Felci arboree, come coltivarle
Felci arboree: come coltivarle e dove trovarle (vendita, prezzo, vari tipi di felce…). Tutti consigli alla coltivazione delle felci arboree.
Le felci sono tra le prime piante terrestri dalle caratteristiche e dalla struttura più complessa rispetto alle forme precedenti (piante primitive ormai estinte, insieme a muschi e licheni). Le felci arboree attualmente presenti, contano circa 1.000 specie, la maggior parte delle quali sono annoverata nella Lista Rossa delle Specie in via di Estinzione (IUCN, 2014). Perché le felci arboree sono in pericolo di estinzione? A causa della deforestazione, le felci arboree trovano in loro habitat naturale solo in determinate zone dei Paesi tropicali, attualmente interessate dal settore turistico, dall’urbanizzazione e da altre attività antropiche. Tra le mille specie di felci arboree e arbustive, sono solo due autoctone dell’Europa, entrambe annoverate nella Lista Rossa delle Specie in Via di Estinzione. Parliamo delle felci Culcita macrocarpa e Osmunda regalis, anche nota come Felce florida.
Felci arboree, come coltivarle
Le felci arboree che possiamo provare a coltivare nei nostri giardini sono tutte tropicali, provenienti soprattutto dal Sud-Est Asiatico ma non mancano specie endemiche di zone che hanno permesso l’adattamento anche al clima mediterraneo.
La coltivazione delle felci arboree è molto complicata. In primis per la reperibilità delle piante. Parliamo di piante rare, difficili da trovare e complicate da coltivare. Vi sono diversi tipi di felci, arbustive o arboree, tra le arboree, potete volgere la vostra attenzione a: felce d’Argento, Felce di Taiwan, felce giapponese e la felce nera.
Come coltivare la felce d’Argento
La Cyathea dealbata è una felce arborea endemica della Nuova Zelanda. Può raggiungere un’altezza di 10 metri e presenta foglie che hanno una colorazione verde sulla pagina superiore e bianca – argentea su quella inferiore.
Si può coltivare in terreni drenati, ricchi di humus. Non tollera il freddo, il gelo e va protetta dal vento.
Nell’habitat naturale la chioma è molto fitta, con più di 30 fronde, arrivando a toccare un diametro di 8 metri. Le fronte, infatti, possono essere lunghe fino a 4 metri.
Come coltivare la felce di Taiwan
La Cyathea fenicis è una felce arborea originaria delle Filippine e di Taiwan dove prospera ai margini delle foreste, sui pendii e nelle zone boschive umide.
Presenta dimensioni ridotte rispetto alla felce d’argento: qui il tronco eretto è alto 100 – 150 cm e ha un diametro di pochi cm (6-10 cm). Le fronde sono tripinate e lunghe 150 – 200 cm.
Preferisce un clima fresco e umido. E’ inserita, fin dal 1997, nella lista delle specie in via di estinzione e non si sa molto della sua coltivazione su territorio italiano. Considerato i suoi habitat, potrebbe crescere nelle zone prealpine del centro Italia ma non adattarsi al Meridione per la siccità e le temperature: potrebbe essere coltivata solo in zone molto umide.
Come coltivare la felce giapponese
Un occhio molto inesperto potrebbe confonderla con una palma per il suo fusto eretto e perché termina con lunghe fronde verdi. La felce giapponese, Cyathea lepifera, è una felce arborea sempreverde con una storia estremamente antica, come le altre felci arboree, anche questa si può considerare un fossile vivente. La sua struttura genetica resta intatta da 300 milioni di anni dimostrando un adattamento alla vita estremamente resistente.
Il suo nome scientifico è Cyathea lepifera, in Giappone e cina è nota come Pot pot o bitong shù. E’ originaria delle montagne dell’Asia roeintale e sud-orientale.
Raggiunge un’altezza di 6 metri e della pianta, in Giappone e in alcune località dell’Asia, si consumano i germogli cotti. Per la sua coltivazione è necessario un terreno acido, con reazione di pH compresa tra 5 – 6.
Come coltivare la felce nera
La felce nera è tra le felci arboree più grandi, può superare la lunghezza di 20 metri, il suo nome scientifico è Cyathea medullaris e cresce spontanea nelle zone del Pacifico sudoccidentale. Anche se per noi è nota come felce nera, tra i suoi nomi comuni figurano mamaky, katata, korau o pitau (nella linga Maori).
E’ molto apprezzata per la bellezza delle sue fronde ma soprattutto per il suo tronco dal caratteristico colore scuro. Il fusto è nero, coperto da getti che lo impreziosiscono. Questa felce arborea necessita di un ambiente molto umido, nell’ideale, le temperature minime non dovrebbero mai essere inferiori ai 7 – 10°C mentre le massime non dovrebbero superare i 35 – 40°C. Si può coltivare in Italia? Sì, ma solo nelle zone più umide del Meridione. La pianta muore se esposta per lunghi periodi al gelo o a temperature inferiori ai – 3 °C.
Come coltivare felci in casa
Chi intende coltivare felci arbustive in casa, può sfruttare la guida dedicata alle felci da appartamento.
Pubblicato da Anna De Simone il 19 Marzo 2018