Per coltivare frutti rossi domestici in giardino bisogna ricreare le condizioni che i loro parenti selvatici trovano in natura. Il segreto è questo. Se riuscirete a dare ribes, uva spina, more e lamponi quello di cui essi dispongono ai margini dei boschi, nelle radure o lungo i fiumi potrete contare su un raccolto abbondante.
Tra i frutti rossi, il ribes è quello che più ama il sole. Per avere piante di ribes rigogliose piantatele in luoghi soleggiati, su versanti caldi (quindi preferibilmente a sud) possibilmente protette da alberi da frutto. Per l’uva spina va bene anche un po’ più di ombra, ma senza esagerare. Il sole è infatti necessario all’uva per maturare frutti più dolci e saporiti.
In generale tutti i frutti rossi prediligono posizioni soleggiate o leggermente in ombra. L’importante è che siano riparati dal vento freddo, quindi a ridosso di un muro o vicino ad alberi e arbusti. Gli arbusti sono ottimi compagni dei frutti rossi perché alla loro base il terreno è quasi sempre coperto da un tappeto di foglie ed erbe selvatiche in grado di mantenerlo umido e poroso.
Per quanto riguarda il terreno, ribes e uva spina crescono bene su terreni argillosi e meglio se un poco calcarei. Le more e i lamponi invece amano i terreni molto ricchi di humus simili ai terreni di bosco, quindi leggermente acidi. Se avete in mente di dedicare uno spazio in giardino o nell’orto ai frutti rossi, tenete presente questa differenza di fondo nel terreno.
Considerate poi la rusticità dei singoli frutti. I lamponi sono normalmente un po’ più delicati e attirano tanti insetti (il che di per sé non è un male). Le more invece sono molto più robuste e crescono anche in condizioni critiche senza particolari pretese. In ogni caso, per avere frutti rossi sani e abbondanti sono important la pacciamatura e la potatura.
Nei giardini biologici, tutti gli arbusti da piccoli frutti vengono nutriti con abbondante compost e fertilizzante organico. Tuttavia il provvedimento più importante per prevenire la maggior parte delle malattie dei frutti rossi è un buon strato di pacciamatura. Questo serve a mantenere il terreno sempre umido e sciolto e protegge le radici superficiali degli arbusti. Per pacciamare ribes e uva spina sono ottimi la paglia, l’erba tagliata, le ortiche sminuzzate, il fogliame e residui di legno o segatura. Per more e lamponi meglio il fogliame, i trucioli e i rami sminuzzati.
Riguardo alla potatura, considerate che quella di ribes e uva spina deve essere regolare perché gli arbusti non devono avere rami troppo fitti e l’aria deve circolare tra la vegetazione per evitare i ristagni di umidità. I lamponi devono essere potati ogni anno raso terra, le more invece vanno potate e diradate nei rami per evitare il formarsi di inestricabili grovigli di spine.
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