Fusa del gatto: l’italiano è una delle oche lingue che non le chiama con una parola onomatopeica. Il suono che le caratterizza accarezza questa idea, infatti ecco il purr ingelse, il ronronner, lo spagnolo ronroneo e anche il tedesco, con schnurren, e perfino il lettone: ņurrāt.
Si tratta in ogni caso di una particolare tipologia di versi gutturali.
Il particolare rumore delle fusa del gatto è simile a quello prodotto dalla rotazione di un fuso, ecco perché in italiano le chiamiamo così: è un sordo brontolio emesso da molte specie di felini anche se non convivendo con gli altri, noi le attribuiamo in automatico ai nostri amici animali domestici. Oppure, metaforicamente, a qualche persona di nostra conoscenza.
Per il gatto, come vedremo, è un chiaro segnale di comunicazione. Chiaro per lui, certo, perché c’è ancora indecisione sui significati. I primi studi risalgono al 1834, con Owen e Pocock che cominciarono ad osservare con occhio scientifico le fusa del gatto, distinguendo le “fusa feline” da altri rumori di “gatti ruggenti” come il ghepardo.
Fusa del gatto: origine
Il meccanismo che produce le fusa del gatto è ancora ambiguo perché c’è o non è stato ancora scoperto un organo unico, speciale, adibito alla produzione di questo suono. Un’ipotesi delle più popolari sostiene che le fusa del gatto siano originate dalle corde vocali e dai muscoli della laringe dilatati e poi contratti producendo piccole vibrazioni a metà fra inspirazione ed espirazione.
Le fusa del gatto domestico è un suono con una frequenza dalle 25 alle 150 vibrazioni in un secondo, il ghepardo ha una frequenza molto minore. In generale anche da gatto a gatto e da felino a felino le fusa cambiano a seconda dello stato d’animo e di salute, dell’età e della vicinanza con un essere umano.
Non è affatto scontato che le fusa del gatto siano segnale di felicità, possono esserlo di amicizia, ma anche di malessere fisico o sentimentale. Una cosa è certa: le fusa del gatto contengono un messaggio.
Fusa del gatto in allattamento
Un caso particolare e più facilmente interpretabile di fusa del gatto sono quelle che gatta e micino si scambiano in fase di allattamento. Già dal secondo giorno di vita i gattini, non potendo miagolare, durante l’allattamento ringraziano facendo le fusa a bocca chiusa. Significa che gradiscono. Le fusa del gatto possono durare ore e ore e per la madre che le sente significa che “va tutto bene”.
Fusa del gatto: significato e benefici
Caso allattamento a parte – e il suono è molto particolare, anche perché emesso spesso mentre il gattino sta succhiando – le fusa del gatto possono essere anche un rumore che l’animale fa non solo per rilassarsi o perché è felice ma anche per creare e stimolare i contatti sociali.
Ci sono poi casi in cui le fusa del gatto si sentono in presenza di un animale che sta male, o che è molto spaventato. Un po’ contraddittorio questo animale. Ma ce lo aspettavamo, va interpretato, ed è questo il suo bello. I padroni di gatti so che mi capiscono.
Anche se si è tentati di affermare che le fusa del gatto siano un gioir felino, la realtà è che sono un mezzo di comunicazione molto più complesso e una fonte potenziale di auto-guarigione.
Sì, anche, perché studi sulle fusa del gatto hanno dimostrato che la gamma di frequenze prodotte favorisce il miglioramento della densità minerale ossea e la guarigione in caso di infortuni, come fratture. Un gatto che fa le fusa, quindi, magari si sta “curando” displasie o malesseri delle ossa.
Fusa del gatto: benefici per l’uomo
Auto-guarigione, con le fusa del gatto, ma anche guarigione. Nostra. Perché è dimostrato anche che ascoltare e coccolare un gatto che le fusa è piacevole e rilassante e anche molto benefico. Clinicamente, intendo. Perché quando si è andati ad analizzare con occhio clinico gli effetti sull’uomo dell’esposizione alle vibrazioni prodotte delle fusa del gatto, che sono a 20-140 HZ, si è visto che frequenze così già era noto che interagivano positivamente con il nostro organismo. E anche i vari modi. Un trattamento completo, queste fusa del gatto.
Riducono lo stress, ad esempio, le fusa del gatto, per quel loro suono continuo e quella vibrazione che rilassa i nervi rilasciando la tensione accumulata nei muscoli. Calmano anche il battito del cuore: ci sono studi che dimostrano come i proprietari di gatti riducano del 40% il rischio di subire una patologia cardiaca grave.
Le frequenze da 25 e 50 HZ, così come da 100 a 200 Hz, quelle delle fusa del gatto, agiscono positivamente anche in campo traumatologico: accelerano la saldatura delle ossa dopo le fratture. Non solo, anche in caso di semplice ferita le fusa del gatto sono un toccasana: mantengono la pressione sanguigna entro i valori normali di riferimento e aiutano anche la pelle a rigenerarsi dopo una ferita.
Fusa degli altri felini
I “grossi felini”come leoni, tigri, leopardi, giaguari, non fanno le fusa ma “Ruggiscono”, diciamo, perché qualche suono simile alle fusa del gatto lo fanno. Per le dimensioni, hanno una struttura anatomica non adatta, però i loro cuccioli emettono vibrazioni tipo fusa del gatto e con un significato analogo. A fare le fusa del gatto vere e proprie sono “piccoli felini” tra cui il gatto selvatico, la lince e il puma. Chissà in che lingua.
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