Ricaricare il proprio abbonamento ai mezzi di trasporto pubblico agli sportelli bancomat o con l’home banking? TSP, con la tecnologia di “Gateway” lo ha reso possibile, facile e veloce, ma anche sicuro. A Milano, con ATM dal 2012 è realtà, ed è talmente comodo che anche Parma, Bologna, Reggio Emilia, Forlì, Cesena, Rimini, Ravenna e Torino hanno adottato questo servizio. Meno coda, sicurezza, nessun limite di tempo, orario e luogo: una scusa in meno per non utilizzare i mezzi pubblici. Intanto, Francesco Orlandini, a.d. di TSP (Gruppo SIA), ci anticipa che “stiamo investendo anche nel canale mobile perchè si possa presto utilizzare il telefonino rendendo così l’attuale servizio ancora più flessibile”.
TSP è tra gli sponsor di MobilityTech Milano 2012, in programma il 22 e 23 ottobre.
1) Nella migliore delle situazioni, oggi quali sono tutte le modalità possibili per il rinnovo dell’abbonamento ai trasporti pubblici?
Abbiamo realizzato il servizio di ricarica degli abbonamenti per le Aziende di Trasporto Pubblico Locale accedendo al portale web di una banca o recandosi ad uno sportello automatico: ciò consente all’utente di rinnovare il proprio abbonamento comodamente da casa propria oppure presso il bancomat più vicino. Oggi, infatti, gli utenti chiedono di utilizzare servizi senza vincoli di orario, senza fare code e tramite gli strumenti di pagamento a loro più convenienti.
2) Da quanto avete introdotto il “Gateway”?
Il “Gateway” è una infrastruttura tecnologicamente evoluta che abilita i pagamenti in modalità multicanale di diversi servizi come le ricariche di prodotti prepagati privativi e bancari, di titoli di viaggio, il pagamento di utenze domestiche, bollettini, multe, diritti e tributi attraverso una pluralità di canali, tra i quali la grande distribuzione, la rete tabaccai, i terminali ATM bancari. La piattaforma, in continua evoluzione, è stata lanciata per la prima volta nel 2000 con il servizio di ricarica telefonica.
3) Quali sono i vantaggi per gli utenti del trasporto pubblico?
Questo servizio elimina di fatto la doppia coda: evito da una parte di recarmi in banca per prelevare i soldi che mi serviranno per pagare l’abbonamento, dall’altra di andare in biglietteria affrontando le lunghe attese nei tradizionali periodi di rinnovo. Ciò permette anche a soggetti non titolari di ricaricare il titolo quando si vuole e utilizzando lo strumento di pagamento più comodo, come ad esempio la mamma che può rinnovare da casa l’abbonamento del proprio figlio.
4) Quali sono i servizi per il pagamento più graditi agli utenti ? Quali meno? Secondo voi perché?
I servizi più apprezzati sono quelli a disposizione quando, dove e come si desidera. Sono infatti sempre più numerosi i cittadini che utilizzano tutti i nostri servizi di pagamento delle bollette, dei tributi e di ricarica delle carte telefoniche e privative, recandosi in uno degli oltre 180.000 punti di accesso disponibili a livello nazionale tra banche, tabaccai e GDO.
Il contactless è un ulteriore fattore abilitante per la nostra rete: per questo motivo, in collaborazione con alcune aziende di trasporto, stiamo studiando anche alcune soluzioni di mobile ticketing che consentano il pagamento, la ricarica e la successiva validazione del titolo di viaggio con il cellulare sfruttando la tecnologia NFC.
Sono, invece, sempre meno graditi, i servizi poco capillari e che vincolano il cliente. Penso ad esempio all’acquisto della ricarica presso la rivendita autorizzata, spesso caratterizzata da una forte affluenza di persone soprattutto in certi periodi e aperta solo in determinate fasce orarie.
5) Quale esperienza avete sviluppato a Milano?
Nei primi mesi del 2012, anche ATM Milano, in collaborazione con Unicredit, ha scelto di utilizzare l’innovativa piattaforma tecnologica multicanale Gateway di TSP che consente di rinnovare gli abbonamenti annuali, mensili o settimanali presso i 543 tra bancomat e chioschi multifunzione di UniCredit in città e in provincia, complessivamente oltre 1.100 in Lombardia. Il servizio rappresenta un primato in Italia come sistema integrato di trasporti di metropolitana e superficie per 1 milione di tesserati ATM.
Tutti i possessori di carte bancomat di qualsiasi istituto di credito ne possono usufruire, attraverso una procedura guidata analoga a quella che si utilizza per le ricariche telefoniche dei cellulari. Tutto ciò è reso possibile grazie appunto al nostro Gateway che gestisce anche i flussi finanziari e di rendicontazione.
6) In quali altre città avete introdotto questo tipo di servizio? Con che differenze?
Il servizio di ricarica tramite lo sportello bancomat è attivo anche in Emilia Romagna, nelle città di Bologna, Forlì, Cesena, Rimini, Ravenna e Parma, per gli utenti in possesso della carta MiMuovo ed è stato lanciato anche a Torino la scorsa estate. Le differenze fra le varie città sono minime. La nostra rete è a livello nazionale, quindi ogni volta che lanciamo un nuovo servizio dobbiamo renderlo il più standard possibile e anche facilmente riutilizzabile così da semplificarne l’avvio e il rilascio: solo così infatti è possibile realizzare una modello economicamente sostenibile.
Tutte le implementazioni, salvo qualche necessaria personalizzazione, sono simili fra loro e prevedono l’utilizzo degli stessi istituti di credito nazionali e di quelli locali che aderiscono all’iniziativa mettendo a disposizione i propri ATM ed eventualmente il proprio portale di home banking.
7) Che rapporto avete con le amministrazioni e le aziende di trasporto pubblico locale? Che ostacoli incontrate nel proporre questo servizio?
Le aziende vedono in TSP un partner tecnologico affidabile, indipendente e sicuro in grado di accompagnarle nel percorso di innovazione e semplificazione dei propri servizi rivolti ai cittadini, ampliando l’offerta di canali di vendita e pagamento. Per questo stiamo investendo anche nel canale mobile con soluzioni dedicate alle aziende di trasporto che permettano ai loro clienti di utilizzare uno strumento altamente diffuso e personale qual è, appunto, il cellulare allo scopo di rendere l’attuale servizio ancora più flessibile.
Intervista a cura di Marta Abbà