante che non arrivi una malattia a rovinare tutto. Ce ne sono alcune particolarmente minacciose da cui tenersi in guardia, come ad esempio gli afidi, la ruggine e il ragnetto rosso. Il peggior nemico del geranio è però il licenide.

Non si tratta di malattie facili da curare per cui è meglio prevenirle. A volte basta poco. Iniziamo ad esempio impegnandoci nell’eliminazione dei fiori appassiti. Può essere rilassante e favorisce la fioritura successiva. Al contempo quando annaffiamo la pianta possiamo fare attenzione ad evitare di bagnare le foglie. Il consiglio è sempre quello di effettuare dei trattamenti antiparassitari solo quando strettamente se necessari. Per non far ammalare la pianta durante l’inverno, può essere utile creare una protezione con foglie secche o paglia.

Gerani Parigini

In chiusura facciamo un veloce passaggio dedicato a questi gerani molto comuni, deti anche Gerani edera. Pur essendo meno scenografici di quelli imperiali sono facili da coltivare in vaso che con le loro cascate di fiori multicolori abbelliscono balconi, terrazzi ma anche aiuole del giardino.

Il nome scientifico è Pelargonium peltatum e ha un portamento ricadente, le foglie sono palmate e dalla consistenza coriacea, hanno un colore verde chiaro con delle striature rosse-marroncine.

Il fiore di questo geranio ha una bella corolla composta da 5 petali che possono avere diversi colori, dal rosso al rosa, dal bianco al porpora. Ci sono anche petali screziati particolarmente belli che sembrano dipinti a mano. Anche il geranio parigino fiorisce da aprile ma prosegue fino a ottobre. Per la moltiplicazione vale sempre il metodo con le talee da interrare in terreno soffice ad una profondità di circa 10 cm.

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Pubblicato da Marta Abbà il 16 Aprile 2019