Frutti strani, frutti insoliti ma gustosi
Vi proponiamo una raccolta con proprietà, informazioni e immagini dei frutti più strani per noi italiani. Dal fingerlime al dragon-fruit, ecco i frutti strani e insoliti.
Non solo frutti insoliti ma anche ortaggi strani
Chi è a caccia di ortaggi strani e insoliti da coltivare nel proprio orto domestico, può puntare alle varietà a buccia e polpa scura di patate, pomodori e carote. A questo proposito vi segnaliamo:
- Carote viola, dall’orto al piatto
- Pomodori neri, proprietà e coltivazione
- Patate viola e patate blu, coltivazione e varietà
Frutti strani e insoliti
- La mano di Buddha
E’ conosciuto anche come “cedro con le dita”, è un agrume proveniente dalle interessanti proprietà: grazie al forte potere aromatico, può essere usato per deodorare gli ambienti in modo naturale; i suoi estratti hanno potere stimolante e tonico per l’organismo, la scorza è usata per liquori, marmellate e per preparati dolci e salati. Può essere impiegato anche a solo scopo decorativo, in Asia è simbolo di fertilità, longevità e prosperità. Nell’orto è usato per preparare repellenti naturali contro insetti.
- Ugli, l’incrocio tra pompelmo e mandarino
Il suo nome è poco attraente e anche l’aspetto non entusiasma, tuttavia, il sapore agro-dolce rende questo strano frutto perfetto per arricchire una vasta gamma di ricette. L’Ugli è coltivato in America e in alcune zone dell’Europa; questa ibridazione tra pompelmo e mandarino è caratterizzata da una buccia giallo-verde, ruvida e raggrinzita. Alcuni piatti tipici caraibici vedono l’impiego dell’ugli per insaporire maiale, pollo e funghi.
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- Ackee, ricco di vitamina A
L’Anckee è il frutto jamaicano per eccellenza. Ricco di micronutrienti come vitamina A, zinco e agenti antiossidanti. Nella pulizia bisogna fare ben attenzione a eliminare i semi che contengono una sostanza nociva per l’uomo, l’ipoglicina. Questa stessa sostanza è contenuta nel frutto acerbo, quindi fate attenzione nell’impiegarlo quando è ben maturo.
- Noi-na, la mela dolce
Originario della Thailandia, è conosciuto in Inghilterra con il nome “sugar apple”, letteralmente, mela zuccherina. Di colore verde-giallastro, la forma somiglia a quella di un lampone e, quando è maturo, può esser facilmente spaccato a metà, per rivelare la sua dolcissima e cremosa polpa bianca. E’ un frutto pregiato per accompagnare deliziosi cocktail. Questo frutto si può facilmente trovare anche in Italia: la sua coltivazione è molto comune in Calabria dove il frutto è conosciuto come Annona o Graviola. Per approfondimenti: i benefici della graviola.
- Carambola, il frutto-stella
La forma è quella di una stella. Questo frutto è originario dello Sri-Lanka; chi ha assaggiato la carambola descrive un sapore che pare un mix tra limone, mango e uva. Purtroppo questo frutto contiene molto acido ossalico quindi è controindicato per chi soffre di calcoli renali.
- Pitaya, il Frutto del dragone
Originario dell’Asia e del Sud America; è caratterizzato da bizzarre creste che ricreano le sembianze del mitologico dragone sputa-fuoco. la buccia è molto spessa e di colore rosso-purpureo, mentre la polpa bianca all’interno è ricca di molti piccoli semi neri commestibili e croccanti. E’ apprezzato dagli indigeni perché dissetante e perfetto per la preparazione dei cocktail.
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- Paw-paw, la banana di montagna
Chi di voi ha mai assaggiato una banana? Tutti! Ma chi può affermare di aver assaggiato una banana di montagna degli Indiani d’America?! In principio era diffusa solo nelle regioni del Nord ma attualmente ha raggiunto anche il Sud-Est degli Usa. Il frutto è di colore verde, più corto e grosso delle usuali banane gialle. Notevoli comunque i valori nutrizionali: il paw paw ha un contenuto calorico, di vitamine e minerali di gran lunga superiore rispetto ai frutti comuni. Perché la banana paw-paw non si è diffusa sui mercati europei? Purtroppo si tratta di un frutto facilmente deperibile e che, al contrario delle classiche banane, deve maturare sull’albero.
- Urucu, il frutto del rio Amazzone
L’uruncu, originario dell’Amazzonia, ha un aspetto minaccioso, rosso vivo e ricco di spine che diventano tenere con la maturazione. Il suo “temibile” aspetto cela proprietà notevoli: i suoi semi sono ricchi di pigmenti tanto che sono impiegati come coloranti alimentari; questo frutto è ricco di cellulosa, zuccheri e… proteine! E’ usato per insaporire molti piatti della tradizione enogastronomica sudamericana.
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- Jabuticaba, l’uva da tronco
La Jabuticana cresce direttamente sul fusto del suo albero. Questo frutto brasiliano è molto simile, per aspetto e sapore, all’uva nera. E’ impiegato per produrre vino e liquori, in macedonie di frutta o per la preparazione di dolci e marmellate. Analogamente all’uva, può fermentare e dalla sua buccia si ricavano preparati per lenire tonsillite e asma.
- FingerLime, il caviale vegano/vegetariano
Il fingerlime (Citrus Australasica) è un frutto originario dell’Australia. Nei locali viene servito come “finto-caviale”, perfetto per decorare cocktail… è in realtà un agrume. Per vedere come sono fatti, guardate la galleria fotografica degli Agrumi insoliti dove troverete, inoltre, la combava, il limo, la fortunella, il mapo, il pomelo e la pompia.
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Pubblicato da Anna De Simone il 3 Marzo 2015