Foglie secche per il compostaggio
Foglie secche per compostaggio, come usarle. Dalle foglie fresche a quelle secche. Come fare un compost di sole foglie e quante foglie aggiungere alla classica compostiera.
Con l’arrivo del prossimo autunno le foglie incominceranno a cadere dagli alberi. La loro raccolta si presenta come un lavoro impegnativo e necessario da fare sia in giardino che in orto. Al pari delle foglie secche che cadono in autunno, in estate ci ritroviamo a fare i conti con l’erba di sfalcio del prato, anch’essa utile nel compostaggio ma solo se non trattata con pesticidi.
Molti non sanno che le foglie secche possono rappresentare un’ottima risorsa in agricoltura. Si possono adoperare come materiale pacciamante naturale oppure per il compostaggio domestico. Il compost è un materiale prezioso per la coltivazione e la cura delle piante, apporta azoto e tutti i micronutrienti utili allo sviluppo della vegetazione. A tal proposito vedremo come usare le foglie secche per fare del buon compost domestico.
Foglie secche per pacciamare
È bene sottolineare che oltre al compostaggio, le foglie secche vengono da sempre impiegate dagli addetti ai lavori in giardino: per rendere il terriccio di alberi e arbusti più soffice oppure nella pacciamatura per proteggere l’apparato radicale di fiori e piante ornamentali.
Foglie secche per compostaggio
Per eseguire il compostaggio domestico in modo corretto, è necessario mescolare la giusta dose di materiale secco e materiale umido.
Inoltre, prima di raccogliere qualsiasi foglia secca del nostro giardino, è bene informarsi sulle foglie che possono essere utilizzate per il compostaggio e quelle sconsigliate. Non tutte le foglie, infatti, sono adatte alla produzione di compost.
Tra le foglie da non utilizzare troviamo quelle di magnolia, le foglie di oleandro, di mughetto, foglie di piante trattate… Tra le foglie che possono andare nel compostaggio troviamo le foglie di faggio, di quercia e quelle dei classici alberi decidui.
Foglie secche o fresche per compostaggio
Il compostaggio si esegue con diversi materiali organici. Tra questi figurano i rifiuti domestici (avanzi di cibo e scarti vegetali) e gli scarti di giardino e orto. In particolare abbiamo:
- Materiali ricchi di azoto e acqua o rifiuti umidi
Parliamo di foglie verdi (foglie fresche), frutti, scarti di verdure, fusti erbacei, erbe spontanee, sfalci del prato, scarti di cucina, deiezioni animali… - Materiali ricchi di lignina
Parliamo di paglia, foglie secche, legno… Questi materiali, prima di finire nella compostiera, vanno sminuzzati fino a ottenere un diametro possibilmente inferiore ai 3 mm.
Le foglie vanno sminuzzate soprattutto quando provengono da abeti, pini, cedri, cipressi o altre conifere. I materiali ricchi di lignina dovrebbero essere aggiunti alla compostiera con moderazione. In linea generale, bisognerebbe aggiungere un massimo del 20% di materiali ricchi di lignina (quindi comprese le foglie secche) alla vostra compostiera.
Perché non possiamo eccedere con materiali secchi? I materiali ricchi di lignina contengono sostanze antimicrobiche che andrebbero a ostacolare o addirittura impedire il processo di compostaggio.
In effetti non c’è pericolo che i materiali ricchi di lignina (come le foglie secche) possano rappresentare una sostanza d’eccesso nella compostiera.
In casa produciamo quotidianamente scarti vegetali e altri rifiuti umidi (avanzi di cucina), mentre per le foglie secche e il legno bisogna aspettare il periodo di potatura o l’autunno! Per questo motivo, se nel periodo autunnale o con la potatura, accumulate un eccesso di materiale, mettetelo da parte così da aggiungerlo e mescolarlo al cumulo. Per tutto l’anno, è importante mantenere costante l’apporto di sostanza alla compostiera.
In più, foglie secche, paglia e residui sminuzzati della potatura, riescono a dare “struttura” alla massa in trasformazione. In questo modo si vanno a formare dei dotti che contengono buone dosi di ossigeno, necessari ai microrganismi che conducono la prima fase del processo di compostaggio.
Per tutti i dettagli sulle fasi del processo di compostaggio, vi invitiamo a leggere l’articolo “Compostaggio, come funziona“.
Compostaggio con sole foglie
Se non volete processare tutti i rifiuti organici prodotti in casa, potete preparare un buon terriccio fertile facendo biodegradare solo le foglie.
Questa soluzione è ideale per chi non ha tempo di rimescolare troppo spesso il cumulo, per chi non ha spazio e per chi è negato con i lavori di agricoltura!
Per fare un buon compost con sole foglie è dovrete disporre, oltre che delle foglie, anche di terreno.
Per fare il compostaggio con sole foglie è bene depositare a strati le sostanze necessarie: uno strato per il terriccio e uno strato per le foglie e così via, avendo molta cura di aggiungere tra uno strato e l’altro un po’ di concime a base di azoto o di urea. Tali sostanze vanno ovviamente depositate nella compostiera, un apposito contenitore da collocare all’aria aperta ma riparata dagli agenti atmosferici.
Se avrete fatto tutti i passaggi del compostaggio domestico in maniera corretta, il compost di foglie secche sarà pronto all’incirca dopo nove mesi: può rimanere anche più tempo in compostiera. Molto dipende dal grado di decomposizione che si vuole raggiungere, ricordate, più il composto sarà uniforme, più il terriccio sarà fertile.
Pubblicato da Anna De Simone il 25 Maggio 2017