Forse solo chi ha l’abitudine di mangiare ricette della tradizione asiatica o ha visitato di persona Paesi di questo continente, si è chiesto cosa è la galanga e come la si usa. Questa pianta ci arriva infatti dal Sud Est dell’Asia e non ha ancora sfondato nel nostro Paese anche se ha numerose proprietà e ben si adatta a tante ricette anche nazionali, come il risotto.
Cosa è la Galanga
Il termine Galanga indica la parte commestibile di una radice chiamata comunemente zenzero thailandese, una pianta appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, che ha il nome scientifico di Alpinia Galanga. Di paese in paese cambia nome, la troviamo chiamata Galangal, Lengkaus (in Malesia), Laos o Kecur (in Indonesia), Kah (in Thailandhia),
La pianta da cui ricaviamo questa radice cresce rigogliosa con delle foglie veri, ma produce in primavera dei fiori rossi oppure striati. In Italia non esiste, e nemmeno nel resto del continente, motivo per cui è difficile ad oggi che prenda piede come ingrediente di moda e resta usato esclusivamente nel Sud Est asiatico, con preminenza di Thailandia, Malesia e Indonesia. Un tempo era utilizzata anche altrove, nell’antico Egitto per le fumigazioni e in Europa nel medioevo per preparare un liquore detto Ippocrasso, ma poi non si è più vista e oggi sbuca nel menù di qualche ristorante thai come ingrediente tipico e sconosciuto ai più.
Caratteristiche della Galanga
Molto simile alla radice di zenzero, la galanga ha un gusto caratteristico e molto intenso che va dosato, in cucina, per evitare che i piatti siano troppo forti e saporiti. Non ha grandi proprietà nutrizionali e di fatto è un ingrediente che serve solo per dare un pizzico di sapore, non certo per dare sostanza, e ne basta una spolverata. In un cucchiaio di radice cotta, troviamo soltanto 5 calorie. Niente fibre, o quasi, e nemmeno molte vitamine o Sali minerali, quindi non cambia l’equilibrio della nostra dieta e da un tocco di sapore. I suoi principi attivi sono rappresentati dall’olio volatile e la resina, ci sono poi anche diverse sostanze chimiche attive come i sequiterpeni (naturalmente alcolici), l’eugenolo (olio di chiodi di garofano) e la galangina, un enzima antiossidante.
La radice di galanga
Insieme allo zenzero, l’uso medicinale della galanga si è diffuso in Europa attraverso le rotte commerciali con l’Asia. In tempi moderni, tuttavia, lo zenzero ha preso il sopravvento e la galanga è diventata relativamente ignota ai mercati occidentali.
Ma non è sempre stato così. Ci sono infatti stati lunghi periodi di tempo in cui la galanga ha svolto un ruolo importante in Europa e, in particolare, durante il Medioevo. Si pensi che la pratica della medicina monastica utilizzava la galanga per curare una varietà di disturbi, e che per alcuni questa radice aveva poteri miracolosi.
L’uso della galanga nelle tradizioni curative occidentali continuò poi dalla medicina monastica alla medicina tradizionale tedesca, per poi diffondersi in altre pari del vecchio Continente.
Proprietà della Galanga
Non calorica, la Galanga ha però delle importanti proprietà curative ufficialmente riconosciute dalla medicina tradizionale cinese. I benefici che ne derivano riguardano soprattutto l’apparato respiratorio. In tal senso troviamo dei rimedi molto semplici ed efficaci come le bevande a base di succo di limetta con una grattuggiata di galanga, perfetta contro raffreddore e tosse.
Non è finita qui, però. Questa radice favorisce la regolarità intestinale e aiuta la digestione, combatte la nausea e anche il bruciore di stomaco. Ci sono anche delle leggende attorno alla galanga, e si dice che sia molto potente anche come stimolante del desiderio sessuale, negli uomini, e molto efficace nel cacciare le presenze demoniache.
Ci sono degli studi anche sugli effetti benefici nella cura del cancro, soprattutto di quello ai polmoni ed alla mammella per via delle sue proprietà antiossidanti. Finora gli esperimenti fatti mostrano che questa radice ammazza le cellule tumorali e protegge quelle sane. Ad oggi i medici si comportano con prudenza rispetto a questi risultati che non sono ufficiali né completi e non sono esclusi degli effetti collaterali ancora ignoti.
Più nel dettaglio, i composti organici attivi che si trovano nella pianta della galanga includono flavonoidi, tannini e oli essenziali, che lavorano in maniera separata e combinata per generare un’ampia varietà di effetti positivi all’interno del corpo umano.
Per esempio, i flavonoidi e i tannini – tipicamente, ciò che rende i cibi amari – insieme agli oli essenziali sono la ragione per cui la galanga viene ritenuta una pianta antiossidante e antinfiammatoria così potente. Alla galanga sono state così attribuite caratteristiche:
- antiossidanti,
- antinfiammatorie,
- antibatteriche,
- anti-virali
- antimicotiche,
- antipertensive, potendo abbassare la pressione sanguigna,
- antitumorali,
- di sollievo dal dolore,
- di sviluppo della fertilità, perché aumenta il numero di spermatozoi.
Considerato quanto sopra, non stupisce che la galanga abbia finito con l’essere inclusa in una lunga serie di trattamenti per le seguenti condizioni:
- artrite, reumatismi, dolori articolari e muscolari e distorsioni,
- nausea,
- distress digestivo, come gas, diarrea e disturbi di stomaco,
- malattie respiratorie tra cui asma, bronchite, tosse e mal di gola,
- elevato zucchero nel sangue,
- trattamento topico come antimicotico,
- trattamento dell’alitosi cronica,
- trattamento per aumentare il numero di spermatozoi e la libido,
- antiossidante e sollievo dal comune raffreddore,
- riduzione del colesterolo in eccesso,
- esaurimento, affaticamento e debolezza,
- stimolazione dell’appetito,
- salute del cuore, con abbassamento della pressione sanguigna e miglioramento della circolazione.
Anche gli oli essenziali della galanga sono ricchi di potenziale curativo. Le ricerche sull’olio essenziale di galanga e sugli estratti di galanga hanno infatti evidenziato un’ampia gamma di attività farmacologiche e biologiche di rilevo.
Naturalmente, non tutte queste proprietà benefiche sono state sufficientemente analizzate dalla medicina tradizionale e, pertanto, prima di riporre eccessiva confidenza in questa pianta, ti consigliamo di parlarne con il tuo medico di riferimento.
Come utilizzare la galanga
Anche se la galanga può essere utilizzata anche mediante applicazioni topiche, la maggior parte dei benefici per la salute si ottengono mangiando la radice grezza, essiccata o in polvere. È possibile conservare le radici di galanga fresche per alcune settimane in frigorifero.
La polvere di galanga si ottiene dalle radici essiccate, che vengono macinate. È possibile utilizzare la polvere di galanga come macinato fresco per salse, curry, zuppe. Oppure si possono aggiungere piccole quantità di polvere di galanga in fase di cottura.
Galanga in cucina
Come abbiamo già precisato, è necessario essere molto prudenti nell’utilizzo di questo ingrediente per via del suo sapore che tende a dominare. Per utilizzarla di solito si prende la radice, o un pezzo di radice, e la si schiaccia o la si trita, in modo che rilasci il suo intenso sapore. Se non riuscite a trovarla nei negozi fisici potete ordinarla in questa pagina di Amazon.
Rispetto allo zenzero, a cui viene sempre affiancata, la galanga è più dolce e fruttata, ha un retrogusto un po’ piccante ma non troppo. Può essere usata per fare il curry ma anche in molti altri piatti di carne e di pesce, spesso assieme ad aglio, limone, peperoncino o pepe bianco.
Come ricette con la galanga possiamo trovare la zuppa di pollo thailandese oppure anche tanti risotti o piatti di legumi che hanno bisogno di essere insaporiti. In India se ne fa un uso un po’ alternativo perché la si inserisce nelle miscele per le tisane oppure nei prodotti di igiene per il corpo.
Controindicazioni della galanga
Non c’è un elenco ufficiale di effetti collaterali e di controindicazioni relativi a questo ingrediente tutto da scoprire, ma possiamo dire che è meglio parlare con un medico se si ha l’intenzione di farne un uso frequente. Ad esempio può dare fastidio a chi ha uno stomaco delicato, e a chi prende dei farmaci con cui potrebbe interagire causando effetti indesiderati. Soprattutto le donne in stato di gravidanza devono farne un prudente utilizzo, gli effetti indesiderati non dovrebbero essere gravi ma certo non gradevoli: mal di stomaco, vomito e diarrea.
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