La Solenopsis invicta, comunemente nota come formica di fuoco, è un tipo di formica originario del Sud America che ha colonizzato anche Cina, Australia, Stati Uniti, Messico e alcune aree caraibiche.
Fa parte della famiglia delle formiche rosse e si è diffusa in diverse regioni del mondo a causa del commercio marittimo e del trasporto di vegetali.
Fino ad oggi non aveva ancora raggiunto l’Europa salvo apparizioni sporadiche ma adesso ha raggiunto il nostro paese e in Sicilia sono stati ritrovati 88 nidi, in provincia di Siracusa.
In Europa, la formica è stata precedentemente trovata in prodotti importati in Spagna, Finlandia e Paesi Bassi, ma la sua presenza stabile in natura sul continente non era mai stata confermata prima d’ora.
Perché la formica di fuoco è pericolosa
La formica di fuoco rappresenta una minaccia per varie ragioni:
1. È in grado di pungere mediante un aculeo, iniettando un tossico che causa un dolore acuto e potenzialmente reazioni allergiche severe, inclusa l’anafilassi.
2. Danneggia l’agricoltura e i dispositivi elettrici scavando nidi nel suolo e interferendo con cavi e circuiti.
3. Compromette la biodiversità degli ecosistemi naturali predando invertebrati e piccoli vertebrati, e competendo con altre specie di formiche.
I cambiamenti climatici potrebbero favorire la diffusione in Europa
Nel clima odierno, metà delle aree urbane in Europa sarebbero climaticamente adatte ad ospitare questa formica, incluse grandi città come Londra, Parigi, Roma e Barcellona. Con il riscaldamento globale, il continente diventerà molto più adatto per la specie e favorirà la sua diffusione in tutta Europa.
Le città costiere del Mediterraneo sono le più adatte alla formica di fuoco, e i loro porti marittimi potrebbero facilitare la sua diffusione.
I tentativi di controllare la diffusione delle formiche di fuoco
Fino a poco tempo fa, i tentativi di controllare formiche di fuoco si concentravano sull’uso di insetticidi. Per avere successo nell’eliminare le colonie di formiche di fuoco, un insetticida deve raggiungere la regina o le regine di una colonia. Le regine sono nascoste in profondità all’interno della colonia e vengono nutrite con cibo predigerito dalle formiche operaie.
Gli insetticidi chimici disponibili sono efficaci solo per un controllo a breve termine (da 3 a 12 mesi), richiedono riapplicazioni periodiche e possono essere dannosi per altri organismi animali e vegetali. Inoltre, gli insetticidi chimici non sono economici per terreni di grandi dimensioni, come fattorie, parchi e altre aree naturali di superficie rilevante.
La loro utilità è inoltre limitata perché la maggior parte non è approvata per l’uso in aree in cui si coltivano colture alimentari o in aree ambientalmente sensibili, incluse zone umide, habitat di specie in pericolo e strutture per la cura degli animali. Poiché le aree non trattate fungono da serbatoio di popolazioni che reinfestano le aree trattate adiacenti, è necessaria una nuova applicazione degli insetticidi. Ciò nonostante, gli insetticidi rimangono uno degli strumenti più importanti per il rapido controllo delle formiche di fuoco, specialmente in quelle aree considerate a rischio significativo per gli esseri umani, come giardini infestati, piazzali scolastici, aree ricreative o strutture sanitarie.
Lotta biologica alle formiche di fuoco
Due agenti di controllo biologico ora utilizzati contro le formiche di fuoco sono le piccole mosche decapitatrici (foridi) appartenenti al genere Pseudacteon (Diptera: Phoridae) e un patogeno protozoario, Thelohania solenopsae. Tecniche di allevamento e produzione di successo in laboratorio hanno reso possibili rilasci sperimentali sul campo di mosche decapitatrici. La scoperta del microsporidio T solenopsae nelle popolazioni di formiche di fuoco negli Stati Uniti e lo sviluppo di metodi per diffondere la malattia ad altre colonie hanno permesso lo studio dell’uso di questo protozoario come agente di controllo biologico. È inoltre in corso lo studio di una specie di formica parassitica per le formiche di fuoco.
L’assenza di nemici naturali per le formiche di fuoco negli Stati Uniti ha permesso di raggiungere densità di popolazione molto più elevate rispetto a quanto era accaduto in Sud America, dove si ritiene che fino a 40 parassiti, patogeni e predatori siano i principali fattori di controllo sulla densità.
Per maggiori informazioni sul tentativo di arginare la diffusione delle formiche di fuoco negli Stati Unici vi suggeriamo di leggere questo articolo (in .pdf e in lingua inglese) pubblicato sul sito del Ministero dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America.