Avvelenamento e intossicazione da funghi velenosi, quali sono i sintomi ed entro quanto tempo si manifestano? Tutte le informazioni utili per chi sospetta di aver ingerito funghi velenosi.
I funghi velenosi sono considerati tali perché anche dopo una prolungata cottura provocano effetti tossici di varia entità: si parla di intossicazione da ingestione di funghi o avvelenamento da funghi. Tra le diverse specie che prosperano in Italia, non mancano funghi velenosi e mortali. Quali sono i sintomi di un avvelenamento da funghi? Entro quante ore si manifestano questi sintomi e cosa fare se si sospetta un avvelenamento da funghi? In questa pagina proveremo a darvi tutte le risposte sfruttando le linee guida alla prevenzione dalle intossicazioni da funghi messe a disposizione dal Ministero della salute.
Il Ministero della Salute è chiaro: non bisogna consumare funghi che non siano prima stata controllati da un micologo professionista. Purtroppo tale prescrizione non viene applicata nella pratica quotidiana ne’ in Italia, ne’ nel resto del continente: in Europa, ogni anno, sono circa 10.000 i casi di intossicazione alimentare legata all’ingestione di funghi.
I sintomi legati all’ingestione di funghi velenosi o non commestibili sono vari e nei casi più gravi possono causare danni irreparabili al fegato fino a richiederne il trapianto. In caso di sospetto avvelenamento da funghi, il Ministero della Salute prescrive di rivolgersi presso un Centro Antiveleni o al Pronto Soccorso più vicino.
Avvelenamento da funghi velenosi: i sintomi
Vi sono dei sintomi a breve latenza cioè che appaiono da 30 minuti fino a 6 ore dall’ingestione. In questo caso l’avvelenamento è lieve e i rischi per la vita sono minimi tanto che i sintomi si risolvono nel giro di 24 ore. Al contrario, i sintomi a lunga latenza, cioè quelli che compaiono da 6 a 20 ore dopo l’ingestione dei funghi velenosi, possono rappresentare un campanellino d’allarme da non sottovalutare perché i rischi per la vita aumentano. In base a quanto detto, chiedetevi, quando sono comparsi i primi sintomi?
Sintomi legati alle cosiddette Sindromi a breve latenza
– Quando i sontomi compaiono da 30 minuti a 6 ore dall’ingestione
- Sintomi che coinvolgono il sistema gastrointestinale:
nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, disidratazione… - Sindrome Panterinica che vede la comparsa di sintomi quali:
sonnolenza, disorientamento, confusione, convulsioni, agitazione. - Sintomi che coinvolge il recettore Muscarinico:
lacrimazione, ipotensione e difficoltà respiratorie. - Sintomi di natura psicologica o sindrome psicotropa; in questo contesto si parla anche di funghi allucinogeni o funghetti. I sintomi prevedono allucinazioni che spariscono entro poche ore o comunque entro 24 ore dall’ingestione dei funghi.
- Sindrome coprinica: si verifica quando l’ingestione di funghi velenosi è associata alla somministrazione di alcolici. I sintomi vanno dall’agitazione, all’abbassamento della pressione sanguigna fino all’arrossamento cutaneo.
- Sindrome Paxillinica: si verifica quando l’ingestione dei funghi velenosi o non commestibili si è protratta nel tempo. Il soggetto, alimentandosi ripetutamente con funghi non commestibili va incontro a sintomi come l’anemia emolitica.
- Sintomi che coinvolgono i reni, sindrome nefrotossica:
insufficienza renale transitoria.
Tra i funghi velenosi che causano sintomi a breve latenza segnaliamo la Russula emetica (nella mia foto in alto, a sinistra), l’Amanita muscarina, i funghi della specie Boletus satanas, Amanita pantherina, Tricholoma pardiunum, Agaricus zanthoderma, Entoloma lividum, Omphalotus olearius, Coprinus atramanterius, Clitocybe nebularis, Clitocybe cerussata, Psilocybe moravica e molti altri. Alcune immagini di funghi velenosi e funghi mortali sono disponibili nella nostra galleria fotografica dedicata: Funghi velenosi.
Sintomi da avvelenamento da funghi legati alla cosiddetta Sindrome a lunga latenza
– Questi sintomi compaiono da 6 a 20 ore dopo l’ingestione, in alcuni rari casi anche fino a 40 ore dopo aver mangiato i funghi velenosi
- Sindrome Falloidea
I primi sintomi si avvertono non prima di 6 – 12 ore e talvolta anche fino a 40 ore dall’ingestione di funghi velenosi. Questa sindrome può essere causata dal fungo velenoso Amanita phalloides. I sintomi? Ripetuti episodi di vomito e diarrea, epatite acuta con possibile necessità di trapianto. Si tratta di una sindrome potenzialmente mortale. - Sindrome Orellanica
L’orellanina è una micotossina che causa insufficienza renale con necessità di dialisi o trapianto di reni. Può essere causata dall’ingestione di funghi velenosi come Cortinarius orellanus e Cortinarius rubellus. - Sindrome Giromitrica
I sintomi sono sonnolenza, agitazione, convulsioni, contrattura muscolare, anemia emolitica e danni al fegato e ai reni. La profilassi prevede una pronta terapie a base di epatoprotettori, acido folico e vitamina B6 che di norma portano alla guarigione.
Tra i funghi mortali che possono causare Sindromi a Lunga Latenza segnaliamo:
Amanita phalloides
Amanita virosa
Amanita verna
Galerina marginata
Lepiota brunneoincarnata
Lepiota helveola
Cortinarius orellanus
Cortinarius rubellus
Cudonia circinans
Gyromitra esculenta
Gyromitra gigas
Gyromitra infula
Cosa fare in caso di sospetta ingestione di funghi velenosi?
Se notate la comparsa di uno dei sintomi elencati e sospettate di aver ingerito funghi velenosi, rivolgetevi al Centro Antiveleno della vostra ASL di competenza o al Pronto Soccorso; se è possibile, portate all’attenzione dello specialista uno dei funghi crudi che ha causato la vostra intossicazione.
Come riconoscere i funghi velenosi
Come premesso, il Ministero della Salute prescrive la consultazione di un micologo professionista. Se avete dei dubbi circa la commestibilità di funghi raccolti, potete recarvi all’ASL territoriale di appartenenza dove un esperto micologo dovrà provvedere a fornirvi tutte le informazioni sui trattamenti da fare previa cottura e sulla presunta commestibilità dei funghi esaminanti. Molto utile, a scopo conoscitivo, sono i volumi illustrati che mettono a confronto le foto di funghi commestibili con quelli dei funghi velenosi diffusi in Italia. Tra i volumi disponibili ne segnaliamo tre così da andare incontro a diverse esigenze.
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L’autore
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