Forasacco e cani
Il forasacco è noto a chi ha un cane perché è un pericolo per questi animali, un problema serio che non può essere trascurato. Conoscerne i sintomi e imparare come agire nel caso “ci tocchi” affrontarlo è importante se amiamo il nostro amico a quattro zampe prendendocene cura e non intendendolo come un passatempo vivente.
I forasacchi si attaccano letteralmente al pelo del cane, si conficcano nella pelle, anche spesso sfruttando il movimento dello stesso animale che da solo non è in grado di liberarsene. Il momento più critico è senza dubbio la primavera: con il caldo e il sole, con la natura che si risveglia, anche il forasacco si presenta puntale a minacciare i nostri amici pelosi che giocano all’aria aperta, senza alcun senso del pericolo che corrono. Non è un animale, il forasacco, per chi ancora non lo conoscesse, ma si tratta di una parte di graminacee selvatiche, particolare perché al contrario di altre parti, ha il ”vizio” di attaccarsi al pelo degli animali e di diffondersi nell’ambiente tramite i loro corpi.
Forasacco e cani: zampa
Le zampe sono senz’altro la parte del corpo che spesso viene a contatto con questi corpuscoli per ovvi motivi, visto che il cane corre e scorrazza all’aperto e queste piccole spighe si trovano ad esempio ai bordi delle strade. Non si intendono per forza le strade di campagna, sterrate o che attraversano i campi: queste spighette sono anche nel centro delle città.
Diventano pericolose più che mai quando si seccano, perché assumono una forma insidiosa e riescono a penetrare nella pelle con grande facilità per via della forma ma anche perché rivestite da una fitta ed ispida zigrinatura che fa in modo che non fuoriescano facilmente. Anzi!
Una volta che sono riuscite a bucare la pelle del cane e ad entrare nella carne viva dell’animale, causano molti danni, in primis infezioni che possono diventare in breve tempo anche gravi.
Forasacco e cani: sintomi
Non è così ovvio accorgerci quando il nostro cane viene a contatto con una di queste spighette volanti perché sono piccole e l’animale non ha il dono della parola per spiegarci cosa sente. Oltretutto spesso non avverte la puntura del forasacco perché esso penetra nella pelle man mano che i minuti passano, mentre il cane si muove ignaro di avere un corpuscolo nemico addosso.
Se prestiamo attenzione al cane, possiamo notare dei segnali ed intervenire il prima possibile, in modo che l’infezione non si aggravi troppo. L’arrossamento, la fuoriuscita di pus, la comparsa di un edema o di un gonfiore accompagnato da dolore sono tutti indizi di possibile presenza di un forasacco addosso al nostro animale.
Quando però è penetrato in modo significativo, si hanno anche sintomi più gravi ed evidenti come il continuo starnutire fino alla fuoriuscita di sangue. Non è il caso di aspettare di arrivare a questi livelli per fare qualcosa, già se ci accorgiamo che il cane si lecca in modo continuo un preciso punto del corpo, oppure lo gratta con assiduità, meglio fare un controllo dal veterinario. Anche la tosse può essere sospetta: il forasacco potrebbe essersi infilato in gola.
Forasacco e cani: gola
Esatto, anche in gola queste spighette possono infilarsi e in questo caso le infezioni che ne derivano sono ancora più gravi, ma anche i sintomi risultano di norma più evidenti.
Oltre alla gola e alle zampe, le parti del corpo del cane più a rischio sono naso, occhi, orecchie, bocca. Delle zampe, il consiglio è di andare a controllare anche gli spazi tra le dita, in generale meglio fare un check attento di tutte queste zone ad alta probabilità di forasacco. Al contrario le zone perianale e genitale e le ascelle non sono a rischio forasacco ma non si sa mai, meglio dare comunque una occhiata ogni tanto, soprattutto nella bella stagione, per vedere se ci sono arrossamenti o gonfiori sospetti.
Forasacco e cani: orecchio
L’orecchio, citato già nelle zone a rischio, è una delle più importanti da controllare perché il forasacco può davvero creare danni gravi in breve tempo. Non c’è da tentennare se il nostro cane sembra infastidito da qualcosa che gli è entrato nell’orecchio. Solo il veterinario può intervenire in modo corretto e tempestivo, portiamo il cane ad una visita, a volte risulta necessario anche un intervento chirurgico per l’orecchio, altre invece si riesce ad estrarre il forasacco senza problemi e senza anestetizzare l’animale.
Forasacco e cani: cosa fare
Essendo frammenti di spiga di piante molto diffuse, anche negli spazi verdi cittadini, i forasacchi sono un pericolo diffuso e frequente da incrociare. Meglio quindi organizzarsi in modo da minimizzare le possibilità di incontrarne. Cerchiamo di non far correre il cane nell’erba troppo alta e, quando lo fa, controlliamogli il pelo, puliamoglielo con cura soprattutto se è lungo e folto.
Ogni tanto potrebbe essere di aiuto tosarlo, su questo è meglio confrontarsi con il veterinario perché dipende molto dal tipo di cane e della stagione. Il fai da te con il forasacco non è da escludere a priori, valutiamo con cura e buon senso. Se la spighetta di fatto non è penetrata nella pelle, possiamo provare ad estrarla a patto di avere una buona manualità e di avere un cane tranquillo, altrimenti meglio non rischiare di peggiorare la situazione! Una visita medica può essere utile anche per valutare la presenza di residui lasciati dalla spighetta estratta.
Forasacco: cosa sono
Il forasacco è di fatto la spighetta delle piante della famiglia delle Graminacee, non è tagliente ma finemente seghettata e può anche essere pelosa ai bordi. Il suo colore varia, dal viola al rosso e al verde, spopola tra giugno e luglio ma anche in primavera può essere nell’aria.
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Pubblicato da Marta Abbà il 18 Giugno 2018