Nessun fiore è più facile da coltivare della calendula, tanto che una delle motivazioni che sottostanno la popolarità del fiore deriva probabilmente dalla sua capacità di sbocciare con immediatezza durante tutta la bella stagione.
Tipologie di calendula
In merito si tenga conto che anche se ci sono circa 50 specie a disposizione, la maggior parte delle calendule che vediamo nei giardini sono riconducibili alla Calendula officinalis, calendula inglese: originaria dell’Europa meridionale, questa “calendula” non è in realtà una vera calendula… ma è comunque un’attraente pianta da compagnia. I suoi fiori brillanti sono commestibili – con un gusto piccante e pepato – e quindi spesso viene coltivata insieme alle erbe aromatiche negli orti.
Altre varietà sono quella erecta (alias calendula africana, americana o messicana): questa specie è quella più alta e più eretta, tanto da raggiungere i 3 o i 4 metri di altezza e produrre fiori grandi e pieni. Originaria del Messico e dell’America Centrale, prospera anche in condizioni di siccità.
C’è poi la calendula francese, che tende ad essere più piccola, più cespugliosa e più compatta. Spesso più larga che alta, è elegante e accattivante nel suo aspetto, ed è più adatta alle condizioni di pioggia rispetto alle altre specie di calendula.
Quando piantare le calendule
Per poter ottenere i migliori fiori di calendula consigliamo di piantare dalla primavera fino a metà estate, o in linea di massima appena il rischio di gelo è passato.
Per quanto attiene le modalità, sarà sufficiente seminare direttamente in giardino una volta che il terreno è caldo, in primavera. Si possono iniziare a seminare i semi all’interno, ma in realtà i semi di calendula germinano così facilmente all’esterno che non c’è alcun specifico vantaggio nel compiere questo tipo di operazione. L’eccezione è rappresentata dalle calendule africane, che è meglio acquistare come piante giovani o far seminare al chiuso per circa 4 – 6 settimane prima della data dell’ultimo gelo.
I fiori di calendula germogliano entro una settimana in tempo caldo, e le piante producono tipicamente fioriture in circa 8 settimane.
Come preparare il terreno alle calendule
Le calendule prosperano in pieno sole e possono spesso resistere ad estati molto calde. Quelle africane sono tolleranti alla siccità, mentre le calendule francesi sono più tolleranti alle condizioni di bagnato e di umido.
Se piantate all’ombra e in zone fresche e umide, le calendule sono soggette all’oidio e non fioriscono bene. Anche se crescono in quasi tutti i terreni, si tenga poi conto che le calendule sono più adatte a terreni moderatamente fertili e ben drenati.
Come piantare le calendule
Le calendule francesi possono essere facilmente avviate da seme, mentre le calendule africane sono meglio acquistate come piante giovani (se avviate da seme, possono richiedere molto tempo per fiorire).
Se il terreno è particolarmente povero di nutrienti, sarà sufficiente aggiungere un po’ di fertilizzante a lento rilascio (granulare) nel foro di impianto.
Quindi, inumidire il terreno, poi seminare i semi a 3 centimetri di distanza e non più di 2,5 centimetri di profondità. Quindi, una volta che le piantine stanno iniziando a crescere, cercare di separarle intorno ai 20 centimetri di distanza le une dalle altre.
Innaffiare accuratamente ogni pianta in giardino e, se si pianta in contenitori, avere cura di utilizzare una miscela di terriccio, con un eventuale fertilizzante granulare ad azione lenta al momento della piantagione, o in alternativa pianificando una innaffiatura periodica con fertilizzante liquido diluito.
Come far crescere le calendule
Una volta che le calendule si sono stabilizzate, sarà sufficiente pizzicare le cime delle piante per incoraggiarle a crescere più cespugliose. Questo eviterà che le piante diventino più rigogliose e favorirà una maggiore fioritura.
Le calendule non richiedono potature specifiche, ma se i fiori morenti vengono regolarmente rimossi, incoraggeranno la pianta a continuare a fiorire abbondantemente.
Ricorda che quando innaffi le calendule, è preferibile lasciare che il terreno si asciughi un po’, evitando dunque che l’innaffiatura avvenga con terreno ancora umido.
A proposito di ciò, non innaffiare le calendule da sopra la loro cima, ma ricordarsi sempre di innaffiare alla base della pianta: l’eccesso d’acqua sulle foglie può portare all’oidio e, dunque, al deperimento della pianta stessa.
È altresì opportuno non fertilizzare le calendule durante la crescita, perché una dieta troppo ricca di azoto stimola il fogliame rigoglioso a scapito dei fiori. I densi e doppi fiori delle calendule africane tendono poi a marcire con il tempo umido.
Conclusioni
Speriamo che questi piccoli suggerimenti su come coltivare i fiori di calendula ti siano stati utili. Se vuoi saperne di più ti consigliamo naturalmente di domandare un parere esperto a un buon giardiniere, che possa suggerirti se, per il terreno e la tua zona climatica di riferimento, possa essere più utile coltivare questi fiori partendo dai semi, o partendo da piantine da trapiantare in vaso o sul terreno. In questo modo potrai ottenere i migliori risultati in breve tempo!