Festival della lentezza 2016
Festival della lentezza, tre giorni di eventi e incontri per sperimentare uno stile di vita di cui non potremo più fare a meno. Quello che fa della lentezza la regola, e non l’eccezione che le fitte agende quotidiane concedono quasi per caso, e per fortuna, una tantum.
Dal 17 al 19 giugno tutti a Colorno, in provincia di Parma, quindi, per rallentare aumentando la qualità della nostra vita, perché durante il Festival della lentezza potremo toccare con mano, vedere e gustare, come il resistere alla frenesia quotidiana mettendo il freno ci permette di guardare in modo diverso la realtà che ci circonda.
Non è un fermarsi, ma uno scoprire un diverso modo di interagire, con l’ambiente che ci circonda e con noi stessi. Impresa irrealizzabile finché sfrecciamo fisicamente e mentalmente 24 ore su 24 come siamo spesso abituati a fare. Dal 17 al 19, però, con la “scusa” del Festival della lentezza, concediamoci di spezzare il ritmo.
Possiamo sempre dare la “colpa” – che poi diventerà il merito – agli organizzatori di questa manifestazione in controtendenza, capace di cambiare lo stile di vita di chi vi partecipa. E sto parlando dell’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi che promuovono il Festival della lentezza in collaborazione con il Comune di Colorno (Parma) con i patrocini della Provincia di Parma, di Slow Food, dei Borghi Autentici d’Italia, di Banca popolare Etica.
La scenografia da sola merita già un momento di rallentamento per apprezzarne la bellezza: siamo alla Reggia Ducale che sarà la cornice degli incontri pubblici, degli spettacoli teatrali, dei concerti, dei tanti laboratori per bambini e adulti e di tutte le attività ricreative che il programma del Festival della lentezza ha in serbo per noi.
Grande spazio ai temi della sostenibilità ambientale che vanno a braccetto con la qualità di vita e trovano un’ottima vetrina per raccontarsi nello stand dei Comuni virtuosi: chi se non queste eccellenze certificate, possono al meglio mostrare le troppo spesso ignorate piccole ma grandiose realtà green & slow sparse in Italia, nascoste nei piccoli borghi.
Poi c’è “L’angolo delle buone pratiche” il cui nome parla da sé e ospita varie associazioni e imprese che da ogni dove arrivano al Festival della lentezza per dimostrare come sia possibile, con piccoli gesti ben scelti modificare, in meglio, gli stili di vita e le scelte quotidiane dei cittadini.
Se tutte queste idee, nonostante la lentezza, ci mettono fame, a nostra disposizione c’è un intero “Mercato della Terra” allestito da Slow Food con prodotti biologici, e all’interno della Reggia stessa non mancheranno food truck pronti a proporre le specialità delle località da cui giunti nel parmense in occasione del Festival della lentezza.
Cibo bio, quindi, e che sa di tradizione, da gustare con calma, assaporandone l’essenza, oltre che il gusto, che nessuno può mettere in discussione. Anche nell’alimentazione, la lentezza diventa preziosa e regala ad ogni boccone una profondità di significati differenti… e a chi mangia, una digestione più agile. Lo stesso vale, e chi è esperto lo sa, per la degustazione dei vini: al Festival della lentezza si potranno scoprire quelli naturali proposti da “Libera, Associazione Enologica” di Parma.
Questa seconda edizione della manifestazione è dedicata alla donna, e lo si nota anche nelle due mostre ospitate: una è fotografica, a cura di Color’s Light, l’altra è pittorica, con opere di Beppe Mecconi. Entrambe affrontano il tema del femminile come anche una delle ospiti: Serena Dandini. L’attrice arriva a Colorno con i suoi monologhi contro il femminicidio dello spettacolo “Ferite a morte” in scena sabato 18 giugno alle 21:30.
Tra gli amici del Festival della lentezza ci sono anche Paola Turci, Mauro Corona, Michela Marzano e Stefano Benni: hanno deciso di cambiare ritmo e di partecipare alla manifestazione dell’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi pronti a togliersi l’orologio dal polso e prendere in mano le proprie giornate, assieme a chi arriverà a Colorno per incontrarli.
Nel programma del Festival della lentezza, consultabile nel sito ufficiale dell’evento, non mancano le attività dedicate ai bambini, perché è meglio imparare a rallentare da piccoli, e perché anche i genitori dei piccoli visitatori possano partecipare attivamente senza rincorrere i figli. Il Festival della lentezza “junior” offre letture animate, corsi di pasticceria, spettacoli di giocoleria e laboratori creativi per scoprire passioni nuove e mondi lentamente intensi.
Tutti gli spettacoli in programma sono ad ingresso gratuito, grazie ad un crowdfunding e chi “lemme lemme” arriva al Festival della lentezza da lontano, per non fare una visita mordi e fuggi, che mal si incastra con la filosofia della tre giorni, c’è il pacchetto turistico “Viaggi Virtuosi” appositamente studiato per far cogliere ai “forestieri” l’opportunità di conoscere il territorio, un territorio ricco di gustose opportunità gastronomiche, artistiche, culturali offerte dai comuni virtuosi di Parma, Montechiarugolo, Mezzani, Busseto e Colorno.
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Pubblicato da Marta Abbà il 15 Giugno 2016