Gastrite nel cane: cause, sintomi e rimedi
Se il tuo cane soffre di vomito eccessivo, è naturalmente opportuno consultare il veterinario. Un esame approfondito da parte di tale personale sanitario potrebbe infatti rivelare che la mucosa gastrica sia infiammata, determinando così l’insorgenza di ulteriori complicazioni come irritazione, infezione, ulcera e blocco della funzione gastrica. Quando la condizione è grave, il cane può continuare a vomitare quotidianamente senza sollievo, diventando così una condizione cronica a causa dell’infiammazione dello stomaco. Il veterinario in questo scenario potrebbe ricorrere a una endoscopia, quale uno degli esami eseguiti durante il processo diagnostico.
A margine degli accertamenti, potrebbe emergere altresì che il proprio cane sia soggetto a forme più o meno gravi di gastrite, una sindrome acuta o cronica che provoca vomito e infiammazione gastrointestinale, e che può condurre a disturbi gastrointestinali che presentano un’ampia gamma di sintomi. Scopriamoli insieme.
Sintomi della gastrite nei cani
La maggior parte dei cani che soffrono di gastrite lo farà “notare” al proprio proprietario per la presenza di ricorrente vomito, che potrebbe contenere bile giallastra e spumosa, soprattutto se lo stomaco è vuoto.
Spesso, sangue o cibo possono fare altresì la loro presenza nel vomito, in particolare se il proprio cane ha consumato alimenti inadeguati. È anche possibile che il proprio cane respiri pesantemente dopo aver mangiato o bevuto, e che abbia poca forza per il movimento, accompagnata da una perdita di appetito. Il cane potrebbe disidratarsi se il vomito persistente dura più di 24 ore.
Si tenga anche conto che la gastrite può essere classificata come acuta o cronica. I casi acuti sono spesso secondari all’infiammazione. La gastrite cronica può essere vista con condizioni come l’allergia o l’infezione parassitaria.
Cause della gastrite nei cani
Ci sono diverse possibili ragioni per il vomito che il proprio cane sta purtroppo sperimentando. Per questo motivo, il veterinario cercherà di effettuare diversi test per escludere alcune cause e condizioni come:
- tumori,
- presenza di corpi estranei,
- infezioni sistemiche,
- avvelenamento,
- pancreatite,
- parvovirus,
- neoplasia.
Diagnosi della gastrite nei cani
La gastrite deve essere diagnosticata per esclusione. Il veterinario cercherà cioè di eliminare altre condizioni che mostrano gli stessi sintomi clinici prima della diagnosi finale. Il primo passo per determinare i segni è quello di esaminare l’anamnesi del proprio animale domestico, perché dall’anamnesi del cane e dalle informazioni fornite, il veterinario sarà in grado di valutare alcuni fattori specifici come:
- la dieta attuale, ovvero il modo in cui il proprio cane viene nutrito e la relativa frequenza,
- tutti gli alimenti che il proprio animale domestico ha consumato negli ultimi due giorni,
- esposizione a farmaci, pesticidi o detergenti per la casa,
- esposizione a un nuovo cane in casa,
- qualsiasi malattia grave,
- eventuali episodi passati di diarrea e vomito,
- eventuali supplementi e integratori assunti nell’ultimo mese.
Con l’anamnesi e sapendo di più sul vostro animale domestico, il veterinario effettuerà un esame fisico. Il veterinario cercherà qualsiasi prova dii dolore addominale, disidratazione, gas, febbre, gonfiore. Verranno effettuati dei test diagnostici che potrebbero includere:
- emocromo completo per cercare infezioni e disidratazione,
- analisi delle urine per individuare infezioni del tratto urinario, diabete o malattie renali,
- radiografia addominale per cercare qualsiasi cosa di anormale nello stomaco come l’ostruzione intestinale,
- ecografia o endoscopia per ottenere una visione dettagliata dello stomaco.
Come trattare la gastrite nei cani
La prima scelta del trattamento per la gastrite nei cani è il ripristino del livello di elettroliti nel sangue e la reidratazione del proprio animale domestico. In questo caso verranno somministrati liquidi per via endovenosa: saranno inoltre somministrati anche antibiotici se si osservano gravi segni clinici di infezione.
Ulteriormente, potrebbero essere somministrati farmaci prescritti (antiemetici) per contrastare il vomito. Se il proprio cane soffre di una condizione come la colite cronica, il veterinario può anche prescrivere un agente di motilità per modificare questa condizione.
Il veterinario può trattenere acqua e cibo durante la prima fase del trattamento, dopo di che questi saranno gradualmente reintrodotti. Nel frattempo, per iniziare l’assunzione di liquidi per via orale si utilizzeranno dei trucioli ghiaccio. Può essere prescritta una dieta leggera somministrata al cane in piccole quantità e frequentemente.
La maggior parte dei casi acuti di gastrite di solito hanno un buon recupero dopo che il cane ha ricevuto un’adeguata idratazione. Se non ci sono miglioramenti entro due giorni dal trattamento, il veterinario potrebbe voler rivalutare la situazione. Il vomito cronico cesserà con l’eliminazione della causa. A seconda delle condizioni del proprio animale domestico al momento della valutazione, potrebbe essere necessario che egli rimanga in ospedale fino a quando il veterinario non lo valuterà come abbastanza stabile per tornare a casa. Verranno date istruzioni specifiche sui farmaci, se necessario, e sulla reintroduzione del cibo.
Naturalmente, per poter disporre di maggiori informazioni sulle modalità di riconoscimento dei sintomi della gastrite nei cani e sul modo più utile per poter intervenire in sostegno del proprio animale domestico, non possiamo che consigliarti di contattare tempestivamente il tuo veterinario di fiducia.
Pubblicato da Anna De Simone il 16 Luglio 2020