Dietro ogni tazzina di caffè c’è una lunga catena di processi aziendali che va dalla produzione alla distribuzione del prodotto, e un gran numero di persone che questi processi li governano. Un caffè eccellente si ottiene solo se si presta attenzione a tutta la filiera, sin dall’inizio della catena di produzione.
Questo approccio olistico basato su sostenibilità, etica e qualità ha consentito all’italiana illycaffè di essere la prima azienda al mondo a ottenere la Responsible Supply Chain Process Certification rilasciata dalla fondazione indipendente Det Norske Veritas che si occupa di salvaguardia della vita e dell’ambiente.
Supply Chain Process Responsible Certification attesta la capacità di una struttura aziendale di porre in atto un approccio sostenibile nei processi e nelle relazioni con i propri stakeholder lungo tutta la filiera produttiva, assegnando un ruolo cruciale alla qualità e alla creazione di valore.
L’approccio di illycaffè alla sostenibilità poggia su tre pilastri fondamentali: 1. selezionare e lavorare direttamente con i migliori produttori di arabica; 2. trasferire loro la conoscenza, formandoli a una produzione di qualità nel rispetto dell’ambiente; 3. ricompensarli per la qualità prodotta, garantendo loro, sempre e comunque un guadagno, in modo tale da rendere sostenibile la produzione.
“Qualità e sostenibilità sono per illycaffè un binomio inscindibile. Un prodotto eccellente per essere tale non può che essere sostenibile, nella sua triplice accezione: economica sociale e ambientale”, ha affermato Anna Adriani, Corporate Responsibility Director di illycaffè. “In quest’ottica – ha aggiunto – la Responsible Supply Chain Process Certification segna il passaggio dalla certificazione della supply chain di un’organizzazione alla certificazione della capacità della stessa di pervenire alla creazione di valore a beneficio di tutte le parti in causa”.