Fitocosmesi: significato e ricette
Fitocosmesi, un settore di cui spesso ci si chiede quali sono gli esatti confini ed è per questo che è bene chiarire cosa significa che un prodotto è di fitocosmesi e quali sono i benefici legati a questa definizione.
Fitocosmesi: prodotti
Quando siamo di fronte ad un cosmetico e ne guardiamo la formula, dobbiamo badare alla base cosmetica (eccipiente) ma anche ai principi attivi vegetali (fitocomplessi). La percentuale di ingredienti di origine vegetale deve essere consistente anche nella base, oltre che in generale, perché un 1% di principio attivo vegetale non basta. Si da una definizione che riguarda anche la base (eccipiente), di origine vegetale.
Quando si usano prodotti di questo tipo non si può pretendere di avere dei risultati immediati, la differenza e i vantaggi rispetto ai cosmetici di altro genere, sono evidenti nel lungo periodo, dopo circa un mese di utilizzo regolare.
C’è chi giudica una crema nell’immediato, al momento della sua applicazione, e allora non capirà perché è meglio optare per prodotti di fitocosmesi. In verità sia i siliconi, sia le paraffine e i petrolati, non danno a lungo andare degli effettivi miglioramenti ma solo qualche momentanea illusione.
Fitocosmesi: significato
Quando parliamo di fitocosmetici intendiamo prodotti di origine vegetale, se poi parliamo di fitocosmesi biologica, allora si hanno tra le mani dei cosmetici creati in prevalenza usando estratti di piante da agricoltura biologica, materie prime pure e senza residui di pesticidi e altre sostanze chimiche.
Se sentiamo parlare di fitocomplesso, meglio sapere perché. Perché va considerato l’insieme dei principi attivi di una pianta, presi “in toto”, quando la si valuta, perché è quello che conta. E’ il mix che ha una attività superiore a quella delle varie molecole considerate singolarmente. E’ stato provato infatti che le piante, usate nella loro totalità, producono effetti diversi da quelli ottenuti utilizzando i loro singoli principi attivi.
Fitocosmesi: libri
Possiamo approfondire con una lettura: “Bella con le erbe. Manuale di fitocosmesi” di Ennio Lazzarini e Anna R. Lonardoni.
Fitocosmesi: ricette
Le ricette sono consultabili sia on line sia in libri come quello appena citato. Spesso, e fin dall’antichità, si usava per crearli, l’olio di oliva, oppure burro di Karité, olio di sesamo e olio di Argan.
Fitocosmesi: corso
In alcuni corsi o in certe scuole per estetisti, ci sono corsi di fitocosmesi. Tra i temi trattati: reazioni allergiche e fotoallergiche causate da sostanze funzionali cosmetiche di origine vegetale, piante benefiche per la circolazione, rimedi lipolitici, drenanti, formulazioni di gel e creme, olii eudermici, rimedi fitoterapici e fitocosmetici per eritemi solari, verruche, cheloidi, acne volgare, micosi cutanee ed onicomicosi e normative per la produzione e vendita dei prodotti cosmetici.
Fitocosmesi naturale
Come accennato già, la fitocosmesi naturale deve dare garanzia ancora maggiori sugli ingredienti che devono provenire da agricoltura “naturale”. Quando poi si parla di prodotti ecobio, va escluso che contengano petrolati, siliconi, condizionanti ittiotossici, addensanti sintetici. Da un lato si inquina meno, dall’altro però alcune performance non sono allo stesso livello di quelle date dalla cosmesi tradizionale e meno green.
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Pubblicato da Marta Abbà il 14 Agosto 2017