Gatto marmorizzato, un felino molto raro tanti quanto affascinante soprattutto per via del suo pelo. Era stato addirittura dato per estinto a metà degli anni 2000 ma è riapparso in Malesia tra il 2009 e il 2010, resta sempre un animale difficile da avvistare e quindi anche da studiare.
Gatto marmorizzato europeo
Appartenente alla famiglia del Pardofelis questo felino assomiglia a prima vista al leopardo, vagamente, a quanto si è riuscito a comprendere dalle pochissime immagini che nel tempo è stato possibile scattargli. Una delle più interessanti risale al 2003, ma non certo in Europa perché non sono queste le sue zone. Gli avvistamenti di esemplari di gatto marmorizzato sono avvenuti in Australia e nel Suriname e anche nel Borneo.
Gatto marmorizzato rosso
Più che rosso si direbbe dorato, perché del gatto dorato del Borneo questo felino marmorizzato sembrerebbe essere parente più che di altri felini anche se in apparenza sono ad esso più simili.
Oggi in Asia meridionale e sud-orientale di questa specie si contano meno di 10.000 unità a gruppi di meno di mille, i suoi parenti più stretti sono più numerosi – il gatto dorato asiatico e il gatto dorato del Borneo – ma se ne è separato circa 9,4 milioni di anni fa.
Come dimensioni è simile ad un gatto domestico anche se si vede che non lo è anche per via della coda che a tutti gli effetti è diversa. Quella del gatto marmorizzato è più lunga e molto più folta, non solo per un fatto estetico ma per una questione di balistica. Al felino serve così perché la usa come contrappeso e risulta un felino molto agile. Pesa tra i 2 e i 5 Kg, le femmine sono più minute di solito, ed è lungo tra i 45 e i 62 cm, con una coda che può arrivare ai 55 cm.
Gatto marmorizzato: pelo
Il mantello del gatto marmorizzato è uno spettacolo o così sembra dalle immagini che ne catturano i colori. E’ coperto di macchie e venature che lo fanno assomigliare proprio al pattern del marmo e che ricordano il pelo di un altro felino bello, misterioso e raro: il leopardo nebuloso, diverso a sua volta dal Leopardo delle Nevi, altra rarità.
Il colore che fa da sfondo alle macchie non è sempre lo stesso ma varia dal giallo chiaro al grigio brunastro, sempre schiarendosi sul ventre.
Quando ci si avvicina alle zampe le macchie diventano più scure, se ci spostiamo sulla coda troviamo invece delle bande, sul collo e lungo tutto il dorso parte una serie di strisce. Nota di colore bianco, sul retro delle orecchie: ci sono delle fasce candide.
Il pelo è certamente la caratteristica che salta all’occhio quando si osserva questo gatto che ha però anche un’altra particolarità: dei grossi piedi, sempre a renderlo simile al leopardo nebuloso.
Gatto marmorizzato: habitat
Come anticipato, escludiamo l’Europa che non è luogo per questo gatto raro ovunque ma che è comparso e sappiamo che abita le regioni tropicali dell’Indomalesia, le colline nepalesi, parti della Cina sud-occidentale, le isole di Sumatra e del Borneo. Come ambienti naturali predilige le umide foreste tropicali miste, dove sono presenti sia alberi decidui che sempreverdi, ma anche qui è raro avvistarlo. Non per nulla è da anni inserito tra le specie vulnerabili. Non bazzica dalle stesse parti ma può essere una bella scoperta se si amano i felini, il Margay detto anche gatto di Wied
Gatto marmorizzato: varietà
Nonostante i numeri davvero minimi di presenza, il gatto marmorizzato presenta comunque due sottospecie diverse, una diffusa dal Myanmar alla penisola malese, a Sumatra e nel Borneo, un’altra originaria di Myanmar settentrionale, Sikkim, Darjeeling e Nepal. Sottili le differenze, percepite solo dagli esperti.
Gatto marmorizzato in Cina
Gli scorsi anni il nostro raro e bel gatto marmorizzato è comparso nelle immagini registrate da una fototrappola della Riserva naturale nazionale delle montagne di Gaoligong, nella provincia dello Yunnan. Siamo in Cina e da questo grande paese ci arrivano le più recenti testimonianze del felino, lo si vede che si guarda intorno curioso, imbocca un sentiero di montagna e urina.
Un particolare che si vede nitidamente è al coda, coda che lo caratterizza perché lunga e folta, usata anche per tenersi in equilibrio sugli alberi. Nonostante questo avvistamento e l’interesse suscitato, sappiamo ancora molto poco di questo animale, ad esempio della sua dieta o delle sue quotidiane abitudini. Oltretutto sembra che sia sempre più introvabile perché minacciato da massicci disboscamenti effettuati per lasciar posto all’agricoltura e alle piantagioni di palme da olio, in particolare, che vanno a distruggere di fatto il suo habitat naturale.
Secondo le stime dell’Unione internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) nel mondo si contano oggi circa 10 mila esemplari di gatto marmorizzato, presente nel Borneo al Bhutan, soprattutto. E’ quindi a tutti gli effetti una specie a rischio.
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