I fiori d’arancio sono famosi per la loro intensa profumazione e per il loro candore. Sono infatti simbolo di castità e purezza. I fiori d’arancio, come le altre inflorescenze, si formano per differenzazione dell’apice di un rametto le cui foglie hanno perduto la capacità fotosintetica. Molti non sanno che l’albero di arancio (che produce fiori d’arancio) è nato come ibrido, probabilmente tra pompaleone e mandarino ma col passar del tempo si è affermato come specie autonoma, il citrus sinensis della famiglia Rutaceae.
L’arancio, uno degli alberi da frutto più coltivati al mondo, è un sempre verde con chioma tondeggiante che può arrivare a una altezza di circa 8-12 metri. L’arancio produce tantissimi frutti, circa 500 frutti ad albero che possono essere raccolti da novembre fino a maggio-giugno.
L’albero di arancio è solito vederlo in giardini e terrazzi come pianta decorativa dato che non necessita di cure particolari, non a caso ci sono diverse varietà d’arancio pensate con scopi prettamente ornamentali, con dimensioni più ridotte che si adattano tranquillamente alla coltivazione in vaso. L’arancio può essere coltivato in qualsiasi regione d’Italia, non teme il freddo anche se si tratta di una pianta dai gusti mediterranei.
Nel periodo primaverile l’albero presenta dei meravigliosi fiori costituiti da cinque petali bianchi. I fiori d’arancio hanno la caratteristica di rilasciare un intenso profumo e sono conosciuti come i “fiore delle spose”. Questa tradizione pone le sue radici ai tempi delle crociate dove i fiori venivano impiegati per adornare gli abiti delle spose. Si narra inoltre che i cavalieri donavano i fiori d’arancio alla propria sposa come augurio di prosperità. I fiori d’arancio vengono impiegati per la preparazione dei profumi e nella preparazione di alcuni prodotti dolciari come per esempio l’essenza di zagara derivata esclusivamente dai fiori di arancio amaro, la parola “zagara” deriva dall’arabo zahra che significa appunto fiore.