Gatto Colorpoint Shorthair: caratteristiche e origini
Cugino del gatto Siamese, il Gatto Colorpoint Shorthair è molto meno noto ma non per questo da trascurare. Se lo osserviamo, saprò sorprenderci con delle sfumature eccezionali del pelo, corto, come il nome suggerisce. Questa razza, poco diffusa dalle nostre parti, è considerata ibrida, per via dello sviluppo degli incroci col capostipite. Il nome colorpoint è legato alla sua colorazione che è sicuramente ciò che lo rende speciale. Come vedremo sono stati identificati sedici “punti” di colore, diversi da quelli del Siamese. Se non vogliamo fare i superficiali, però, scopriamo assieme perché questo cugino del Siamese deve essere considerato una razza indipendente.
Gatto Colorpoint Shorthair: caratteristiche
Di taglia media e struttura fisica graziosa ed elegante, il Gatto Colorpoint Shorthair è un animale pieno di grazia che si muove in modo veloce ed agile. Pur essendo sottile, ha dei bei muscoli e non ha nulla a che invidiare ad altri gatti apparentemente più piazzati. I maschi sono leggermente più grandi delle femmine ma in entrambi possiamo trovare dei colori che non hanno nulla a che fare con quelli dei cugini siamesi e che rendono la razza un vero spettacolo, anche alle mostre feline dedicate.
Il corpo ha una forma leggermente tubolare e la testa, in continuità, è allungata e cuneiforme. Il profilo è armonioso e nobile, sottile e continuo, fino alla punta del naso. Gli occhi spiccano grazie al loro colore blu che viene valorizzato dalla speciale forma a mandorla, non possono essere di altre tinte. Il muso è a cuneo, il naso forma un triangolo con le orecchie e i baffi sono lisci e leggermente ricurvi all’indietro. Le orecchie sono decisamente molto grandi, partono con una attaccatura molto ampia, poi terminano a punta: il Gatto Colorpoint Shorthair sembra sempre pronto ad ascoltare i discorsi che si fanno vicini a lui, in continua allerta.
Il pelo merita un approfondimento. E’ corto e fine ma mai ruvido: è un piacere accarezzarlo. La particolarità è tutta nel colore che non copia quello del Siamese. Cambia ma in modo davvero originale, impossibile confondersi. Nel nostro caso troviamo cromatismi che passano dall’albicocca al rosso acceso, dal rosa corallo al rosa tenue, nel caso ad esempio della varietà detta “red point”. Se passiamo al “cream point” invece, troviamo altre tinte come il camoscio, le sfumature del crema, anche rosate. Nello standard della razza troviamo altri colori rispetto a quelli appena descritti, delle due gamme di base. Sono più rari ma ci sono, e passano dai chocolate ai blu ai lilac.
Gatto Colorpoint Shorthair: origini
Siamo in Inghilterra per cercare le origini di questa razza che viene riconosciuta molti anni dopo la sua nascita, avvenuta nei primi anni del secondo dopoguerra. I primi esemplari che vediamo comparire hanno tinte rossicce e sono protagonisti di parecchi esperimenti. Le prime ibridazioni con il gatto americano a pelo corto e di seguito con il Siamese con il gene rosso, hanno prodotto i colori di questa razza che è poi stata stabilizzata e riconosciuta.
Trattandosi di animali con mantelli davvero molto diversi da quelli del gatto Siamese, gli allevatori adottarono un nuovo nome che è stato poi conservato nel momento della registrazione ufficiale nel 1964. In Inghilterra il gatto è diventato subito famoso e sono state quindi create delle sue varianti.
Gatto Colorpoint Shorthair: carattere
Affettuoso e amabile, questo gatto può essere tenuto in un appartamento e si trova bene sia con gli adulti che con i bambini. L’importante è non soffocarlo e lasciargli la sua indipendenza perché ci tiene molto. E’ un animale dolce ma che pretende attenzioni, se non gliele diamo, le chiede a gran voce con dei miagolii che non possono essere di certo ignorati. E’ agile e affatto timido, per cui gioca e fa acrobazie anche in casa ed è felice se si gioca un po’ con lui.
Gatto Colorpoint Shorthair: cure
Il pelo dai colori così originali deve essere tenuto bene, con solerzia e amore. E’ quindi necessario pettinare questo gatto e fargli dei frequenti bagni in modo che non si perda la lucentezza del mantello. Il pelo deve asciugare con l’aria calda ma mi al vento, poi va passata la spazzola di gomma per togliere i peli che perde, in questo modo il pelo rimane morbido a lungo. Passiamolo con un panno camosciato se vogliamo davvero un gatto da esposizione. Tutto questo va eseguito almeno un paio di volte al mese.
Sempre per il pelo ma anche per la salute generale dell’animale è bene che la dieta sia equilibrata ma ricca e varia. Ne trarrà beneficio anche il tono muscolare e il gatto sarà più longevo e vivace. Cerchiamo di dedicargli un’area per il gioco, anche se in casa, in modo che possa dare sfogo alla sua energia e restare in forma e di buon umore.
Pubblicato da Marta Abbà il 28 Agosto 2019