Forno a microonde: quando usarlo e come
Il forno a microonde fin dal suo arrivo sul mercato ha salvato la vita a molti, ma oggi, per come si è evoluto, è diventato un ottimo strumento per cucinare che non ha nulla da invidiare ad un forno normale. Andiamo assieme a vedere le sue caratteristiche e alcune funzioni, per poter scegliere a tempo debito il modello più adatto a noi.
Forno a microonde: quando usarlo
I forni a microonde non sono amati solo dalle casalinghe o dai single che non sanno cucinare. Questo è solo uno stereotipo nemmeno aggiornato. Si tratta di forni in grado di raggiungere temperature elevate in tempi brevi e che per questo motivo hanno un consumo energetico estremamente basso. Sono adatti da sempre a scongelare e riscaldare gli alimenti senza il bisogno di accendere il forno elettrico o i fornelli a gas per compiere le stesse operazioni, ma possono fare molto di più.
E’ però necessario tenere conto di alcune caratteristiche per utilizzare questo tipo di forno in modo corretto. Ad esempio non tutti i materiali possono essere inseriti in esso. La plastica va bene, non si surriscalda ed è molto pratica, ammesso che non si fonda, ma i contenitori metallici affatto perché riflettono le microonde danneggiando irreparabilmente il forno.
Inizialmente il microonde veniva utilizzato quasi solo per riscaldare il cibo oppure per scongelarlo. Faceva, e tuttora fa, risparmiare parecchio tempo e anche tanta energia, il forno tradizionale va fatto scaldare e ci mette tanto ad agire, per cui non è altrettanto efficiente. Ormai da anni il forno a microonde viene usato anche come forno per cucinare da zero. Non solo cibi precotti, quindi, per i quali bastano pochi minuti, ma anche ricette da gourmet, senza rimpiangere altri forni, né quello elettrico né quello a gas.
Questa considerazione è valida soprattutto da quando sono state introdotte delle funzioni aggiuntive che inizialmente non erano previste, oppure erano presenti solo in certi modelli particolarmente sofisticati. La prima tra tutte, la più preziosa, è quella Grill, che griglia i cibi con un effetto davvero gustoso. Con questa funzione si ha nel forno, nella parte alta, all’interno della camera di cottura, un dispositivo a raggi infrarossi in grado di dorare la superficie dei cibi emettendo un calore radiante più forte di quello sviluppato dal forno stesso.
Forno a microonde: piatto crisp
Se quasi tutti i forni oggi hanno la funzione grill, anzi direi tutti, sempre di più prevedono anche quella grill, soprattutto se sono di ultima generazione. La funzione Crisp, diversamente da quella Grill, necessita di un piatto ad hoc, realizzato in materiale anti-aderente. Se non trovate questa dicitura, prima di disperare, fate attenzione, potrebbe avere un’altra definizione ma la stessa funzionalità.
Il Crisp è molto prezioso e funziona in una maniera unica, insostituibile, rendendo il forno a microonde molto più utilizzabile anche per ricette raffinate. Il piatto di materiale anti-aderente serve per raccogliere calore nella parte centrale e così garantire la cottura uniforme del cibo che abbiamo posizionato. Grazie a questo piatto, e alla funzione associata, in pochi minuti vengono raggiunte delle temperature molto alte che possono dorare, friggere e anche far lievitare senza il pericolo che il cibo bruci perché il piatto mantiene in modo costante e sotto controllo la cottura del cibo, stabilizzandosi ad una temperatura ideale.
Crisp e Grill assieme, trasformano il microonde in un agguerrito competitors dei forni tradizionali e di quelli a gas.
Quando ne acquistiamo uno, quindi, assicuriamoci che ne sia provvisto, Altri parametri importanti da osservare sono la potenza e la funzione di ventilato. La potenza viene calcolata di Watt ed è sempre quella del microonde, diversa da quella del grill. Per la funzione “Ventilato”, passiamo al prossimo paragrafo.
Forno a microonde ventilato
Questa funzione serve per asciugare i cibi all’esterno e, allo stesso tempo, tenerli umidi all’interno ed è quasi sempre presente nei forni di ultima generazione. Nella pratica si traduce con la presenza di una ventola, inserita nella parete di fronte allo sportello e che gira mentre il forno è in funzione.
Con la funzione “Ventilato” si riescono ad ottenere ottimi risultati, pari a quelli promessi da un forno tradizionale o da uno elettrico ma in un arco di tempo decisamente minore e con un consistente risparmio di energia elettrica. La cottura viene infatti accelerata dal fatto che l’aria calda viene fatta circolare dalla ventola in funzione, questo meccanismo fa sì anche che la cottura sia estremamente omogenea.
L’effetto è la formazione di una crosticina dorata sui cibi tutt’attorno, non come quella che si forma con il grill, limitata alla superficie superiore
Questo tipo di trattamento, in forno, è perfetto per alcuni cibi in particolare mentre per altri è decisamente sconsigliato. Partiamo da quelli che non vanno messi con il ventilato, sono quelli che contengono il lievito perché per lievitare in maniera adeguata, gli impasti hanno bisogno di una cottura lenta. Ottimo il ventilato, invece, per cuocere gli arrosti e, più in generale, per la carne, il pesce nella teglia o al cartoccio, le lasagne, le patate, le verdure ripiene o quelle gratinate e i biscotti. Croccantezza assicurata, all’esterno, e morbidezza all’interno.
Forno a microonde: come sceglierlo
Abbiamo finora compreso che è bene controllare la presenza delle funzioni crisp e grill e della ventilazione. Quando stiamo acquistando un microonde, però, ci troveremo anche a scegliere il modello relativamente alla sua presenza in cucina. Possiamo optare per quelli portatili, detti “free standing”, oppure per quelli da incasso. I primi vengono di solito appoggiati su un mobile della cucina ma è necessario ci siano almeno 5 centimetri rispetto alle pareti che lo circondano e 30 centimetro al di sopra del forno. Una bella limitazione, inoltre hanno una capacità limitata, che di solito non supera i 30 litri. Molto meglio un forno da incasso, da inserire in un mobile. Di solito è molto più largo, fino a 60 cm, con un’altezza di circa 30-35 cm. Ovviamente, anche la capacità è maggiore, arriva anche a essere di 35 litri.
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Pubblicato da Marta Abbà il 27 Maggio 2019