Ficus pumila: caratteristiche e particolarità
Ficus pumila è una specie a crescita rapida, aggressiva e rampicante, con alta tolleranza alla siccità e all’ombra, capace di crescere su una vasta gamma di tipi di suolo e di valori di acidità del terreno.
Si tratta dunque di un’erba da giardino, piuttosto tenace, che può riprodursi per impollinazione oppure per frammentazione vegetativa. La sua invasività è tale che può alterare significativamente un habitat se gli viene permesso di stabilirsi e di crescere senza che sia controllata. Inoltre, la specie è nota per essere velenosa per alcuni mammiferi.
La crescita della Ficus pumila
La fase giovanile di questa pianta è molto diversa dalla fase adulta.
Di fatti, la pianta giovanile è in grado di raggiungere con facilità diversi metri di lunghezza, con grandi ramificazioni, tanto da potersi arrampicare per mezzo di radici avventizie, fusti appiattiti, foglie lunghe 1,5 – 2,5 cm, da ovate a oblunghe, molto ravvicinate.
La pianta adulta che si sviluppa invece attraverso una liana molto ramificata, con radici avventizie, e può raggiungere i 10 metri di lunghezza; produce abbondante lattice bianco se viene incisa. I fusti sono appiattiti e striati, con corti rami penduli. Le foglie sono alterne e semplici, oblunghe, ovali o ellittiche. La superficie superiore è di colore verde scuro, leggermente lucido, con la venatura notevolmente più chiara; la superficie inferiore è invece di colore verde chiaro, opaco, con venatura reticolata prominente. La specie forma fusti legnosi solo dopo diversi anni di crescita.
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Dove ha avuto origine
Ficus pumila è originaria dell’Asia temperata e tropicale. Si tratta di una specie comunemente coltivata in molte parti di questa zona e anche nell’area centro americana. È ampiamente coltivata anche nelle Filippine, così come in Nepal e in Indocina. Negli USA la specie è coltivata in parte delle coste meridionali e occidentali. Si può inoltre trovare anche in Europa.
I rischi della sua introduzione
Ficus pumila è una specie fitta, a crescita rapida, aggressivamente rampicante, con alta tolleranza alla siccità, all’ombra, e una vasta gamma di tipi di suolo e pH.
Come altre specie di Ficus, la Ficus pumila richiede un insetto impollinatore specializzata per produrre semi vitali. Tuttavia, è oggi noto che può anche riprodursi per frammentazione vegetativa, tanto che questo sistema ha favorito la sua introduzione accidentale, la sua naturalizzazione e la sua tipica invasività in alcuni ambienti non indigeni.
Considerato inoltre che Ficus pumila è velenosa per alcuni mammiferi, ne deriva che questa specie presenta un alto rischio di introduzione in luoghi dove è presente gli insetti utili per l’impollinazione.
Il suo habitat
Ficus pumila è originaria dei tropici ma è stata introdotta ed è ora ampiamente coltivata sia all’interno che all’esterno di tali zone, e – in alcuni casi è sfuggita alla coltivazione controllata, tanto che oggi si può trovare sviluppata in boscaglie varie. Come specie paesaggistica, Ficus pumila è spesso presente su muri e altre strutture come copertura ornamentale.
La famiglia delle Moraceae
Ficus pumila appartiene alla famiglia delle Moraceae, spessa chiamata anche come “famiglia dei gelsi”, e in realtà costituita da circa 40 generi e 1000 specie di alberi, arbusti, liane, o raramente erbe, quasi tutte a linfa lattiginosa, e soprattutto di origine tropicale o subtropicale.
La linfa lattiginosa di varie specie di Moraceae contiene dei “veleni cardiaci” che in alcune colture sono usati come veleni; anche altre parti delle piante appartenenti a questa famiglia, come le foglie e i succhi della frutta, sono state segnalate essere velenose o, comunque, poter causare delle reazioni allergiche e tossiche nell’uomo e negli animali. Molti generi di questa famiglia sono tuttavia noti anche per l’uso alimentare.
In particolare, il ficus è un grande genere di questa famiglia, e comprende circa 800 – 1000 specie arboree e arbustive originarie dei tropici e subtropicali, spesso però coltivate al di fuori del loro territorio d’origine grazie ai loro frutti di fico o come ornamentali. I membri di questo genere sono difficili da distinguere per i loro fiori, ma possono essere differenziati per altre caratteristiche, come ad esempio la forma della foglia, e per i loro frutti.
A differenza di molti altri membri del genere che crescono come alberi di grandissime dimensioni, la Ficus pumila è una specie rampicante che produce un lattice adesivo, permettendogli di arrampicarsi e diffondersi vigorosamente lungo pareti e anche sopra altre piante.
Il nome della specie Ficus pumila deriva dal termine latino ‘pumila’ che significa ‘nano’, presumibilmente per il suo portamento strisciante, tale da creare una copertura del terreno bassa e densa, alta pochi centimetri. Tra le cultivar si annoverano “minima”, con foglie sottili e piccole, “quercifolia”, con piccole foglie lobate, un po’ come le foglie di quercia in miniatura, e “variegata”, che ha foglie con macchie bianco crema.
La prevenzione e il controllo
Ricordiamo che Ficus pumila necessita di un insetto impollinatore specializzato per potersi diffondere. Soprattutto nei luoghi in cui Ficus pumila è già una specie infestante o invasiva conosciuta, è altamente prioritario evitare che tali insetti entrino in zone non indigene per evitare un’ulteriore diffusione.
Anche il controllo chimico è spesso utilizzato per le specie Ficus, in quanto sensibili agli erbicidi triclopirici come trattamento basale o per ceppo. Infine, la specie può essere controllata fisicamente mediante potatura per evitare che la pianta maturi in un arbusto legnoso o in forma di albero. Tuttavia, è una pianta rampicante vigorosa con radici avventizie e che può diffondersi vegetativamente. Per questo motivo, il pascolo e la combustione non sono i metodi più efficaci per queste specie.
Pubblicato da Anna De Simone il 2 Dicembre 2019