Finestre di sicurezza e antieffrazione
Finestre di sicurezza per una casa a prova di ladri. Vi segnaliamo le migliori classi per la scelta di finestre di sicurezza antieffrazione e antisfondamento. Le finestre devono garantire elevata sicurezza per la casa massimizzando il comfort domestico.
Gli infissi giocano un ruolo cruciale nella sicurezza e nel comfort domestico, quando non sono scelti con attenzione possono verificarsi due fattori:
- – dispersioni termiche
- – bassi livelli di sicurezza
In genere, i ladri preferiscono accedere dalla porta d’ingresso principale o secondaria, tuttavia è bene considerare che 12% dei furti avviene entrando dalle finestre. Dopo aver visto i consigli per scegliere una porta blindata, passiamo ai serramenti.
Una finestra di sicurezza, meglio definita finestra antieffrazione, deve resistere allo scardinamento dell’anta: lo strumento più antico impiegato dai ladri è il classico piede di porco, facendo leva tra le due ante con questo strumento, una buona finestra di sicurezza non deve cedere. In più, è anche il vetro a fare la differenza. Le prime caratteristiche da ricercare nelle finestre antieffrazione sono:
- – Resistenza allo scardinamento dell’anta
- – Resistenza allo sfondamento del vetro
Come per le porte di sicurezza, anche per le finestre vi sono delle Classi di riferimento disciplinate sempre dalla normativa ENV 1627. Proprio come spiegato nel già citato articolo dedicato alle porte blindate, anche le finestre antieffrazione si dividono in 6 differenti classi.
Caratteristiche da valutare
Nella classificazione, la differenza la fa il tipo di ferramenta. Tra i meccanismi più efficaci contro i ladri citiamo il nottolino a fungo, un meccanismo di chiusura che vincola l’anta al telaio in modo saldissimo. Tre scontri per nottolino rappresentano il più alto livello di sicurezza per una finestra.
Molta attenzione deve essere dedicata allo spessore dell’anta e del telaio. Per garantire un’ottima resistenza bisogna puntare alla presenza di rinforzi interni in acciaio ripiegato più e più volte.
Per impedire l’apertura forzata delle finestre, proprio come visto per le porte di sicurezza, è possibile valutare l’adozione di un defender che ne impedisce la forzatura con un trapano. In più, per rendere più difficile l’accesso alle maniglie è consigliato adottare finestre che si aprono con bottoni o con chiave estraibile.
Vetro di sicurezza
Il vetro rappresenta la gran parte della superficie di una finestra. Nella scelta del vetro è possibile sfruttare la certificazione antieffrazione indagando sulle differenze tra le classi. In genere possiamo suddividere i vetri di sicurezza in due differenti categorie: vetri antiproiettili e vetri anti scasso.
I vetri per le finestre di sicurezza antieffrazione sono dotati di vetrate stratificate realizzati con due o più lastre. Le singole lastre sono assemblate tra loro mediante pellicole in materiale plastico antisfondamento (pvb) e antieffrazione. La certificazione di antisfondamento e antieffrazione è rilasciata solo a seguito di test di laboratorio. Per i vetri antieffrazione si individuano 8 livelli di sicurezza disciplinati dalla normativa UNI En 356.
Quali sono le classi? Si va dalla P1A alla P5A (passando per P2A, P3A, P4A) e dalla P6 B alla P8B. Le classi di sicurezza sono elencate in ordine crescente di sicurezza.
I vetri antiproiettile, meglio definiti vetri resistenti ai colpi d’arma da fuoco, sono realizzati in lastre di materiali speciali accoppiati con elastomeri che, in caso di attacco, mantengono il vetro compatto. La normativa di riferimento per la classificazione dei vetri di sicurezza antiproiettile è la Uni En 1063. Sempre andando in ordine crescente di sicurezza, le classi per la certificazione di sicurezza dei vetri antiproiettili sono:
- dalla BR1 alla BR7
Si tratta di vetri che resistono ai colpi di pistole e fucili - dalla SG1 alla SG2
Si tratta di vetri che resistono ai fucili da caccia
Chi decide di installare finestre di sicurezza deve seguire diversi accorgimenti per assicurare il telaio alla muratura. In questo contesto vi consigliamo di seguire gli accorgimenti visti per le porte blindate.
Pubblicato da Anna De Simone il 10 Giugno 2016