Gatto Korat: un felino non per tutti, un vero felino in miniatura che solo chi è disposto un po’ a subire può allevare con successo. Di taglia media, il gatto Korat ha un pelo speciale, quasi cangiante, che brilla, e due occhi a mandorla grandi e verdi. E’ dalla Thailandia del XIV secolo che arriva questa razza, dalla regione di Cao Nguyen Khorat dove vengono chiamati “Si-Sawat”, cioè portafortuna.
Il carattere forte del gatto Korat lo rende impegnativo da tenere, tra noi e lui si svilupperà un legame intenso ma lui spesso deve avere l’ultima parola. Se non ci va bene, pensiamoci prima di adottare un gatto Korat. Lui è giocherellone, intelligente e docile fino a farsi portare al guinzaglio, ma gli va lasciata la sua posizione di piccolo tiranno di casa. Da intrattenere con giochi, giochetti, palline. Ed è instancabile.
Gatto Korat: storia e leggenda
Il gatto Korat in Thailandia è allevato fin da tempi antichissimi, ne parla addirittura un manoscritto risalente al 1350. Si tratta dello Smud Khoi, del Libro dei poemi dei gatti, che lo enumera tra le razze da considerare simbolo di buona fortuna e di prosperità. Il gatto Korat compare spesso e bene in tanti riti tradizionali e superstizioni thailandesi.
Già nelle processioni ancora oggi in uso nei villaggi, il gatto Korat viene portato per propiziare l’arrivo della pioggia. In generale regalare un gatto Korat a due sposini è un modo per augurar loro una vita matrimoniale felice e agiata, se lo si appoggia invece nella culla di un neonato, lo proteggerà nel sonno e gli porterà bene. Tutto questo potere benefico, nel gatto Korat, lo rende impagabile.
Questa razza non si compra quasi mai ma la si regala. Ed è un animale “riservato” a persone importanti, per nobili, diplomatici o addirittura re.
Dalla Thailnadia, il gatto Korat è arrivato negli Stati Uniti molto tardi, nel 1959. Dopo la prima coppia, Nara e Darra, è arrivato il successo per il gatto Korat che è stato subito riconosciuto da tutte le associazioni feline mondiali ed è sbarcato in Gran Bretagna, per poi “invadere” l’Europa, nel 1972.
Gatto Korat: aspetto
Il gatto Korat, con il suo dolce peso che oscilla tra i 3 e i 4,5 Kg, è una razza molto particolare. Innanzitutto possiamo dire che è una delle poche a non aver subito interferenze e incroci. Era ed è rimasta così come la vediamo ora, ed è anche grazie alla sua terra di origine, così isolata che ha saputo custodire la bellezza del gatto Korat come prezioso patrimonio.
Un’altra caratteristica del gatto Korat è il mantello: soffice, privo di sottopelo e corto, è luminoso. Un effetto dovuto al fatto che ogni singolo pelo è sì grigio (tecnicamente, silver blue) ma suddiviso in tre sfumature di differenti: chiaro alla radice, scuro al centro e totalmente trasparente in punta, tocco finale che crea l’effetto brillante.
Anche il muso del gatto Korat ha una forma che lo rende unico: a cuore, appuntito, con le orecchie centrali e grandi, e al centro due occhioni a mandorla grandi e verdi. Non sempre appaiono subito verdi ma lo sono e lo diventano sempre di più: il colore aumenta di intensità con gli anni.
In generale il gatto Korat ha un fisico equilibrato e atletico ma non così snello come il siamese. Ha una potente muscolatura e le sue zampe posteriori sono leggermente più lunghe di quelle anteriori, ciò gli permette di spiccare dei salti ammirevoli, a sforzo zero, o quasi.
Gatto Korat: carattere
Un gatto di carattere, questo, che con i suoi occhioni verdi ci fissa e sa benissimo che deciderà lui, che avrà lui la parola finale. Sì, perché è altrimenti capace di sfoderare un miagolia notevole. Non ha mai paura, il gatto Korat, e non è a disagio, anzi, è un piccolo sovrano, deve essere e restare molto indipendente, non ama condizionamenti o imposizioni.
Questo non vuol dire che sia un gatto antipatico, anzi, adora giocare con i bambini e con gli altri animali, basta che le regole, di qualsiasi gioco sia in corso, siano le sue. E’ oltretutto un giocherellone instancabile ed è impegnativo stargli dietro come padroni. Il gatto Korat si attacca al padrone in modo molto possessivo, soffre di gelosia a volte se ci sono altri animali in casa, è docile e intelligente. Arriva anche ad imitare atteggiamenti umani e a lasciarsi portare facilmente al guinzaglio.
Tra il maschio e la femmina non c’è solo una differenza di corporatura, con la femmina più esile, ma anche di carattere. Infatti lei, la più minuta, è anche la più indipendente e intraprendente, gioca e scherza, fa dispetti in tutta la casa, si prende quasi gioco del padrone facendo poi l’innocente gattina. Il maschio del gatto Korat è più tranquillo e affabile, soprattutto se castrato. Maschio o femmina, è comunque un felino accattivante e insostituibile.
Gatto Korat: alimentazione e cure
Così vivace e attivo, il gatto Korat necessita di una dieta varia e ricca anche di proteine e grassi, fino ad età adulta e inoltrata. Alcuni esemplari potranno soffrire di sovrappeso, facciamoli giocare tanto e teniamoli sotto controllo, ma in generale sanno farlo da sé.
Oltre al cibo secco, ben equilibrato e consigliato dal veterinario, il gatto Korat può gradire porzioni di merluzzo o nasello a vapore per variare. Per il pelo, tanto prezioso, un rosso d’uovo più o meno ogni 15 giorni, soprattutto nelle stagioni con il clima freddo.
Perché il nostro gatto Korat possa sfoderare un mantello lucente 12 mesi all’anno è necessario, uovo a parte, una alimentazione competa e varia, cure esteriori con prodotti igienici neutri e una spazzolata almeno una volta alla settimana, meglio più di frequente e con un panno di daino che toglie polvere. Già che ci siamo anche una pulita alle orecchie e agli occhi, ogni 5 -7 giorni, e attenzione agli sbalzi di temperatura: il gatto Korat prende facilmente il raffreddore.
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