Forlì: 5,7 milioni per comprare l’aeroporto
Bastano (si fa per dire) 5,7 milioni di euro per acquisire la concessione di gestione totale dell’Aeroporto Luigi Ridolfi di Forlì, il terzo in Emilia Romagna per traffico passeggeri. Dell’iniziativa di vendere l’aeroporto ai privati (primo caso in Europa e prima privatizzazione in Itali di società di gestione aeroportuale) avevamo dato notizia nei giorni scorsi, ecco allora il prosieguo. Punto fermo è che dopo l’esperienza dei soci pubblici, che nelle dichiarazioni continueranno a dare sempre il loro supporto allo sviluppo aeroportuale forlivese, tocca ora a operatori e investitori privati dare un indirizzo chiaro e vantaggioso a questa infrastruttura regionale.
Secondo Riccardo Roveroni, Accountable Manager di SEAF (la società che attualmente gestisce la struttura aeroportuale) “la somma individuata è sottodimensionata rispetto all’utilità pluriennale dell’investimento, se si considera che è possibile gestire le attività aeroportuali su un sedìme di buona qualità e per un periodo variabile dai 20 ai 40 anni”.
Sindaco e Camera di Commercio di Forlì Cesena, enti territoriali coinvolti, hanno ovviamente partecipato alla presentazione ad analisti finanziari, compagnie aeree, operatori economici e potenziali investitori, italiani e internazionali, del bando di gara per l’affidamento da parte di ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) della concessione, che ha avuto luogo a Milano, martedì 23 ottobre, presso la sede di Banca Intesa.
“Gli enti locali − ha spiegato il primo cittadino, Roberto Balzani − sono disponibili a garantire, nelle forme consentite dalla legge, un contributo allo start up di almeno un milione di euro all’anno per la durata di tre/cinque anni; a questo si aggiungono due milioni di euro già stanziati dalla Regione Emilia Romagna per investimenti sul sedime”.
Nel corso dell’incontro, Riccardo Roveroni e Maurizio Cosco, consulente di direzione aziendale di SEAF e Antonio Nannini, Segretario generale della Camera di Commercio di Forlì Cesena hanno presentato un documento molto dettagliato contenente la descrizione delle caratteristiche dell’aeroporto forlivese, i punti di forza e i punti di debolezza dal punto di vista dei gestori-venditori.
Tra le tante cose buone elencate c’è che l’aeroporto Luigi Ridolfi è attrezzato per una molteplicità di potenziali utilizzi (low cost, polo tecnologico e scuole di volo, voli charter, traffico merci) e che può usufruire di un ampio sedime per eventuali futuri sviluppi. Tra quelle ‘non buone’, meno numerose, le due principali sono che si tratta di una società comunque follower rispetto ai grandi player e price taker, e che subisce pressioni competitive dai grandi competitors di area.
Pubblicato da Michele Ciceri il 24 Ottobre 2012