Sentiamo spesso parlare di fertilizzanti chimici ma con questo termine, in realtà, vogliamo dire davvero poco. Qualsiasi concime può essere definito come “fertilizzante chimico“! Spesso, con il termine “fertilizzanti chimici” si vogliono indicare i fertilizzanti di sintesi e quindi non naturali. Una classificazione più attenta può andare a classificare i concimi come organici e non organici: quindi abbiamo fertilizzanti organici e concimi inorganici, non manca una classe di concimi organo-minerali. Facciamo chiarezza.
La classificazione di “fertilizzanti organici” e “fertilizzanti inorganici” va fatta in base all’origine del concime. Quando le materie prima di produzione sono di origine organica, si parla di concimi organici.
Fertilizzanti organici
Qualsiasi pianta necessita di nutrimento. Con la concimazione del terreno apportiamo quei nutrienti che le piante assorbono mediante l’apparato radicale.
Mediante i concimi, le piante assorbono dal terreno:
- Macro-elementi primari come azoto, fosforo e potassio
- Macro-elementi secondari come calcio, magnesio, zolfo e ferro
- Micro-elementi come rame, zinco, boro, manganese e molibdeno
A prescindere dalla classificazione, tutti i nutrienti visti sono indispensabili per lo sviluppo vegetale. Si parla di Macro e Micro nutrienti in base alle quantità di cui la pianta necessita. Per esempio, la pianta necessità di grandi quantità di azoto e solo poche molecole di molibdeno! Tuttavia, senza molibdeno, la clorofilla non potrebbe svolgere il suo ruolo all’interno della cellula vegetale.
I fertilizzanti organici apportano tutti i nutrienti appena elencati. Sono organici, cioè di origine vegetale o animale.
Concimi organici
Tra i concimi organici più diffusi segnaliamo:
- Letame
che può essere naturale o artificiale, oppure vermicompost da letame - Compost
più che come concime è classificato come un ammendante - Torbe
sono molto comuni le torbe bionde e le torbe acide - Pennone
un concime derivato dalle piume di animali aviari - Sangue di bue
oggi non si usa più vero sangue di bue, ma un tempo si usava come fertilizzante per il suolo - Farina di ossa
E’ un concime ricco di azoto organico e percentuali diverse di fosforo e potassio. - Borlanda essiccata
Si tratta di un concime vegetale, ottenuto dalla centrifugazione del melasso, uno scarto della lavorazione del saccarosio.
Tra i concimi organici, il primo annoverato è il letame. Le deiezioni di animali, in realtà, possono essere molto diversificate in base alle origini. Parliamo di:
- Guano
Si tratta di escrementi di volatili, spesso di pipistrelli. Talvolta è arricchito con residui di pesce. - Pollina
E’ ricavato dal letame di polli, galline e altri avicoli. Presenta un buon tenore di potassio e azoto. E’ piuttosto equilibrato come concime organico. - Letame di bovino
Tra i letami, è quello meno nutriente per il terreno. - Equini
Anche in questo caso non parliamo di un letame molto ricco ma comunque si tratta di un ottimo ammendante per il terreno - Ovi-Caprini
Può dare un buon apporto di potassio, ottimo ammendante per il terreno. - Letame di conigli
E’ tra i tipi di letami più nutrienti per il terreno.
Stallatico o letame?
In realtà con il termine letame o stallatico si fa riferimento a un ammendante piuttosto che a un concime. Cioè un prodotto organico che ha subito un processo di lavorazione con lo scopo di ridurre il contenuto di acqua (essiccazione e maturazione).
Vermicompost da letame
Tra i fertilizzanti organici è meno noto. Il vermicompost da letame è detto più comunemente humus di lombrico. E’ un letame compostato in condizioni “ideali” per la presenza di lombrichi che accelerano la produzione di humus. Per maggiori informazioni sull’humus del terreno, ti invitiamo a leggere l’articolo: humus, come si forma.
Qualsiasi tipo di letame può essere usato per la concimazione di fondo del terreno e coadiuvato da eventuali concimazioni mirate.
I fertilizzanti organici che trovi in commercio con le diciture appena elencate possono avere una composizione variabile e per questo è importante leggere con attenzione l’etichetta per capirne l’effettivo apporto.
Concime organico fatto in casa
E’ possibile produrre in casa dei fertilizzanti organici? Certo che sì! Con i rifiuti che produci in cucina oppure con altri ingredienti facili da reperire.
- Alghe e ortiche (macerati di questi vegetali si possono usare come concime organico liquido)
- Gusci d’uovo
- Acqua di cottura delle verdure (solo se non salata)
- Vino rosso
- Ceneri (solo di legname non trattato)
- Lievito di birra
- Bucce di banana
- Scarti alimentari
Gli scarti alimentari si possono usare per fare il compost. Le istruzioni sono disponibili qui: come fare il compost