Fondi UE, frodi per 298 milioni di Euro

In totale, 298 milioni di euro sono stati oggetto di frode. La questione dei fondi fantasma è ancora aperta ma secondo gli ultimi dati raccolti dall’Ufficio anti-frode dell’Unione Europea, il settore agricolo conta un grosso margine di successo grazie a misure più efficaci e controlli più rigorosi.

Le frodi ai danni del bilancio europeo sono calate del 35% nel 2011. Il settore più in vista è stato quello agricolo dove i casi sospetti di frodi hanno subito un calo del 66%. Nel settore della politica di coesione i casi di sospetta frode sono diminuiti del 41%. Nonostante i progressi il fondo oggetto di frode ammonta a un totale di 295 milioni di euro. Tali fondi saranno recuperati in conformità alle regole vigenti.

Il sistema di controllo per l’agricoltura ha reso i suoi frutti. A spiegare la diminuzione, infatti, oltre alle misure più efficaci e ai controlli più vigorosi dei fondi UE, vi sono delle ragioni tecniche. A portare altre buone notizie, potrebbero essere i nuovi criteri dell’UE per l’assegnazione dei fondi. In agricoltura, per esempio, si sta pensando di non incentivare le attività che non applicano politiche di risparmio idrico e allestire un sistema di controllo più radicato che possa garantire la massima trasparenza.

«la battaglia è tutt’altro che finita. La Commissione conferma la sua politica di tolleranza zero nei confronti delle frodi, perché neanche un centesimo del denaro dei contribuenti deve finire nelle tasche dei truffatori». E’ così che commenta Algirdas Sementa, il Commissario responsabile per il portafoglio Fiscalità e unione doganale, audit e lotta antifrode.

Il settore agricolo è quello che deve essere più tutelato: non solo è una risorsa economica capace di rilanciare le economie locali ma è anche il mezzo mediante il quale salvaguardare le biodiversità e il territorio contrastando il fenomeno della cementificazione.

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