La nuova Fukushima sarà anche geotermica
Fukushima volta pagina e si lancia in un progetto rinnovabile, la più grande centrale geotermica mai costruita nel paese dal 1999 per cancellare la parola nucleare.
La nuova centrale geotermica sorgerà all’interno del Bandai-Asahi National Park e produrrà circa un quarto dell’energia prodotta dalla centrale nucleare colpita dallo tsunami che ha causato uno dei più gravi disastri nucleari della storia. Questo progetto ha un grande valore simbolico per il Giappone, dove a un anno dalla catastrofe nucleare innescata dall’onda di tsunami continuano a emergere le drammatiche conseguenze sull’ambiente e sulla popolazione.
Il Giappone, pur avendo un notevole potenziale geotermico, non l’ha mai praticamente sfruttato, se non per alimentare principalmente il settore turistico. Le riserve geotermiche sono situate nelle principali aree naturali del Paese e l’attuale normativa vieta la perforazione di pozzi in tali contesti. Grosse contrarietà vengono espresse dai proprietari delle stazioni termali, preoccupati che lo sfruttamento per la produzione di energia elettrica delle sorgenti calde possa danneggiare la propria attività.
Per rendere fattibile la costruzione dell’impianto geotermico è stata modificata la legge che stabilisce il divieto assoluto di perforare il territorio all’interno del perimetro delle riserve naturali pur mantenendo alto il livello di salvaguardia dell’habitat naturale. Si auspica che la scelta di concentrare qui la nuova attività geotermica possa contribuire fortemente al recupero della zona dopo il grande terremoto dello scorso anno. Una rinascita economica, riducendo al minimo l’impatto ambientale come scavare i pozzi ad angolo, così da rimanere il più possibile al di fuori dei parchi.
Tra i progetti rinnovabili del Giappone vediamo anche il Solar Techno Park, non solo energia geotermica ma anche solare ed eolico. Nel settore solare il Giappone può essere considerato un pioniere delle tecnologie fotovoltaiche e con i nuovi incentivi statali, anche l’energia geotermica avrà vita facile: il ministero dell’industria giapponese ha stanziato circa 10 miliardi di yen per incoraggiare le imprese a entrare nel business della generazione geotermica.
Pubblicato da Anna De Simone il 8 Luglio 2012