Generazione distribuita, nulla centra con la generazione X, Y o chissà quale altra lettera, si parla di energia e di alternative possibili al modo di averla tradizionale che presentano dei vantaggi in alcuni contesti. Per sapere se fa al caso nostro, è necessario capire cosa è questa “Generazione” così detta “distribuita”.
Generazione distribuita: cosa significa
Questo termine, in ingegneria elettrica, parlando di distribuzione di energia elettrica, indica la produzione di energia elettrica in unità elettriche di autoproduzione di piccole dimensioni disperse oppure localizzate in vari punti del territorio ma tutte allacciate direttamente alla rete elettrica di distribuzione.
E’ il contrario della produzione centralizzata, si può infatti definire produzione decentralizzata. Ciascuna delle due modalità, produzione centralizzata e generazione distribuita, presenta vantaggi e svantaggi, vanno valutati di volta in volta del contesto e degli sviluppi tecnologici che man mano si registrano nel settore.
Generazione distribuita e smart grid
Quando si adotta il modello di generazione distribuita, si arriva a realizzare una serie di tanti impianti di produzione piccoli, sparsi, in modo che risultino però vicini ai consumatori. Questo è possibile grazie alle smart grid e alle tecnologie che esse si portano dietro.
Spesso questi generatori “distribuiti”, sono localizzati in punti non facili da raggiungere, è il loro “bello”. Se ne trovano ad esempio in località remote, vicino a parchi eolici o nei pressi di un utente che abita isolato. Tutti sono collegati alla rete di distribuzione a bassa tensione.
Non esistono delle caratteristiche standard per la Generazione distribuita, varia molto la sua rete a seconda della taglia e della tipologia degli impianti. Infatti i parametri sono differenti che si tratti di aeromotori, pannelli fotovoltaici, piccole centrali a biomasse o altre differenti tipologie.
Generazione diffusa o distribuita
Si può parlare sia di Generazione distribuita, sia di Generazione diffusa, il concetto è quello di offrire una alternativa alla gestione tradizionale della rete elettrica primaria che propone un modello fatto da poche e grandi centrali elettriche collegate alla rete di distribuzione attraverso la rete di trasmissione ad altissima tensione.
Generazione distribuita: vantaggi
I vantaggi della Generazione distribuita, rispetto alla produzione centralizzata, sono numerosi, ma la nostra scelta deve essere fatta prendendo atto delle nostre personali condizioni al contorno, mai fermandosi al livello teorico.
La produzione centralizzata richiede certo consistenti investimenti per costruire e mantenere le reti di distribuzione e allo stesso tempo fa in modo che pochi produttori abbiamo il potere e il controllo sulla sicurezza di approvvigionamento energetico e sulla continuità. Cosa sempre meno sgradita ai più. Con la Generazione distribuita si hanno delle economie di scala basate sulla standardizzazione, nel caso della produzione centralizzata invece esse sono basate sulla dimensione degli impianti.
A livello di inquinamento, a parità di fonte di produzione, un piccolo impianto impatta più negativamente in generale, ma va tenuto conto che esistono anche fonti di energia molto green come ad esempio il fotovoltaico, ottimo per la Generazione distribuita, meno per la produzione centralizzata.
Uno svantaggio è che richiede spesso sistemi di automazione via software più capillari e complessi per controllare i numerosi piccoli impianti sparsi sul territorio.
A livello infine di consumo di energia, fatti complessi conti, la Generazione distribuita conviene in termini assoluti rispetto alla distribuzione su grandi distanze derivante dalla produzione presso grandi impianti.
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