Gatti neri: carattere e razze
Gatti neri: povere vittime di superstizione, menomale che c’è chi come Groucho Marx ridimensiona tutto e dice: “un gatto nero che ti incrocia la strada significa che sta andando da qualche parte”. Piedi per terra, quindi, e zampe per terra, quelle dei gatti neri comprese, e vediamo tra leggenda e realtà, il carattere e le razze del mondo dei gatti neri.
Innanzitutto, chiariamo subito, che si tratta di gatti monocolore, la colorazione di ogni loro singolo pelo deve essere uniforme dall’inizio alla fine del pelo: per parlare di gatti neri non sono ammesse tigrature, sfumature, tinte diverse dal nero neanche in controluce.
Gatti neri: la superstizione
Se i gatti neri ci attraversano la strada: che sfortuna! Una bella menzogna ma che, tra il serio e il faceto, resta incollata tuttora a questi micetti. Per spiegarla, senza sottoscriverla, bisogna tornare al Medioevo, all’oscuro Medioevo, quando di notte si girava coi carri in strade poco illuminate. Non invidio chi nel nero della notte, so vedeva uni di quei gatti neri attraversare di corsa la sua traiettoria per poi scomparire. Nella notte, due occhi, il cavallo che si spaventa: come non giungere a conclusioni affrettate?
Certo non ha poi molto aiutato i gatti neri papa Gregorio IX che ha sostenuto ai suoi tempi, dal 1227 al 1241, che proprio i gatti neri erano gli animali prediletti dalle streghe. C’è una base scientifica per tutto ciò? Scientifica no, anche se si può in parte notare che il carattere dei gatti neri è parecchio assertivo, soprattutto quello delle femmine. Ma nulla di scientifico o statistico. Un po’ come le chiacchiere e gli stereotipi sulle “bionde”.
Gatti neri: carattere
Mettendo da parte le superstizioni, sotterrandole nel Medioevo o giù di lì, oggi possiamo parlare di gatti neri come di animali dotati di buon carattere. A contraddistinguerli la capacità di fare amicizia, la lealtà e la caparbietà. Hanno un temperamento solitamente placido e cordiale, i gatti neri, e se possono vivere all’aria aperta molto spesso tendono a vagabondare.
Esistono anche studi genetici che affermano come i gatti neri siano più resistenti a determinate malattie. Si tratta di una ricerca condotta presso l’US National Cancer Institute ed è una teoria supportata dal fatto che i gatti neri, assieme ai gatti bianchi, sono i più comuni nelle colonie dei gatti selvatici. Peccato che spesso non vengono adottati volentieri.
Gatti neri: di razza oppure no
I gatti neri europei a pelo corto sono molto comuni, niente razze e occhi verdi penetranti. Ci sono poi alcune razze che comprendono esemplari neri, neri molto neri, ma loro, i gatti neri con il pedigree, hanno di solito occhi arancio brillante o color rame. Se stiamo tra gli animali di razza, troviamo gatti neri tra i gatti Bombay, per esempio, i cui esemplari sono totalmente neri con gli occhi gialli. Anche British e Persiani hanno la loro versione black.
Gatti neri: il Gatto Bombay nero
I gatti neri Bombay sono proprio più neri della notte e il loro mantello ha una lucentezza ammirabile, unica. La testa è arrotondata, con un naso nero e occhi rotondi di un colore che può variare dall’oro al rame brillante. Le orecchie del Bombay sono rotonde e non grandi, proporzionate ad un corpo medio e muscoloso, con una coda di media lunghezza.
Il nome di questa razza di gatti neri deriva dalla città indiana e richiama la pantera che ci vive, ma la razza è stata in verità ottenuta negli USA negli anni ’50 incrociando un Burmese con un Americano nero a pelo corto, ancora oggi fuori dagli Stati Uniti è un gatto raro, ma piace e avrà successo. I gatti neri appartenenti Bombay hanno uno splendido carattere coccolone, fanno le fusa “no stop” e adorano la compagnia. Proprio per questo se li teniamo sempre in casa loro ci fanno la firma, nero su bianco.
Gatti neri: il Gatto British nero
Quello British ha un primato fra i gatti neri: è stata una delle prime razze esposte al Crystal Palace a Londra, verso la fine del XIX secolo. Questo micione è nato da una selezione accurata e lunga dei migliori esemplari di gatto randagio, da questa certosina pratica è sbucato un tipo di gatti neri dal buon carattere e molto intelligente.
Il British nero è anche di ottima compagnia oltre che di bel aspetto. La sua testa tonda e ampia, con naso dritto e nero, mostra due occhioni tondi anche loro, arancio, oro o rame. Il pelo è ovviamente nero, e corto, per il British, che mostra un corpo forte, robusto e molto muscoloso, con una coda grossa e le zampe tendenzialmente grosse.
Particolarità cromatica del British, tra i gatti neri, è la possibilità che il mantello assuma una sfumatura marrone. Ciò accade se l’animale sta troppo al sole, un po’ come fosse un tessuto. Tutt’altra storia è quella dei gatti neri piccoli di British: nel loro caso se compaiono sfumature ruggine, poi scompaiono nel giro di sei mesi.
Gatti neri: il Persiano nero
Tra i gatti neri di razza, trai più rari, anche se il nome suona, c’è questo Persiano, razza dalla storia illustre. Dobbiamo andare nel XVI secolo per trovarlo al suo elegante esordio. Pur trattandosi di gatti neri molto belli e amabili, la difficoltà di ottenere un mantello puramente color pece fa restare questa razza molto preziosa e poco comune, inoltre va anche ben curata perché, sotto il sole, il pelo può prendere sfumature rossastre e stingere.
Rispetto ai bianchi, i gatti neri persiani sono più leali e affettuosi, anche se sospettosi con gli estranei e molto più vivaci dei cugini di altro colore. Al di là della tinta, i Persiani hanno una testa tonda e larga, il naso schiacciato, occhi arancio scuro o rame brillante e orecchie piccole.
Il corpo è solido ma un po’ tozzo con una coda corta e vaporosa, i piedi larghi e rotondi e le zampe corte, grosse e coperte da un fitto pelo. I gatti neri Persiani possono mostrare macchie biancastre o sfumate che scompaiono generalmente dopo i 4-6 mesi.
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Pubblicato da Marta Abbà il 24 Novembre 2020