Gatti più costosi
I gatti sono molto amati, lo si vede dal numero di foto ritratti che girano sui social network, su Facebook e su Instagram soprattutto, ma lo si vede anche dalle cifre che molti sono disposti a pagare per riuscire ad avere un gatto di una certa razza. Io personalmente sono per i gatti comuni, per il gatto europeo o per quelli che hanno un pelo semplice e “casual” si direbbe, questo non significa certo che non riconosca la bellezza di alcuni gatti di razza.
Amo molto il Certosino e il Siamese, ad esempio, mentre i gatti senza pelo faccio fatica a concepirli visto che dei miei gatti amo molto il mantello. Una delle cose più rilassanti e piacevoli dell’essere padrona di due gatti sta nel fatto di poterli accarezzare senza fretta, calmando le ansie o le preoccupazioni con la sensazione vellutata del loro mantello. Tornando ai nostri amici gatti, vediamo i più costosi e in questo caso più che le mie preferenze personali, a dettare legge sono le logiche di mercato.
Gatti più costosi: Bengala
Il gatto del Bengala è uno dei più difficili da recuperare e quando lo si recupera in qualche allevamento, va pagato a prezzo d’oro ovvero anche 2.500 o 3.000 euro. Un costo anomalo per un gatto dalla storia anomala. Questa razza è nata negli anni Settanta quando un certo dottor Centerwall si era messo in testa di provare a rendere immuni dalla leucemia felina i gatti domestici incrociandoli con un esemplare di gatto leopardo asiatico. E’ spuntato fuori il gatto del Bengala un po’ per caso, oggi è considerato un vero gatto domestico dopo alcune generazioni dal primo incrocio.
Gatti più costosi: Scottish Fold
Arriva dalla Scozia, non è tirchio ma è molto costoso, minimo 800 o mille euro, questo gatto dal mantello molto delicato e morbido che implica una spesa di tempo, per curarlo, oltre che di denaro. Non è però il pelo la peculiarità di questa razza bensì le orecchie che sono piegate su loro stesse. Il risultato per alcuni è buffo, per altri affascinante, di certo è originale e il gatto se ridete non si offende perché questa fortunatamente è una razza con un buon carattere, cosa piuttosto rara tra i felini. Lo Scottish Fold è un animale socievole e giocoso, affettuoso e fedele, molto adatto anche per famiglie con bambini.
Gatti più costosi: Persiano
Sempre alla modica cifra di mille euro ci si può anche procurare un cucciolo di gatto Persiano, un gatto costoso e non certo di nicchia e nemmeno di recente scoperta. Per cercare le sue origini andiamo in Asia Minore perché i primi esemplari furono portati in Europa nel 1626 da Pietro Della Valle. Già in epoca vittoriana era un gatto molto apprezzato, anche la Regina Vittoria ne possedeva alcuni esemplari di colore blu quindi estremamente rari e, immagino, già ai tempi costosi. Non solo il Persiano blu ma tutti i Persiani hanno tuttora dei prezzi considerevoli.
Gatti più costosi: Savannah
Il prezzo sale quando di parla del gatto Savannah, un felino di taglia grossa ma che non costa così tanto per via della sua massa. Il primo esemplare è nato dall’incrocio tra un maschio di servalo con una gatta siamese, il risultato anche oggi è un animale lungo anche un metro e con un peso che va dai 10 ai 15 chili. Costa tanto perché è raro e molto difficile da allevare.
Gatti più costosi Blu di Russia
Torniamo a cifre ragionevoli anche se sempre alte, stiamo attorno alle mille euro per un gatto la cui origine è avvolta dal mistero e forse anche per questo è un felino pieno di fascino, cosa che costa. Costa anche il suo pelo blu molto particolare, arricchito da delle sfumature di grigio uniche per ogni esemplare che esiste sulla faccia della Terra. Ci sono alcuni appassionati di gatti che vedono nel suo muso il sorriso delle Gioconda, non tutti sono d’accordo ma c’è l’unanimità sul prezzo e che sia un prezzo giustificato anche dal bel carattere di questo animale molto socievole e abbastanza facile da allevare.
Gatti più costosi: British Shorthair
I Romani hanno portato dei gatti in Gran Bretagna che si sono poi accoppiati con le razze del posto dando vita a questa meravigliosa razza i cui esemplari costano dalle 500 alle mille euro. Non è da sempre un gatto da allevamento e domestico, è stato per anni un animale che scorrazzava selvatico per le lande inglesi, oggi è invece allevato e riconosciuto ufficialmente.
Gatti più costosi: Manx
Terminiamo con il botto questa panoramica di gatti più costosi perché il gatto dell’Isola di Man, conosciuto anche come Manx o Kayt Manninagh, può costare anche 3.000 euro. E’ il prezzo limite ma a molto meno è difficile trovarlo soprattutto se si desidera un esemplare con il mantello bianco, rarissimo. La peculiarità di questa razza sta nella presenza di una naturale mutazione della colonna vertebrale che fa si che alcuni esemplari possano avere la coda di dimensioni ridotte rispetto a quelle standard. Alcune volte addirittura non c’è neppure la coda e questo non fa che rendere il gatto più affascinante agli occhi di alcuni che apprezzano anche il fatto che le zampe posteriori siano più lunghe di quelle anteriori.
Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su Twitter, Facebook, Google+, Instagram
Vi potrebbe interessare anche
Pubblicato da Marta Abbà il 25 Settembre 2018