Fipronil nelle uova: tutte le informazioni sui pericoli del fipronil, che cos’è e come siamo messi in Italia. Il monitoraggio del Ministero della Salute sulle frodi alimentari e i pericoli per la salute dell’uomo.
Fipronil nelle uova e altri scandali alimentari
Ogni anno assistiamo a un numero elevato di frodi alimentari e, purtroppo, devo aprire con una brutta notizia: non tutte le frodi alimentari finiscono sotto la lente di ingrandimento del Ministero della Salute, così, noi consumatori, troppo spesso finiamo per essere vittime ignare di un sistema molto complesso. Chi cerca qualcuno da incolpare dovrà additare gli stessi produttori. Cercare di prevenire questo tipo di incidenti è molto difficile, perché di fronte alla malafede dei produttori, ci sarebbe bisogno di controlli serrati e continui.
Il 2005 è stato il caso del colorante cancerogeno Suda, aggiunto in modo fraudolento per migliorare il colore di alcuni alimenti rossi, tra cui il peperoncino. Il 2010 è stato l’anno della mozzarella blu prodotta in Germania (la colorazione era legata alla presenza di un batterio), poi c’è stato il mascarpone al botulino, lo scaldalo alimentare che ha visto la presenza di carne equina di dubbia provenienza in alcuni famosi tortellini (l’ingrediente non era neanche citato sulla confezione) e, se andiamo ancora indietro nel tempo, tutti ricorderanno il caso della mucca pazza, causata dall’alimentazione somministrata ai bovini a base di farina di carne di ossa, vietata solo fino al 2012. Insomma, il caso delle uova al fipronil è solo l’ultimo di una lunghissima serie di scandali alimentari. Facciamo luce sulla faccenda.
Uova al fipronil
Quello del fipronil nelle uova è un problema nato in Olanda e Belgio ma gli allevatori italiani non ne sembrerebbero immuni. Chiariamo subito che cos’è il fipronil e come ci è finito nelle uova!
Il fipronil è un principio attivo vietato dall’Unione Europea sulle specie zootecniche. Tale principio attivo è usato nella formulazione di diversi antiparassitari. Spaventa sapere che il fatto è stato “scoperto per caso”. In Olanda e Belgio sono state trovate tracce di fipronil nelle uova, si credeva che il problema fosse circoscritto solo in queste aree geografiche ma ulteriori controlli, effettuati in altri Stati dell’Unione Europea al fine di monitorare le uova importate da quei Paesi, hanno fatto scattare altri allarmi. Le uova contaminate da fipronil non erano solo quelle di importazioni estere… e questo è ciò che è accaduto anche in Italia.
Il fenomeno delle uova al fipronil ha coinvolto 17 Paesi dell’Unione Europea.
Fipronil, che cos’è ed effetti sull’uomo
E’ una molecola ad azione antiparassitaria e insetticida, è ad ampio spettro. Nei paesi dell’Unione il suo impiego è autorizzato si animali da compagnia, per esempio, può essere utile per contrastare le pulci e i pidocchi dagli animali domestici. Al contrario, su animali da allevamento, il suo impiego è vietato.
Il fipronil è pericoloso per la salute umana. La sua ingestione (contestualmente al consumo delle uova e di tutti i prodotti confezionati contenenti uova come brioche, biscotti, panettoni, sformati…) potrebbe essere causa di danni al fecato, ai reni e alla tiroide. Questo principio attivo, infatti, anche se ingerito a piccole dosi, tende ad accumularsi nel grasso corporeo.
Il limite stabilito per la tossicità acuta è di 0,72 mg/kg mentre i valori di contaminazione oltre i quali scatta il sequestro delle uova e dell’intero allevamento, ammontano a 0,005 mg/kg per fipronil e 0,01 mg/kg per amitraz, un altro principio attivo pericoloso sotto i riflettori.
Effetti acuti non dovrebbero verificarsi, in quanto per assistere a sintomi di qualsiasi genere legati all’ingestione di fipronil, bisognerebbe consumare un numero elevato di uova al giorno (anche se dipende dall’entità della contaminazione, gli esperti azzardano la cifra di 5 uova al giorno).
Fipronil nelle uova in Italia
Come premesso, il problema del fipronil nelle uova ha coinvolto, seppur marginalmente, anche allevatori italiani. In particolare, le regioni nelle quali i controlli hanno rilevato più casi, riguardano gli allevamenti di galline in Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Lazio, Calabria e Sardegna.
Il sistema di allerta europeo Rasff (Rapid Alert System for Food and Feed) sta periodicamente pubblicando avvisi riguardanti la contaminazione da Fipronil per uova e ovoprodotti provenienti dalla stessa Italia per i nostri mercati alimentari. Quindi si tratta di uova italiane destinate al consumo entro i confini nazionali. I casi di fipronil nelle uova italiane, collegati ai casi di aviaria degli scorsi mesi, hanno causato una diminuzione della produzione del 10%. Ciò vuol dire che il fenomeno era molto più esteso di quanto potessimo immaginare, anche se i livelli di contaminazione erano bassi -così come riferiscono alcuni media- si parla di un buco di 100 milioni di uova al mese, così come riferisce la Coldiretti.
Cosa fare per tutelarsi?
Biologico o non biologico? Non è più questo il problema. Se una serie di produttori, per tempi ignoti, sono stati in grado di smerciare uova prodotte impiegando un antiparassitario fuori legge, non ci sono garanzie neanche sul biologico anche se, in teoria, la filiera delle uova biologiche dovrebbe essere più controllata e quindi… garantita. Questo in teoria. Perché sempre in teoria, il fipronil nelle uova non doveva finirci.
Per tutelarsi vigono sempre i classici consigli: meglio l’autoproduzione e qualora non fosse possibile, meglio rivolgersi a piccoli allevatori locali che hanno un numero limitato di galline.
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