Formula fiorale
Così belli i fiori, perché parlare di formula fiorale, si chiederanno alcuni di voi che non amano la matematica. Si tratta di una questione di ricerca e di studio, ma anche di catalogazione. Nessuno ci obbliga ad imparare queste formule, possiamo tranquillamente continuare a vedere i fiori come regali della natura, l’uno diverso dall’altro, unici nel loro genere e senza alcuna formula fiorale ad ingabbiarli. E’ interessante però sapere che esiste e come viene “decisa”.
Esiste questa formula perché è emersa la necessità di trovare un modo, nella tassonomia morfologica, per definire in modo schematico la composizione di un fiore nei suoi vari componenti come i sepali, i petali, i carpelli e gli stami. Un modo che fosse sintetico e allo stessi tempo internazionale. Ci troviamo quindi di fronte oggi ad una sorta di formula chimica, ma che si riferisce ad un fiore e lo descrive in modo criptico per noi ma molto efficace per chi è esperto.
Nelle formule troviamo lettere, generalmente le iniziali dei vari componenti fiorali, vari numeri che ci indicano quanti componenti sono presenti e come sono saldati tra loro. Ci sono diversi modi di scrivere la fila di componenti al variare del loro “legame”: possono essere parzialmente fusi assieme oppure totalmente.
Esistono anche altri elementi convenzionali che raccontano come il fiore è composto e organizzato, il numero di elementi liberi in alto e saldati in basso, ad esempio, oppure che particolarità mostra rispetto ad altri suoi simili. Nella formula fiorale troviamo indicata, se la sappiamo leggere, anche la durata, il sesso, la simmetria di un fiore. Quasi tutti i suoi segreti, tranne il profumo!
Formula fiorale e diagramma
La formula fiorale è stata pensata per schematizzare la descrizione di un fiore utilizzando sigle e numeri che indicano i verticilli e la loro disposizione. Vediamo meglio le sigle utilizzate. La K indica il calice, a cui viene fatto seguire il numero dei sepali, la C la corolla, con numero dei petali, la P il perigonio, con numero dei tepali, la A indica l’androceo con il numero degli stami e la G il gineceo con il numero dei carpelli o ovari.
Quando al posto del numero compare il simbolo dell’infinito, “∞”, significa che si è andati oltre il 10, se il numero è tra parentesi, significa che tutti gli elementi indicati sono saldati tra loro.
La formula fiorale ci racconta anche il tipo di simmetria che il fiore vanta, ad esempio la simmetria radiale, indicata con la *, per un fiore actinomorfo, oppure “↓” per un fiore zigomorfo, quindi con simmetria bilaterale. Quando un fiore è asimmetrico, ci sarà la $, nella formula si svela anche il sesso del fiore, all’inizio della formula. Ai più esperti può interessare anche dove si trova l’ovario e la formula fiorale lo racconta dando anche informazioni sul tipo di frutto (achenio, capsula, drupa, follicolo, legume, noce, pomo, siliqua e altri…)
Formula fiorale: crucifere
La famiglia delle Crucifere, dette anche Brassicaceae, conta davvero molte piante anche molto diverse, tutte però erbacee, perenni o annuali, che mostrano foglie senza stipole. Le crucifere sono presenti soprattutto nelle regioni extratropicali dell’emisfero boreale ma sono ben distribuite anche altrove. In totale troviamo circa 200 generi e 2000 specie, tutte caratterizzate da una forte omogeneità nella struttura fiorale quindi da una formula fiorale piuttosto simile.
I fiori, dialipetali, hanno un calice formato da 4 sepali, una corolla di 4 petali alternati ai sepali, un androceo tetradinamo, costituito cioè da 4 stami lunghi e 2 corti, con presenza di nettari intrastaminali, e un ovario supero con 2 carpelli sincarpici (e probabilmente altri 2 sterili) dai cui margini, per proliferazione delle placente, si sviluppa una parete divisoria detta replum. I fiori sono attinomorfi o più raramente zigomorfi (Iberis). La formula fiorale quindi risulterebbe la seguente:
* K 2+2, C 4, A 2+4, G 2
Formula fiorale: ciclamino
Il ciclamino appartiene alla famiglia delle Primulaceae assieme ad altre circa 350 specie che vivono soprattutto nelle regioni temperate. La maggior parte delle piante della famiglia del Ciclamino sono piante erbacee con foglie spiralate ogni tanto disposte in una rosetta basale. I fiori possono mostrarsi molto diversi: pensiamo al ciclamino ma anche ad altri fiori della stessa famiglia che sono riuniti in ombrelle, racemi o pannocchie, ermafroditi e attinomorfi. A causa di questa grande varietà di forme, la formula fiorale non è sempre la stessa e possiamo vedere quella che risulta ad oggi la più rappresentativa:
K (5), C (5), A 5, G (5)
Formula fiorale: camomilla
Questa pianta, fiore compreso, appartiene all’ordine delle Asterales che conta circa 1000 generi e 19000 specie. Troviamo queste piante a tutte le latitudini e la formula fiorale dell’ordine è : K 0, C (5), A (5), G 2 infero
Formula fiorale rosa canina
Anche la formula fiorale della rosa canina suscita interesse e per trovarla dobbiamo andare a guardare quella della famiglia delle Rosaceae. Una famiglia ampia che include circa 2000 specie diffuse prevalentemente nelle regioni temperate dell’emisfero boreale ma che possiamo trovare anche sulla costa americana del Pacifico fino all’emisfero australe.
Nelle Rosacee, oltre alla rosa canina, troviamo piante legnose ed erbacee con fiori pentameri, ciclici o spirociclici, con 5(4) sepali, 5(4-7) petali, 5(n) stami, n carpelli formanti un ovario semiinfero, ma talvolta anche infero o supero. La formula fiorale generale può essere schematizzata così:
* K 5, C 5, A 5- molti G 1, 5, molti
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Pubblicato da Marta Abbà il 9 Luglio 2018